Soulcalibur

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima serie, vedi Soulcalibur (serie).
Soulcalibur
videogioco
La schermata di selezione dei personaggi raffigurante Taki e Hwang
Titolo originaleソウルキャリバー
PiattaformaArcade, Sega Dreamcast, iOS, Android
Data di pubblicazioneArcade:
Mondo/non specificato 30 luglio 1998[1]

Dreamcast:
Giappone 5 agosto 1999[2]
9 settembre 1999[3]
Zona PAL 26 novembre 1999[4]
Xbox Live:
Mondo/non specificato 2 luglio 2008
iOS:
Mondo/non specificato 19 gennaio 2012
Android:
Mondo/non specificato 20 novembre 2013

GenerePicchiaduro a incontri
OrigineGiappone
SviluppoProject Soul
PubblicazioneNamco, Namco Bandai (XBL, iOS e Android)
ProduzioneYasuhiro Noguchi, Hiroaki Yotoriyama
MusicheJunichi Nakatsuru, Yoshihito Yano, Akitaka Tohyama, Takanori Otsuka, Hideki Tobeta
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore
Periferiche di inputGamepad, touch screen
SupportoGD-ROM, download
Distribuzione digitaleXbox Live
Fascia di etàBBFC15 · CEROB · ESRBT · OFLC (AU): M · PEGI: 16+ · SELL: 12 · USK: 16
SerieSoulcalibur
Preceduto daSoul Blade
Seguito daSoulcalibur II
Specifiche arcade
CPUNamco System 12[5]
SchermoVerticale
Risoluzione640 × 480 pixel
Periferica di inputJoystick 8 direzioni, 4 pulsanti
(EN)

«The legend will never die»

(IT)

«La leggenda non morirà mai»

Soulcalibur (ソウルキャリバー?, Sourukyaribā) è un videogioco appartenente alla categoria dei picchiaduro 3D per console, uscito nelle sale giochi nel 1998 e per la console Sega Dreamcast nel 1999[6]. In seguito il gioco venne reso disponibile per il servizio online Xbox Live nel 2008[7], per iOS nel 2012[8] e Android nel 2013[9]. La giocabilità è incentrata su combattimenti uno contro uno all'arma bianca.

È il secondo capitolo dell'omonima serie.

Le vicende di questo capitolo riguardano la ricerca di due spade dotate di poteri soprannaturali.

La Soul Calibur è una spada "legata al Bene" che dona, a chi riesce a possederla, poteri straordinari. La Soul Edge ne è invece la controparte, avendo la capacità di risvegliare il "lato malvagio" di colui che la brandisce, controllandone, di fatto la volontà. Anche quest'ultima spada dona capacità sovrannaturali al suo possessore.

La spada malefica è presente fin da Soul Blade (fra l'altro, la versione coin-op da sala giochi si chiamava proprio Soul Edge), mentre quella "virtuosa" è stata inserita solo a partire dal secondo capitolo, quando la serie ha preso il suo nome.

L'aspetto delle due spade varia molto sia da gioco a gioco, che da personaggio a personaggio (per adattarsi agli stili di combattimento dei vari protagonisti), talvolta anche per varie versioni disponibili per lo stesso personaggio: generalmente la Soul Edge presenta una colorazione rosso scuro/viola/fucsia, mentre la Soul Calibur è di un azzurro/celeste. Per quanto concerne la forma, la Soul Edge è caratterizzata dalla presenza di un bulbo oculare o di una bocca (idealmente, a renderla "viva"), mentre la Soul Calibur viene raffigurata come se avesse l'aspetto del cristallo.

Nonostante il titolo della serie derivi dalla spada "virtuosa", quella "malvagia" è molto più presente nel gioco; molti dei protagonisti inoltre viaggiano per il mondo alla ricerca proprio della Soul Edge, al fine di ottenerne i poteri o per distruggerla.

Caratteristiche

[modifica | modifica wikitesto]
  • Il gameplay è rapido, anche se leggermente meno rispetto al "cugino" Tekken, in quanto i protagonisti utilizzano armi (principalmente spade, ma talvolta lance, bastoni o nunchaku), le quali hanno animazioni leggermente più lunghe rispetto al combattimento corpo a corpo.
  • Caratteristica della serie è la possibilità di vincere un round anche scaraventando l'avversario al di fuori del ring, oltre che azzerando la sua energia.
  • I vari capitoli della saga, oltre alle modalità di gioco "classiche", possiedono modalità aggiuntive, che permettono di acquisire armi nuove, con caratteristiche tali da rendere i duelli del tutto particolari. Soulcalibur III ha incluso anche un sotto-gioco in stile RTS.
Lo stesso argomento in dettaglio: Personaggi di Soulcalibur.


Da sbloccare:

Colonna sonora

[modifica | modifica wikitesto]
Soulcalibur Original Soundtrack
raccolta discografica
ArtistaAA.VV.
Pubblicazione21 ottobre 1999
Durata74:41
Dischi2
Tracce37
GenereColonna sonora
arrangiamento
EtichettaBandai Music Entertainment
ProduttoreToshinori Numata, Hiroyuki Furuhata
ArrangiamentiJunichi Nakatsuru, Yoshihito Yano, Akitaka Tohyama, Takanori Otsuka, Hideki Tobeta

La colonna sonora di Soulcalibur è stata composta da: Junichi Nakatsuru, Yohihito Yano, Akitaka Tohyama, Takanori Otsuka e Hideki Tobeta[10].

Musiche di Junichi Nakatsuru, Yoshihito Yano, Akitaka Tohyama, Takanori Otsuka, Hideki Tobeta.

  1. Light & Darkness (tema di apertura) – 2:01 (musica: Junichi Nakatsuru)
  2. The Stage of History (Character Select Screen) – 1:07 (musica: Junichi Nakatsuru)
  3. The New Legend (tema di Kilik/Edgemaster) – 2:37 (musica: Junichi Nakatsuru)
  4. Bloom and Harvest (tema di Xianghua) – 2:33 (musica: Junichi Nakatsuru)
  5. Sail Over the Storm (tema di Maxi) – 2:46 (musica: Junichi Nakatsuru)
  6. Duelists (tema di Mitsurugi) – 2:48 (musica: Junichi Nakatsuru)
  7. The Cursed Image (tema di Taki) – 2:52 (musica: Akitaka Tohyama)
  8. Sweet Illusion (tema di Voldo) – 2:38 (musica: Yoshihito Yano, Hideki Tobeta)
  9. Wings of Faith (tema di Sophitia) – 2:37 (musica: Junichi Nakatsuru)
  10. In the Name of Father (tema di Nightmare) – 2:27 (musica: Akitaka Tohyama)
  11. Bred from the Gap (tema di Astaroth/Lizardman) – 2:40 (musica: Yoshihito Yano)
  12. Unblessed Soul (tema di Ivy) – 2:34 (musica: Akitaka Tohyama)
  13. Beyond the Horizon (tema di Hwang) – 2:32 (musica: Yoshihito Yano)
  14. Chasing Downstream (tema di Yoshimitsu) – 2:44 (musica: Yoshihito Yano)
  15. Worth Dying For (tema di Siegfried) – 2:29 (musica: Yoshihito Yano)
  16. The Gathering: Fatal Gravity (tema di Rock) – 2:51 (musica: Junichi Nakatsuru)
  17. Eye to Eye, Blade to Blade (tema di Seong Mi-na) – 1:31 (musica: Junichi Nakatsuru)
  18. Leaving the World Behind (tema di Cervantes) – 2:51 (musica: Akitaka Tohyama)
  19. Immortal Flame (tema di Inferno) – 2:44 (musica: Akitaka Tohyama)
  20. Everlasting Quest – 1:33 (musica: Junichi Nakatsuru)
  21. Going to Where the Wind Blows – 1:50 (musica: Junichi Nakatsuru)
  22. Kaleidoscope – 1:22 (musica: Junichi Nakatsuru)
  23. Going to Where the Wind Blows: Reprise – 2:29 (musica: Junichi Nakatsuru)
  24. The Seal Was Broken – 0:09 (musica: Junichi Nakatsuru)
  25. Prepare to Unleash Yourself – 0:08 (musica: Yoshihito Yano)
  26. Prepare to Defend Yourself – 0:07 (musica: Takanori Otsuka)
  27. Apocalypse – 0:44 (musica: Takanori Otsuka)
  28. Sacrifice – 0:43 (musica: Takanori Otsuka)
  29. Forever Onward – 0:42 (musica: Takanori Otsuka)
  30. Into the Sunlight – 0:44 (musica: Takanori Otsuka)
  31. No Remorse, No Pain – 0:42 (musica: Junichi Nakatsuru)
  32. The Legend Will Never Die – 1:41 (musica: Junichi Nakatsuru)
  33. Recollection: A Tribute to Those Who Shed Red – 2:10 (musica: Yoshihito Yano)

Durata totale: 62:26

Musiche di Yoshihito Yano, Junichi Nakatsuru.

  1. Under the Star of Destiny (versione arcade) – 0:49 (musica: Yoshihito Yano)
  2. Recollection: A Tribute to Those Who Shed Red (versione arcade) – 1:57 (musica: Yoshihito Yano)
  3. Light & Darkness (Soul Mix) – 4:55 (musica: Junichi Nakatsuru)
  4. Going to Where the Wind Blows (Piano Mix) – 3:14 (musica: Junichi Nakatsuru)

Durata totale: 10:55

Al momento dell'uscita, i quattro recensori della rivista Famitsū hanno dato un punteggio di 40/40[11]. La rivista Retro Gamer lo ha classificato come il quinto miglior gioco uscito per Dreamcast su un massimo di venticinque titoli[12].

  1. ^ (EN) Soul Calibur, su The Fighters Generation. URL consultato il 26 settembre 2019.
  2. ^ (EN) Colin Williamson, Soul Calibur [Japanese], su AllGame. URL consultato il 17 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2014).
  3. ^ (EN) Matthew House, Soul Calibur, su AllGame. URL consultato il 17 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2014).
  4. ^ (EN) Brad Penniment, Soul Calibur [European], su AllGame. URL consultato il 17 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2014).
  5. ^ (EN) Namco System 12 Hardware (Namco), su System 16, p. 2. URL consultato il 26 settembre 2019.
  6. ^ (EN) Heidi Kemps, Forever Dreaming, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 14 settembre 2019. URL consultato il 15 settembre 2019.
  7. ^ Luigi Fioramonti, SoulCalibur in arrivo domani su Xbox Live, in Everyeye.it, 1º luglio 2008. URL consultato il 26 settembre 2019.
  8. ^ Andrea Urso, Arriva SoulCalibur in App Store, su SpazioGames.it, 19 gennaio 2012. URL consultato il 26 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  9. ^ Il famoso picchiaduro Soulcalibur sbarca nel Play Store, in HDblog.it, 22 novembre 2013. URL consultato il 26 settembre 2019.
  10. ^ (EN) SOULCALIBUR original soundtrack -, su VGMdb. URL consultato il 2 marzo 2015.
  11. ^ (JA) ソウルキャリバー, su Famitsū. URL consultato il 29 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2021).
  12. ^ (EN) The Top 25 Dreamcast Games, in Retro Gamer, n. 70, Bournemouth, Imagine Publishing, novembre 2009, p. 65, ISSN 1742-3155 (WC · ACNP).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàBNF (FRcb166018741 (data)
  Portale Videogiochi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di videogiochi