Falce dacica
Falce dacica Falx | |
---|---|
Falce dacica - (rievocazione storica) | |
Tipo | Spada |
Origine | Dacia |
Impiego | |
Utilizzatori | Fanteria dei Daci |
Conflitti | Conquista della Dacia |
Descrizione | |
Tipo di lama | di falce, in acciaio, lunga tre piedi |
Tipo di manico | in legno, lunga quanto la lama |
voci di armi bianche presenti su Wikipedia |
La falce dacica (Falx in latino) era un'arma bianca manesca del tipo spada in uso ai Daci al tempo dell'Impero romano. Arma sviluppata a partire dalla romfaia dei Traci, aveva un'impugnatura in legno lunga circa tre piedi ed una lama in metallo ricurvo, affilato sul solo lato concavo, più o meno della medesima lunghezza.
Storia
I Daci, popolazione trace stanziata nell'attuale Romania, avevano due tipi di falce da guerra:
- la falce da guerra ad una mano era molto simile al sica già in uso presso i Traci[1] e veniva chiamata in latino ensis falcatus, falcata (Ovidio, Metamorfosi[2]) o falx supina (Giovenale, Satire);
- la falce dacica vera e propria, una sorta di ibrido tra la spada e la picca, come il falcione (arma in asta) basso-medievale o il naginata del Giappone feudale.
Al tempo della Conquista della Dacia da parte dell'imperatore Traiano, il pericolo per l'incolumità dei legionari costituito dalle falci dei daci costrinse l'esercito romano ad adottare particolari misure: l'elmo legionario venne rinforzato per proteggere il capo dalla letale falcata discendente e si diffuse la pratica di aggiungere alla corazza dei soldati, la lorica segmentata, delle protezioni per le braccia.
Diversi esemplari di falci da guerra a due mani ornano il basamento della Colonna di Traiano, monumento fatto erigere dall'optimus princeps per commemorare la sua vittoria sui daci. Il fregio che copre la colonna ci mostra però sempre dei guerrieri daci ritratti con lo scudo, il che esclude, per loro, l'uso della falce da guerra a due mani. Chi dei soldati brandisce una falce, ne brandisce una di piccole dimensioni, un sica. Il monumento fatto erigere da Traiano in Romania, per commemorare la sua vittoria sui daci nella Seconda Campagna Dacica (105 d.C.), il Tropaeum Traiani, mostra invece diversi guerrieri barbari armati con falci da guerra a due mani.
Costruzione
La falce dacica aveva:
- un'impugnatura in legno lunga circa tre piedi;
- una lama in metallo ricurvo, affilato sul solo lato concavo, più o meno della medesima lunghezza.
L'uso di una simile arma, capace di infrangere il grande scutum dei legionari o di strapparlo via dalle mani dei nemici, richiedeva una notevole abilità ed una notevole forza fisica ma aveva l'ovvio inconveniente di privare chi la brandiva della difesa di uno scudo.
Galleria
-
Tropaeum Traiani guerriero dace con falce da guerra
-
Tropaeum Traiani guerriero dace con falce da guerra
-
Tropaeum Traiani guerriero dace con falce da guerra
-
Tropaeum Traiani guerriero dace con falce da guerra
-
Tropaeum Traiani guerriero dace con falce da guerra
-
Falce da guerra nel piedistallo della Colonna di Traiano.
Note
- ^ Wilcox, Peter; [ill.] Embleton, Gerry (1982), Rome's Enemies (1): Germanics and Dacians, Oxford, Osprey Publishing, p. 35.
- ^ Il termine falcata indica oggi una spada monofilare, simile alla kopis degli antichi cavalieri elleni, in uso presso i Celti dell'Iberia. Si tratta comunque di armi con lama curva affilata sul solo lato concavo.
Bibliografia
- Wilcox, Peter; [ill.] Embleton, Gerry (1982), Rome's Enemies (1): Germanics and Dacians, Oxford, Osprey Publishing.
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- (RO) Cătălin Borangic, "The curved sword of the Dacians" sul sito dell'"Enciclopedia Dacica"
- Dimostrazioni d'uso con falce da guerra ricostruita
- La spada curva dei daci
- Falx
- Guerrieri daci con ensis falcatus sulla Colonna di Traiano
- Guerrieri daci con ensis falcatus sulla Colonna di Traiano
- Dimostrazioni d'uso con falce da guerra ricostruita
- Trajan's Column - Image Database