La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton
La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton | |
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Il logo italiano della serie | |
Titolo originale | Queen Charlotte: A Bridgerton Story |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 2023 |
Formato | miniserie TV |
Genere | storico, drammatico |
Puntate | 6 |
Durata | 54-86 minuti |
Lingua originale | inglese |
Crediti | |
Ideatore | Shonda Rhimes |
Regia | Tom Verica |
Interpreti e personaggi | |
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Voci e personaggi | |
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Doppiatori e personaggi | |
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Musiche | Kris Bowers |
Scenografia | David Ingram |
Costumi | Lyn Elizabeth Paolo |
Produttore esecutivo | Shonda Rhimes Betsy Beers Tom Verica |
Casa di produzione | Shondaland |
Prima visione | |
Dal | 4 maggio 2023 |
Rete televisiva | Netflix |
Opere audiovisive correlate | |
Originaria | Bridgerton |
La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton è una miniserie televisiva statunitense, spin-off di Bridgerton, ideata e prodotta da Shonda Rhimes, ispirata alle vicende storiche che hanno interessato la Regina consorte del Regno Unito Carlotta di Meclemburgo-Strelitz.[1] La serie ha debuttato il 4 maggio 2023 su Netflix.[2]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]La miniserie spin-off incentrata sulla regina Carlotta è composta da due trame: una nel presente di Bridgerton, che inizia nel 1817 con la morte dell'erede reale, la principessa Carlotta Augusta, un evento che induce la regina a fare pressioni sui suoi figli affinché si sposino e produrre un altro erede reale; l'altro inizia nel 1761 con l'incontro e il matrimonio di Carlotta con re Giorgio III. Quest'ultimo esplora il matrimonio del re e della regina e la sua malattia mentale.
Personaggi e interpreti
[modifica | modifica wikitesto]Personaggi principali
[modifica | modifica wikitesto]- Carlotta di Meclemburgo-Strelitz (da giovane), interpretata da India Amarteifio, doppiata da Veronica Benassi.
- Carlotta di Meclemburgo-Strelitz (da adulta), interpretata da Golda Rosheuvel, doppiata da Barbara Castracane.
- Giorgio III d'Inghilterra (da giovane), interpretato da Corey Mylchreest, doppiato da Andrea Oldani.
- Lady Agatha Danbury (da giovane), interpretata da Arsema Thomas, doppiata da Ludovica Bebi. È una dama di compagnia della regina Carlotta.
- Lady Agatha Danbury (da adulta), interpretata da Adjoa Andoh, doppiata da Alessandra Cassioli. È una decana della società londinese dalla lingua tagliente e perspicace.
- Brimsley (da giovane), interpretato da Sam Clemmett, doppiato da Gabriele Patriarca. È il valletto della regina.
- Brimsley (da adulto), interpretato da Hugh Sachs, doppiato da Guido Sagliocca.
- Reynolds, interpretato da Freddie Dennis, doppiato da Gabriele Pellicanò. È il valletto del re.
- Augusta di Sassonia-Gotha-Altenburg, principessa vedova del Galles, interpretata da Michelle Fairley, doppiata da Emanuela Rossi. È la madre del re Giorgio III.
- Violet Bridgerton (nata Ledger), viscontessa vedova Bridgerton (da adulta), interpretata da Ruth Gemmell, doppiata da Barbara De Bortoli. È la figlia di Lord e Lady Ledger ed è la madre dei Bridgerton.
- Lady Whistledown (voce), interpretato da Julie Andrews, doppiato da Melina Martello. È un'autrice di rubriche di gossip.
Personaggi ricorrenti
[modifica | modifica wikitesto]- Adolfo Federico IV di Meclemburgo-Strelitz, interpretato da Tunji Kasim, doppiato da Ezzedine Ben Nekissa. È il fratello maggiore della regina Carlotta.
- Lord Herman Danbury, interpretato da Cyril Nri. È il marito di Lady Danbury.
- Coral, interpretata da Peyvand Sadeghian. È la cameriera di Lady Danbury.
- Giorgio IV del Regno Unito, interpretato da Ryan Gage. È il principe reggente del Regno Unito, figlio maggiore della regina Carlotta e del re Giorgio III e futuro re.
- Adolfo, duca di Cambridge, interpretato da Joshua Riley. È il settimo figlio della regina Carlotta e del re Giorgio III.
- Edoardo Augusto duca di Kent e Strathearn, interpretato da Jack Michael Stacey. È il quarto figlio della regina Carlotta e del re Giorgio III.
- Guglielmo IV del Regno Unito, interpretato da Seamus Dillane. È il terzo figlio della regina Carlotta e del re Giorgio III e futuro re.
- Sofia di Hannover, interpretata da Eliza Capel. È la quinta figlia della regina Carlotta e del re Giorgio III.
- Simon Harcourt, I conte Harcourt, interpretato da Neil Edmond.
- John Stuart, III conte di Bute, interpretato da Richard Cunningham. È il primo ministro del Regno Unito.
- Violet Ledger (da giovane), interpretata da Connie Jenkins-Greig.
- Dottore John Monro, interpretato da Guy Henry. È il medico del re.
- Lord Ledger, interpretato da Keir Charles. È il padre di Violet.
Guest star
[modifica | modifica wikitesto]- Elisabetta di Hannover, interpretata da Sabina Arthur. È la terza figlia della regina Carlotta e del re Giorgio III.
- Augusto Federico di Hannover, interpretato da Ben Cura. È il sesto figlio della regina Carlotta e del re Giorgio III.
- Ernesto Augusto I di Hannover, interpretato da Harvey Almond. È il quinto figlio della regina Carlotta e del re Giorgio III.
- Lady Vivian Ledger, interpretata da Katie Brayben. È la madre di Violet.
- Augusta Sofia di Hannover, interpretata da Helen Coathup. È la seconda figlia della regina Carlotta e del re Giorgio III.
- Adelaide di Sassonia-Meiningen, interpretata da Sophie Harkness. È la moglie di Gugliemo IV e futura regina consorte.
- Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, interpretata da Florence Dobson. È la moglie del principe Edoardo.
- Dominic Danbury, interpretato da Isaiah Ajiboye. È il figlio di Lord e Lady Danbury.
- Lord Smythe-Smith, interpretato da Lemar.
- Lady Smythe-Smith, interpretata da Nicola Alexis.
- Duca di Hastings, interpretato da Harry Omosele.
- Giorgio III d'Inghilterra (anziano), interpretato da James Fleet.
Episodi
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Episodi | Pubblicazione |
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Prima stagione | 6 | 2023 |
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]La serie, composta da 6 episodi, è stata annunciata nel maggio 2021 con Shonda Rhimes è stata scelta come sceneggiatrice e direttrice creativa.[3] Rhimes è anche produttrice esecutiva insieme a Betsy Beers, Anna O'Malley e Tom Verica.[4] Verica ha raccontato la scelta di ispirarsi alle vicende storiche che hanno interessato la Carlotta di Meclemburgo-Strelitz:[5][6]
«Siamo molto chiari su questo mondo e sul fatto che non si tratta di una lezione di storia. Si tratta di una fiction ispirata ai fatti. Per me è molto importante che la gente lo capisca, perché sto raccontando la storia della regina Carlotta di Bridgerton, non della regina Carlotta d'Inghilterra. [...] Molti storici ritengono che la regina Carlotta avesse un'eredità culturale mista. Noi volevamo prendere una direzione diversa da quella che hanno preso i libri di storia, che in pratica hanno insabbiato la questione e non l'hanno affrontata. Volevamo far luce su questo elemento. Ci siamo chiesti: "Cosa succederebbe se la società accogliesse queste differenze di diversità ed elevasse le persone di colore a posizioni e ranghi di rilievo?"; "Il grande esperimento" [che non è avvenuto nell'Inghilterra reale] ci permette di reimmaginare come sarebbe potuto essere quel mondo se questa parte dell'identità di Charlotte fosse stata accolta.»
Cast
[modifica | modifica wikitesto]Il 30 marzo 2022 è stato annunciato che Golda Rosheuvel, Adjoa Andoh, Ruth Gemmell e Hugh Sachs ricopriranno i ruoli in cui recitano nella serie originale Bridgerton. Sono stati scritturati anche India Amarteifio, Michelle Fairley, Corey Mylchreest, Arsema Thomas, Sam Clemmett, Richard Cunningham, Tunji Kasim, Rob Maloney e Cyril Nri.[7] Nel giugno 2022 sono stati scritturati Katie Brayben e Keir Charles in ruoli ricorrenti. Un mese dopo, Connie Jenkins-Grieg si unisce al cast nel ruolo di una giovane Violet Bridgerton.[8]
Riprese
[modifica | modifica wikitesto]L'inizio delle riprese della serie era previsto per il gennaio 2022. La produzione è iniziata il 6 febbraio 2022, con il titolo provvisorio Jewels, e avrebbe dovuto concludersi nel maggio 2022. Il regista Tom Verica ha confermato l'inizio delle riprese il 28 marzo 2022. La serie si è conclusa il 30 agosto 2022. Le riprese si sono tenute presso Blenheim Palace, Belton House, Merton College, Hatfield House e Waddesdon Manor.[9] così come Hampton Court.[10]
Colonna sonora
[modifica | modifica wikitesto]Kris Bowers, che ha composto e arrangiato le colonne sonore della prima e della seconda stagione di Bridgerton, ha lavorato anche ai due progetti di colonne sonore originali per la miniserie Queen Charlotte attraverso Sony Music.[11] Il primo progetto, Queen Charlotte: A Bridgerton Story (Soundtrack from the Netflix Series), è stato scritto e composto da Bowers, con la co-produzione di Max Wrightson e la co-scrittura di alcuni brani da parte di Alec Sievern e Michael Dean Parsons.[12]
Il secondo progetto, Queen Charlotte: A Bridgerton Story (Covers from the Netflix Series), si compone dalla reinterpretazione in chiave classica di brani pop e R&B tratti dalle discografie di Beyoncé, Alicia Keys, SZA, Dolly Parton e Whitney Houston.[13] Il brano della Keys If I Ain't Got You è l'unico presente due volte all'interno dell'album, poiché presenta una seconda versione suonata e cantata dalla stessa cantante assieme alla Queen Charlotte's Global Orchestra, un'orchestra di 70 elementi composta da donne di colore, divenuto il brano colonna sonora della serie.[14] In un'intervista rilasciata a Rolling Stone Keys ha raccontato il concepimento dell'idea per il secondo progetto:[15]
«Ho incontrato India [Amarteifio] e mi ha raccontato che in un episodio particolare avevano girato il ballo del re e si erano svolte 30 riprese con una canzone classica molto tradizionale. [...] La regista propose di cambiarla con una canzone moderna e mise If I Ain't Got You. [...] La regista finì per usare quella ripresa, anche se ne avevano fatte altre 30, e credo che quello sia stato il seme che si è piantato. Non avevo mai fatto la canzone con un'orchestra prima, quindi volevamo che fosse davvero significativa e ambiziosa. [...] Far suonare un'orchestra di 70 elementi composta da donne di colore è una bellissima estensione di questo concetto e un'opportunità per elevare tutti gli incredibili musicisti che fanno parte dell'orchestra. [...] Volevo davvero portare una bella diversità nella prospettiva di questa idea di regalità, che già avviene naturalmente nella serie»
Queen Charlotte: A Bridgerton Story (Covers from the Netflix Series)
[modifica | modifica wikitesto]Queen Charlotte: A Bridgerton Story (Covers from the Netflix Series) colonna sonora | |
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Artista | Kris Bowers, Alicia Keys |
Pubblicazione | 4 maggio 2023 |
Durata | 29:29 |
Tracce | 8 |
Genere | Colonna sonora |
Etichetta | Legacy Records, Sony Music, Netflix Music |
Formati | Scaricamento digitale, Streaming |
Kris Bowers - cronologia | |
Album successivo
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Alicia Keys - cronologia | |
Album successivo
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Il 4 maggio 2023 viene pubblicata la colonna sonora composta da cover di brani di Beyoncé, Alicia Keys, SZA, Dolly Parton e Whitney Houston.[16] If I Ain't Got You - Orchestral interpretato da Keys e la Queen Charlotte's Global Orchestra è stato selezionato come brano colonna sonora. Il progetto ha esordito all'8ª posizione della classifica UK Soundtrack Albums.[17]
Tracce
- Kris Bowers – A Feeling I've Never Been – 3:44 (Kris Bowers, Tayla Parx)
- Caleb Chan e Brian Chan – Halo – 2:53 (Beyoncé Knowles, Ryan Tedder, Evan Bogart, Caleb Chan, Brian Chan)
- Vitamin String Quartet – If I Ain't Got You – 3:34 (Alicia Keys, Kris Bowers)
- Mike Froudarakis e Alexander Leeming Froudakis – Déjà vu – 2:20 (Beyoncé Knowles, Rodney Jerkins, Delisha Thomas, Makeba, Keli Nicole Price, Shawn Carter, Kris Bowers)
- Caleb Chan e Brian Chan – Run the World – 3:11 (Beyoncé Knowles, The-DreamTerius "The-Dream" Nash, David Taylor, Wesley Pentz, Adidja Palmer, Nick van de Wall, Caleb Chan, Brian Chan)
- Caleb Chan e Brian Chan – Nobody Gets Me – 4:05 (Solána Rowe, Benjamin Levin, Rob Bisel, Carter Lang, Caleb Chan, Brian Chan, Arbel Bedak)
- Vitamin String Quartet – I Will Always Love You – 4:45 (Dolly Parton, Kris Bowers)
- Alicia Keys – If I Ain't Got You – Orchestral (feat. Queen Charlotte's Global Orchestra) – 4:54 (Alicia Keys, Kris Bowers)
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Ascolti
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la prima settimana dal suo lancio, Queen Charlotte: A Bridgerton Story ha esordito alla prima posizione in 91 Paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Australia, India, Sudafrica e Italia, e della classifica redatta da Netflix Global Weekly Top 10[18] delle dieci serie televisive in lingua inglese più viste sulla piattaforma in sette giorni con oltre 148,28 milioni di ore di visione.[19] La seconda settimana ha raggiunto il picco con 158,68 milioni di ore di visione,[20] mantenendo la prima posizione nella Global Weekly Top 10 anche nella terza settimana.[21]
Critica internazionale
[modifica | modifica wikitesto]Sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, il 94% delle 62 recensioni della critica sono positive, con un voto medio di 7,8 su 10. Il consenso del sito web recita: "Una storia d'amore splendente tra due dei personaggi più interessanti della saga dei Bridgerton, Queen Charlotte è uno spin-off che probabilmente perfeziona la formula della serie principale."[22] Metacritic, che utilizza una media ponderata, ha assegnato un punteggio di 76 su 100 sulla base di 28 critiche.[23]
Time ha inserito la serie nella classifica dei 5 migliori nuovi programmi televisivi del maggio 2023.[24] Judy Berman della stessa rivista ha scritto che la trama "è una spiegazione ordinata che funziona bene dal punto di vista tematico, anche se non storico" e ha ritenuto che "l'Inghilterra del XVIII secolo reimmaginata dalla Rhimes ha molto in comune con gli Stati Uniti contemporanei: è una società multiculturale, ma che si trova nel mezzo di una dolorosa trasformazione".[25]
Lucy Mangan del The Guardian ha assegnato 4 stelle su 5, definendo la serie una "splendida avventura in sei episodi di Shondaland" e "una rara eccezione alla regola dei prequel, che si spera possa portare molte delle sue giovani star sulla strada del successo", apprezzando in particolare la recitazione di Amarteifio.[26] Nicole Vassell dell'Independent ha sottolineato che "La regina Carlotta offre tutto ciò che un fan di Bridgerton può desiderare", con "tocchi di commento sociale che si sentono rinfrescanti, piuttosto che predicatori".[27]
La giornalista Angie Han del The Hollywood Reporter ha trovato la storia una "deliziosa sorpresa romantica", scrivendo che "Queen Charlotte è la tensione tra la fantasia di dolcezza estrema che ha reso Bridgerton così amata e il terreno più spinoso già tracciato per la coppia centrale dalla serie principale", in cui "la sfida alla fine produce uno spinoff che è più ricco e complesso della serie principale".[28] Lorraine Ali del Los Angeles Times ha scritto che "le storie d'amore spensierate e le avventure nel letto dorato giocano ancora un ruolo da protagonista, e il prequel offre un sacco di splendidi scenari", affermando che "finalmente c'è una storia d'amore gay nel franchise di Bridgerton, forse in risposta alle critiche per la mancanza nella serie di una relazione tra persone dello stesso sesso, ma la sottotrama non sembra architettata o obbligata. Si intreccia naturalmente con tutti gli altri affari di cuore".[29]
Alison Herman di Variety ha scritto che Queen Charlotte "offre una metafora ideale di ciò che i migliori spinoff possono fare; [...] nella sua brevità, Queen Charlotte può ridurre l'ampio insieme di "Bridgerton" in una storia più mirata".[30] Inkoo Kang, scrittore del New Yorker, ha affermato che "questa controstoria è difficilmente convincente come rimedio a pregiudizi radicati. [...] Ma questo è anche un universo alternativo in cui i musicisti del diciottesimo secolo suonano successi pop del ventunesimo secolo e il monarca inglese in carica è di una bellezza da far accapponare la pelle, quindi sentiamoci liberi di esercitare una certa sospensione dell'incredulità".[31]
Controversie
[modifica | modifica wikitesto]Nell'aprile 2022, lo scenografo Dave Arrowsmith è stato licenziato a causa di accuse di bullismo sul set.[32][33]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nadia Ferrigo, Queen Charlotte, “il grande esperimento” spin off di Bridgerton è un altro successo firmato da Shonda Rhimes, su La Stampa, 10 maggio 2023. URL consultato il 29 maggio 2023.
- ^ Chiara Ugolini, La nuova serie di Bridgerton sulla regina Carlotta: "Le scene di sesso? Una coreografia con tre intimacy coordinator", su la Repubblica, 4 maggio 2023. URL consultato il 29 maggio 2023.
- ^ (EN) Nellie Andreeva, ‘Bridgerton’ Gets Young Queen Charlotte Spinoff From Shonda Rhimes, Sets Jess Brownell As Season 3 & 4 Showrunner, su Deadline, 14 aprile 2021. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Rick Porter, ‘Bridgerton’ Spinoff Finds Its Young Queen Charlotte, su The Hollywood Reporter, 30 marzo 2021. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Ariana Romero e Jean Bentley, ‘Queen Charlotte’: Inside the History of a Fictional World, su Netflix Tudum, 19 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Ariana Romero, Wondering what the Great Experiment Is? The Queen Charlotte Cast Explains, su Netflix Tudum, 19 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Rosy Cordero, ‘Bridgerton’ Young Queen Charlotte Spinoff Casts Golda Rosheuvel, Adjoa Andoh & Ruth Gemmell, su Deadline, 30 marzo 2022. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Joe Otterson, ‘Bridgerton’ Prequel at Netflix About Queen Charlotte Sets Full Cast With India Amarteifio in Lead Role, su Variety, 30 marzo 2022. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Beril Naz Hassan, Where is Queen Charlotte: A Bridgerton Story filmed?, su Evening Standard, 9 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ Bridgerton Filming, in Historic Royal Palaces, 27 aprile 2023. URL consultato il 2 ottobre 2023.«Key filming locations include Master Carpenter's Court, Fountain Court, Clock Court, Base Court, the King's Stairs and the Gardens»
- ^ (EN) Samantha Geraci, Queen Charlotte: A Bridgerton StorySoundtrack & Covers Albums Out Now, su Legacy Recordings, 4 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Morgan Cormack, Queen Charlotte: A Bridgerton Story soundtrack: All the songs in the Netflix drama, su Radio Times, 4 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Dessi Gomez, Here Are All the Cover Songs in Queen Charlotte, su The Wrap, 4 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Rania Aniftos, Alicia Keys Talks Bringing ‘Magic’ to ‘If I Ain’t Got You’ With All-Female Orchestral Cover: ‘This Is What Our Ancestors Never Experienced’, su Billboard, 8 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Nick Reilly, Alicia Keys on revamping 'If I Ain't Got You' for 'Queen Charlotte' soundtrack, su Rolling Stone, 4 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Adam Starkey, Here’s every song on the ‘Queen Charlotte’ soundtrack, su NME, 19 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Official Soundtrack Albums Chart Top 50, su Official Charts Company. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ Netflix Top 10 - Global, su Netflix. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) BreAnna Bell, Netflix Top 10: ‘Queen Charlotte’ Debuts at No. 1 With Nearly 150 Million Hours Viewed, su Variety, 9 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Katie Campione, ‘Queen Charlotte’ Prepares For Coronation Among Netflix’s Most Popular Series Of All Time, su Deadline, 16 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Katie Campione, ‘XO, Kitty’ Falls Head Over Heels Among Netflix Top 10 English-Language Series; ‘Queen Charlotte’ Continues To Reign, su Deadline, 23 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Queen Charlotte: A Bridgerton Story: Season 1, su Rotten Tomatoes. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Queen Charlotte: A Bridgerton Story: Season 1, su Metacritic. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Judy Berman, The 5 Best New TV Shows Our Critic Watched in May 2023, su Time, 31 maggio 2023. URL consultato il 6 giugno 2023.
- ^ (EN) Judy Berman, 'Queen Charlotte' Fixes What Was Broken About 'Bridgerton', in Time, 8 maggio 2023. URL consultato il 6 giugno 2023.
- ^ (EN) Lucy Mangan, Queen Charlotte: A Bridgerton Story review – a ravishing, romp-packed prequel, in The Guardian, 4 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Nicole Vassell, Queen Charlotte blends romance and race issues in dashing Bridgerton prequel – review, su The Independent, 4 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Angie Han, ‘Queen Charlotte: A Bridgerton Story’ Review: Netflix Prequel Is a Delectable Romantic Treat, su The Hollywood Reporter, 3 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Lorraine Ali, Review: Believe the talk of the ton: 'Queen Charlotte' rules in this 'Bridgerton' prequel, su Los Angeles Times, 4 maggio 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Alison Herman, ‘Queen Charlotte’ Is the Best ‘Bridgerton’ Yet: TV Review, su Variety, 3 maggio 2023. URL consultato il 29 maggio 2023.
- ^ (EN) Inkoo Kang, “Queen Charlotte” Has Shonda Rhimes All Over It, in The New Yorker, 15 maggio 2023. URL consultato il 29 maggio 2023.
- ^ (EN) K. J. Yossman, Netflix Parts Ways With ‘Bridgerton’ Spin-Off Production Designer Amid Bullying Allegations, su Variety, 11 aprile 2022. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ (EN) Max Goldbart e Jesse Whittock, Netflix Parts With ‘Bridgerton’ Prequel Production Designer Amid Bullying Claims, su Deadline, 11 aprile 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Queen Charlotte: A Bridgerton Story [Original TV Soundtrack], su AllMusic, All Media Network.
- (EN) La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton, su Metacritic, Red Ventures.