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Dotto di Stenone

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Dotto di Stenone
Parotide
Ghiandole salivari con il dotto di Stenone visibile al centro
Anatomia del Gray(EN) Pagina 1134
SistemaSistema digerente
Identificatori
TAA05.1.02.007
FMA10420
Elementorum myologiae specimen, 1669

Il dotto di Stenone, dal nome del suo scopritore Niccolò Stenone, anche conosciuto come dotto parotideo, è il dotto escretore della ghiandola parotide.

Ha lunghezza di circa 5 cm e 3 mm di calibro, sebbene presenti un calibro minore a livello dell'orifizio orale.

Il dotto parte dal margine anteriore della ghiandola e prosegue con decorso longitudinale, orizzontalmente in avanti, sul muscolo massetere, mantenendosi a 1–2 cm al di sotto dell'arcata zigomatica. Una volta superato il muscolo massetere perfora la bolla di Bichat e il muscolo buccinatore per poi aprirsi nella cavità buccale in prossimità del secondo molare superiore.

Superiormente al dotto decorre l'arteria trasversa della faccia.

Il dotto è costituito da un epitelio che poggia sulla membrana basale. Possiede una propria muscolatura che consente la progressione del secreto dalla parotide alla bocca.

Nel caso di ostruzione del dotto di Stenone, che può avvenire per un calcolo nel dotto o per compressione dovuta a infiammazione dell'area (ad esempio ascessi dentali) si può giungere a uno sfiancamento del dotto di Stenone a causa della pressione della saliva che non riesce a trovare sbocco in altro modo.

  • Anastasi et al., Trattato di anatomia umana, Napoli, Edi. Ermes, 2006.

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