Chittagong
Chittagong città | |
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(BN) চট্টগ্রাম, Chôţţogram | |
Localizzazione | |
Stato | Bangladesh |
Divisione | Chittagong |
Distretto | Chittagong |
Amministrazione | |
Sindaco | M Monzur Alom |
Territorio | |
Coordinate | 22°21′57.6″N 91°48′00″E |
Altitudine | 6 m s.l.m. |
Superficie | 160,99 km² |
Abitanti | 6 500 000[2] (2011) |
Densità | 40 375,18 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 4000 |
Prefisso | 31 |
Fuso orario | UTC+6 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Chittagong (Bengali: চট্টগ্রাম, Chôţţogram) è il maggior porto e la seconda città del Bangladesh con i suoi 6 500 000 abitanti.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Situata nella parte sud-orientale del Bangladesh sulla costa del golfo del Bengala, 200 km a nord del confine con la Birmania, pare che il suo nome significhi "alla foce del Gange" secondo un'etimologia legata alla parola araba Shat avente la parola Ganga (Gange) come suffisso.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Economia
[modifica | modifica wikitesto]È il centro dei commerci e la città che ospita le compagnie più grandi del Paese. Molto sviluppato tutto il comparto manifatturiero, con particolare riguardo alla lavorazione della pelle. Altre attività sviluppate riguardano la lavorazione della juta, i cibi surgelati, mentre tra le grandi industrie vanno segnalate quella automobilistica e quella chimico-farmaceutica. I commerci via mare riguardano soprattutto cotone, riso, spezie, zucchero e tabacco.
Altra attività particolare legata al porto è quella della demolizione di grandi imbarcazioni, introdotta nel 1969. Questa attività, però, essendo condotta senza attrezzature adeguate, è una preoccupante fonte di inquinamento a causa degli smaltimenti indiscriminati di varie sostanze (anche tossiche: si pensi ai residui nelle cisterne delle petroliere), nonché causa di sfruttamento di manodopera non specializzata, sottopagata e non di rado vittima di incidenti, anche mortali. Del problema si è attivamente occupata l'organizzazione ambientale Greenpeace[3], in collaborazione con la Federazione internazionale dei diritti umani e la YPSA (Young Power in Social Action), associazione bengalese per la tutela dei diritti dei lavoratori locali[4].
Linguistica
[modifica | modifica wikitesto]Una peculiarità di Chittagong è il suo dialetto, il Chittagonian, derivato dal Bengali e parlato, con tutte le sue varianti, da circa 14 milioni di abitanti. Il chittagonian presenta molti termini di derivazione araba ma non mancano anche influenze hindi e portoghese. La particolarità sta nel fatto che chi parla bengali non riesce a capire il chittagonian così come chi parla solo questo dialetto non comprende il bengali, che pure è la lingua dal quale lo stesso deriva.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Chittagong è servita dalla ferrovia (dal 1895) e da un aeroporto internazionale, lo Shah Amanat International Airport (CGP), che fino al 2005 aveva il nome di MA Hannan International Airport.
Chittagong è il terminale sud-est della Grand Trunk Road, che la collega a Kabul.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ CIA World Factbook, su cia.gov. URL consultato il 24 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2017).
- ^ [1]
- ^ (EN) Greenpeace e International Federation of Human Rights Leagues, End of Life Ships (PDF), su greenpeace.org. URL consultato il 4 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2011).
- ^ (EN) Ypsa Young power in social action, Ship Breaking in Bangladesh, su shipbreakingbd.info. URL consultato il 28 agosto 2011 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2011).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chittagong
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (BN, EN) Chittagong (sito ufficiale), su ctgcitycorp.org. URL consultato il 3 gennaio 2005 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2005).
- (EN) Scheda di Chittagong su Banglapedia, su banglapedia.search.com.bd.
- Mappa di Chittagong (JPG), su bangladeshgov.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 137217518 · LCCN (EN) n81085421 · GND (DE) 4088876-9 · BNE (ES) XX6081219 (data) · BNF (FR) cb17828140c (data) · J9U (EN, HE) 987007550537405171 |
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