Giustino di Siponto
San Giustino di Siponto | |
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Vescovo | |
Nascita | Siponto, I secolo |
Morte | Siponto, 31 dicembre 111 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | ? |
Canonizzazione | ? |
Santuario principale | Siponto (?) |
Ricorrenza | 31 dicembre |
Attributi | sconosciuti |
Elvio giustino (Siponto, I secolo – Siponto, 31 dicembre 111) è stato un vescovo romano.
Agiografia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la tradizione, Elvio Giustino era uno dei capi civili di Siponto: si convertì al cristianesimo quando san Pietro, di ritorno d'Antiochia, sbarcò a Taranto e, dopo un soggiorno ad Andria, venne a Siponto nell'anno 44. Giustino rinunziò alla magistratura civile, si fece battezzare e consacrare al sacerdozio, divenendo primo vescovo di Siponto. A capo della comunità cristiana, decise di costruire un tempio che fu chiamato Gran Duomo Sipontino e in seguito assunse il nome di Santa Maria Maggiore.[1]
Giustino sarebbe morto nell'anno 111. Storicamente si ritiene tuttavia che la diocesi di Siponto sia stata istituita non prima del III secolo[2] e che il protovescovo Giustino sia frutto della devozione popolare.
Culto
[modifica | modifica wikitesto]Giustino è venerato come santo, con memoria liturgica al 31 dicembre[2], per quanto non risulti nel Martirologio Romano. La sua figura si confonde con san Giustino di Siponto, prete, martire in Abruzzo con Fiorenzo, Giusto e Felice e con san Giustino vescovo di Chieti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il gran Duomo sipontino
- ^ a b Francesco Lanzoni, Le diocesi d'Italia.