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Falce dacica

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Falce dacica
Falx
Falce dacica - (rievocazione storica)
TipoSpada
OrigineDacia
Impiego
UtilizzatoriFanteria dei Daci
ConflittiConquista della Dacia
Descrizione
Tipo di lamadi falce, in acciaio, lunga tre piedi
Tipo di manicoin legno, lunga quanto la lama
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La falce dacica (Falx in latino) era un'arma bianca manesca del tipo spada in uso ai Daci al tempo dell'Impero romano. Arma sviluppata a partire dalla romfaia dei Traci, aveva un'impugnatura in legno lunga circa tre piedi ed una lama in metallo ricurvo, affilato sul solo lato concavo, più o meno della medesima lunghezza.

Storia

I Daci, popolazione trace stanziata nell'attuale Romania, avevano due tipi di falce da guerra:

Al tempo della Conquista della Dacia da parte dell'imperatore Traiano, il pericolo per l'incolumità dei legionari costituito dalle falci dei daci costrinse l'esercito romano ad adottare particolari misure: l'elmo legionario venne rinforzato per proteggere il capo dalla letale falcata discendente e si diffuse la pratica di aggiungere alla corazza dei soldati, la lorica segmentata, delle protezioni per le braccia.

Diversi esemplari di falci da guerra a due mani ornano il basamento della Colonna di Traiano, monumento fatto erigere dall'optimus princeps per commemorare la sua vittoria sui daci. Il fregio che copre la colonna ci mostra però sempre dei guerrieri daci ritratti con lo scudo, il che esclude, per loro, l'uso della falce da guerra a due mani. Chi dei soldati brandisce una falce, ne brandisce una di piccole dimensioni, un sica. Il monumento fatto erigere da Traiano in Romania, per commemorare la sua vittoria sui daci nella Seconda Campagna Dacica (105 d.C.), il Tropaeum Traiani, mostra invece diversi guerrieri barbari armati con falci da guerra a due mani.

Costruzione

La falce dacica aveva:

  • un'impugnatura in legno lunga circa tre piedi;
  • una lama in metallo ricurvo, affilato sul solo lato concavo, più o meno della medesima lunghezza.

L'uso di una simile arma, capace di infrangere il grande scutum dei legionari o di strapparlo via dalle mani dei nemici, richiedeva una notevole abilità ed una notevole forza fisica ma aveva l'ovvio inconveniente di privare chi la brandiva della difesa di uno scudo.

Galleria

Note

  1. ^ Wilcox, Peter; [ill.] Embleton, Gerry (1982), Rome's Enemies (1): Germanics and Dacians, Oxford, Osprey Publishing, p. 35.
  2. ^ Il termine falcata indica oggi una spada monofilare, simile alla kopis degli antichi cavalieri elleni, in uso presso i Celti dell'Iberia. Si tratta comunque di armi con lama curva affilata sul solo lato concavo.

Bibliografia

  • Wilcox, Peter; [ill.] Embleton, Gerry (1982), Rome's Enemies (1): Germanics and Dacians, Oxford, Osprey Publishing.

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