Vai al contenuto

Buongiorno, elefante!

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Buongiorno, elefante!
Sabù
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1952
Durata83 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37 : 1
Generecommedia
RegiaGianni Franciolini
SoggettoSuso Cecchi D'Amico, Cesare Zavattini
SceneggiaturaSuso Cecchi D'Amico, Cesare Zavattini
ProduttoreVittorio De Sica
Casa di produzioneRizzoli Film
Distribuzione in italianoDEAR Film
FotografiaAnchise Brizzi
MontaggioEraldo Da Roma
MusicheAlessandro Cicognini
ScenografiaPiero Gherardi
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Buongiorno, elefante! o Sabù, principe ladro è un film del 1952 diretto da Gianni Franciolini.

Roma: Carlo Caretti è un insegnante elementare, con un magro stipendio, moglie e quattro figli a carico. Una mattina, tornando da scuola, si ritrova accidentalmente a fare da cicerone al "sultano di Nagor", con il quale attraversa Roma ed una serie di peripezie. A sera Carlo presenta il sultano alla sua famiglia, questi gioca e si affeziona ai bambini. Una volta tornato in patria invia a Carlo un piccolo elefante, Nabu, dono per i figli. L'elefante è dapprima fonte di nuovi guai, in famiglia e nel caseggiato in cui abitano i Caretti. L'acquisto dell'elefante da parte dello zoo permetterà tuttavia a Carlo di risolvere i suoi problemi economici: pagare i debiti e ritornare nella propria abitazione, dalla quale era stato sfrattato con i suoi familiari.

Franciolini con l'elefantino Remo sul set del film

Gli sceneggiatori di Buongiorno, elefante! sono Cesare Zavattini e Suso Cecchi D'Amico, già sceneggiatori l'anno prima di Miracolo a Milano diretto da Vittorio De Sica, protagonista del film. Come in Miracolo a Milano, nel film di Franciolini «alle istanze del Neorealismo si unisce la dimensione favolistica»[1].

Distribuzione

[modifica | modifica wikitesto]

Uscito nei cinema nel marzo 1952, partecipò il 4 luglio 1952 al Festival di Locarno, ottenendo una buona accoglienza.[2]

«Tutta la pellicola è di schietta derivazione zavattiniana: certi funambolismi, certe astrazioni quasi surrealiste sono tipiche del suo mondo. Un mondo strano e fantastico, talvolta fortemente aderente alla realtà [...] talora invece disperso in fumisterie da giocoliere, abili ma prive di sostanza [...]»

  1. ^ Simone Emiliani, «FRANCIOLINI, Gianni». In: Enciclopedia del Cinema, Vol. II (Ci-Gh), Roma: Istituto della Enciclopedia italiana, 2003
  2. ^ «Casque d'or» di J. Becker al Festival di Locarno, La Stampa, 6 luglio 1952
  3. ^ Dizionario del cinema italiano - I film vol. 2. Dal 1945 al 1959, p. 68
  • «Buongiorno, elefante!». In: Orio Caldiron e Matilde Hochkofler (a cura di), Suso Cecchi d'Amico: scrivere il cinema, Bari: Dedalo, 1988, p. 121, ISBN 88-220-4529-7 (Google libri)
  • Roberto Chiti e Roberto Poppi, Dizionario del cinema italiano, Vol. II: I film dal 1945 al 1959; con la collaborazione di Enrico Lancia; prefazione di Giovanni Grazzini, Roma: Gremese, 1991, p. 68, ISBN 88-7605-548-7 (Google libri)

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema