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Orgone

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(parte relativa alle teorie sulla sessualità)

Orgone è il termine coniato da Wilhelm Reich, (psichiatra 1897-1957) per definire una forma di energia che egli avrebbe scoperto a seguito delle sue ricerche in ambito psicologico. Secondo la sua definizione si tratterebbe di un'energia pre-atomica che permea l'universo detta energia punto zero, energia orgonica o ancora energia libera secondo i fisici moderni (Vedi i libri di Reich nonché gli attuali studi sul campo del punto zero).

La presunta scoperta avvenne a seguito dei suoi studi in ambito psicologico e sessuale: Wilhelm Reich, cercando di trovare una spiegazione per l'origine delle malattie psichiche, ritenne inizialmente che esse fossero dovute a fattori fisici, mentre in seguito si convinse che esistesse una dualità materia/energia, di natura fino a quel momento sconosciuta, che ritenne essere la base della vita, e che le malattie psichiche fossero una patologia di tipo "energetico". Egli battezzò questa forma di energia orgone, in quanto in seguito ipotizzò una correlazione funzionale tra il fluire dell'energia nel corpo umano e l'orgasmo sessuale, da cui appunto deriva il termine "orgone". La teoria dell'orgone è considerata una pseudoscienza in quanto incompatibile con le attuali conoscenze scientifiche e priva di conferme sperimentali attendibili.

L'"energia orgonica" è stata collegata all'"energia cosmica" secondo la concezione di Nikola Tesla ovvero al tachione ipotizzato da Arnold Sommerfeld. Secondo i sostenitori della teoria, questa sarebbe inoltre collegata alla meccanica quantistica.

L'ipotesi dell'orgone

Wilhelm Reich era un noto allievo di Sigmund Freud, con il quale lavorò a stretto contatto durante i primi anni della sua carriera universitaria e di cui divenne uno degli assistenti. Esercitò a Vienna la professione di psicologo per svariati anni, fu un ricercatore molto attivo e il suo contributo ai frequenti seminari a cui partecipava lo stesso Freud lo rese per diverso tempo un terapeuta conosciuto e stimato nel nascente settore della psicologia.

Con gli anni e l'accumularsi di insuccessi terapeutici, propri e dei colleghi, Reich ritenne che la "miseria terapeutica" (come la definisce letteralmente egli stesso nei suoi libri) fosse dovuta al fatto che le teorie di Freud fossero prive della formulazione di un'eziologia plausibile e riscontrabile. L'ipotesi dell'esistenza dell'orgone fu formulata in seguito ad una ricerca durata diversi anni, ad osservazioni effettuate su centinaia di pazienti e ai risultati ottenuti (e non ottenuti) tramite la classica terapia freudiana, che Reich aveva adottato all'inizio della propria carriera, come tutti gli altri ricercatori dell'epoca. Reich racconta i passaggi della sua ricerca, fino alla scoperta dell'orgone, nel libro La Funzione dell'orgasmo, nel quale spiega i motivi per i quali non ritiene corrette le altre teorie ed i ragionamenti, basati su casi significativi, attraverso il quale aveva formulato una serie di ipotesi:

  • l'eziologia energetica delle malattie psichiche,
  • il dualismo bilaterale materia/energia,
  • i legami tra l'orgone, la sessualità e l'orgasmo.

Reich ritenne che le teorie da lui formulate a proposito dell'orgone spiegassero il manifestarsi delle malattie psichiche e fornissero inoltre una risposta logica a importanti quesiti, quali una definizione scientifica della vita che permettesse di distinguere nettamente tra "animato" e "inanimato". Ritenne inoltre che le ipotesi che aveva formulato in ambito psicologico risultassero funzionalmente applicabili anche ad altri ambiti, quali ad esempio la metereologia e l'astronomia, e di conseguenza ipotizzò che l'orgone fosse l'energia basilare che permea l'universo.

L'idea che esista un'energia onnipresente è stata una convinzione insita in numerose culture antiche. Nelle culture orientali troviamo i concetti del chi, dello yin yang e del prana, mentre gli antichi Greci immaginavano una sostanza sottile, l'etere che riempiva l'universo. Reich si propose di riformulare questo concetto filosofico su basi scientifiche.

Lo stato attuale della teoria orgonica

Non esiste alcuna conferma dell'esistenza dell'orgone, sebbene Reich avesse condotto numerosi esperimenti e avesse fondato un vero e proprio istituto di ricerca indipendente. Il lavoro svolto ha tuttavia dato origine ad un'evoluzione della teoria, ponendo nuovi interrogativi e raggiungendo risultati che sarebbero promettenti secondo i sostenitori della teoria.

Nei libri di Reich sono descritti in maniera dettagliata gli esperimenti svolti e i risultati ottenuti, in base ai quali le teorie sull'orgone rivoluzionerebbero una buona parte delle teorie tuttora ritenute valide e basilari, come ad esempio le leggi della gravitazione universale. Il mondo accademico non ha accolto le teorie di Reich, ma ricercatori indipendenti in diversi paesi, a diversi livelli di preparazione scientifica, affermano di continuare il lavoro di Reich: esistono dunque moltissimi materiali relativi all'argomento, che tuttavia variano grandemente per qualità. I sostenitori della teoria ritengono che per poter trarre conclusioni certe sia necessario ancora molto lavoro scientifico e che l'eventuale prova dell'esistenza dell'orgone richiederebbe inoltre una profonda modificazione culturale per le sue implicazioni sociali, morali e scientifiche.

Le teorie di Reich sull'orgone

I principii funzionali dell'orgone e l'origine della loro postulazione

Sulla base delle sue ricerche, Reich ritenne che l'orgone, oltre ad essere la forma di energia che alimenterebbe la vita e le emozioni degli esseri viventi, fosse alla base di numerosi fenomeni naturali: analogie funzionali sarebbero state evidenziate tra le funzioni orgoniche degli esseri viventi e:

  • l'origine dell'universo
  • le patologie psichiche
  • le aurore boreali
  • gli uragani
  • il moto e la forma dei corpi celesti
  • la forza di gravità
  • l'origine della materia animata (ovvero l'origine delle forme più elementari di vita)
  • la forma degli organismi viventi (orgonomi)
  • la forma delle galassie (una galassia sarebbe anch'essa un orgonome)

Il denominatore comune di queste diverse manifestazioni, apparentemente non correlabili, sarebbe rappresentato dalle seguenti caratteristiche dell'orgone:

  • movimento pulsatile (caratteristica comune di tutti gli esseri viventi, il cui esempio più semplice è il battito cardiaco);
  • colore verde-azzurro;
  • essere attirato dalla materia organica (mentre i metalli lo attrarrebbero e quindi lo respingerebbero);
  • movimento circolare descrivendo una spirale;
  • tendenza di piccole quantità ad attrarre quantità maggiori, a differenza delle altre forme di energia.

Reich osservò tali caratteristiche al microscopio nella materia organica disgregata (carbone e altri materiali organici dopo una bollitura) in una soluzione sterile: si sarebbe riscontrata la formazione di vescicole di materia, che avrebbero assunto un movimento pulsatile e un colore verde-azzurro. Reich ritenne che il moto pulsatile di tali particelle in sospensione, ritenute cariche di orgone e in seguito definite "bioni", fosse chiaramente distinguibile dal moto browniano delle particelle inerti; osservò inoltre il loro moto circolare a spirale.

Le osservazioni di Reich, condotte nel 1936 e 1937 su colture sterilizzate in autoclave riscontrarono che queste davano origine a vescichette di materia le quali avrebbero corrisposto alle caratteristiche funzionali dell'energia orgonica[1].

Secondo la teoria di Reich le forme della materia vivente sarebbero state plasmate dal movimento circolare e pulsante dell'orgone nello spazio. La tendenza dell'orgone ad accumularsi, a differenza di altre forme di energia, consentirebbe l'organizzazione della materia caotica in strutture complesse: l'orgone si accumulerebbe all'interno della materia organica, la quale si organizzerebbe in "orgonomi", fino a portarla a una vera e propria tensione meccanica. Quando la tensione diventi abbastanza forte e la quantità di orgone rilevante, le vescicole (ovvero i bioni) si attrarrebbero, "accoppiandosi” in una vescichetta più grande. L'unione delle due quantità di orgone genererebbe quindi un fenomeno che Reich battezzò "superimposizione": secondo le sue osservazioni dai bioni si formerebbero nel tempo strutture progressivamente più complesse fino alla comparsa di organismi ameboidi.

Reich, sulla base delle sue osservazioni, ritenne pertanto che la teoria della biologia del germe atmosferico che darebbe origine ai batteri nelle colture non trovasse nessun riscontro pratico e ipotizzò invece che le forme batteriche fossero il risultato della disgregazione della materia organica e della successiva comparsa di vescicole "orgonicamente cariche", le quali col tempo si sarebbero evolute in strutture sempre più complesse, fino alle diverse specie di batteri.

Reich trasse dalla sua teoria anche altre conclusioni.

Energia orgonica e biologia

Gli esseri viventi, dalle piccole vescichette ai più complessi organismi, quali quello umano, sarebbero il risultato di funzioni energetiche orgoniche: tutti gli organismi viventi sarebbero una sorta di guscio che imprigiona una certa quantità di orgone, il quale manifesterebbe le sue caratteristiche nelle funzioni biologiche meccaniche degli esseri viventi.

L'accumulo di energia orgonica, attratta dalla materia organica che costituisce i corpi degli esseri viventi, determinerebbe una tensione meccanica del guscio. Nelle vescichette ("bioni") l'accumulo si manifesterebbe con l'accentuazione della colorazione verde-azzurra e della motilità pulsatile, fino a causarne l'attrazione e la fusione con altre simili (superimposizione), mentre negli organismi più complessi darebbe invece origine alla tensione orgastica, che si manifesta con l'erezione: la scarica dell'energia accumulata sarebbe data dall'orgasmo mentre la superimposizione darebbe origine in alcuni casi al concepimento e alla formazione dell'embrione.

Energia orgonica e i fenomeni naturali

Alcuni fenomeni naturali macroscopici sarebbero il risultato di semplici superimposizioni di flussi di orgone[2].

Osservando le aurore boreali Reich ritenne che il fenomeno fosse dovuto a flussi cosmici di orgone, a causa della colorazione prevalentemente verde-azzurra delle luci di alta quota e del manifestarsi di un disco, che nei fenomeni più forti compariva sempre nella medesima posizione. Reich osservò che l'angolo di inclinazione del disco rispetto al polo geografico era lo stesso angolo col quale l'asse della rivoluzione terrestre interseca il piano galattico. Per questi motivi Reich postulò che il disco fosse il punto preciso nel quale il flusso di orgone solare effettuerebbe una superimposizione col flusso orgonico galattico.

In seguito ipotizzò inoltre che gli uragani fossero generati dalla superimposizione del flusso orgonico solare e di quello dell'atmosfera terrestre, che sarebbe massimo nella zona tropicale.

Reich ritenne, infine, che la forma a spirale e a disco delle galassie, la prorompente rotazione degli uragani e il disco che compariva nei fenomeni più forti delle luci polari fossero tutti esempi di orgonomi.

Energia orgonica e sessualità

Sulla base delle osservazioni da lui fatte durante la psicoanalisi dei suoi numerosi pazienti, Reich avvertì l'esigenza di dare una spiegazione alle esigenze sessuali degli individui e la trovò nella riproposizione della dualità corpo/energia, come un'altra manifestazione dell'energia orgonica, che riteneva osservabile sia nelle forme di vita più elementari, come i "bioni", sia negli organismi più evoluti: malgrado le enormi differenze ritenne di aver evidenziato un principio funzionale di base, secondo il quale la naturale carica orgonica a cui ogni organismo vivente sarebbe sottoposto, presto o tardi deve essere scaricata.

Secondo Reich la funzione erettile sarebbe la controparte meccanica dell'accumulo di energia orgonica, da cui la distinzione tra "orgasmo genitale" (l'eiaculazione) e orgasmo sessuale (la scarica di energia in eccesso). L'erezione del pene sarebbe dovuta alla tensione meccanica prodotta dal naturale accumulo di orgone nell'organismo, per poi passare alla fase di massima tensione che si ha durante l'amplesso: la pratica dell'amplesso porterebbe l'organismo alla massima carica possibile fino al raggiungimento dell'acme sessuale, infine con l'orgasmo avverrebbe la scarica seguita dalla distensione.

Reich dava una definizione diversa da quella consueta di "orgasmo": questo infatti nella sua formulazione viene scisso in "genitale" e "sessuale", per distinguerne la parte energetica da quella meccanico/fisica. Anche l'impotenza veniva definita "genitale", per riferirsi a quella fisica, e "sessuale" per riferirsi a quella energetica.

La funzione basilare di ogni essere vivente fu ritenuta esserequella orgastica: il principio di carica-tensione-scarica-distensione, che trova riscontro nel rapporto sessuale, avrebbe un fondamento orgonico, basato sul parallelo tra il comportamento dei bioni e la meccanica dell'amplesso. Reich contestava la funzione riproduttiva generalmente attribuita all'orgasmo dalla biologia, sostituendola con una valenza energetica che si tradurrebbe nei dualismi tensione/erezione e scarica/eiaculazione. Reich ritenne che la scarica di energia sessuale (ovvero di orgone) fosse una necessità improcrastinabile al fine di preservare intatte le funzioni biologiche dell'organismo.

Con la sua teoria Reich smentiva l'esistenza di un istinto di conservazione della specie che spinga gli esseri viventi ad accoppiarsi, avendo come meta la riproduzione: secondo la teoria dell'orgone il vero scopo del processo sarebbe la più contingente necessità di conservare il proprio equilibrio energetico e quindi le proprie funzioni biologiche.

Reich attribuiva le nevrosi e tutte le conseguenze fisiche ed energetiche delle stesse all'insoddisfazione orgastica dovuta al fatto che l'energia in eccesso non fosse scaricata completamente. I traumi psicologici affliggerebbero sia il corpo fisico, sia le funzioni orgastiche e Reich,a differenza delle teorie della psicologia a lui contemporanea su quelle che venivano definite psicopatologie, le considerava piuttosto il risultato di traumi vissuti dall'individuo in tutti quei casi in cui le imposizioni culturali ed educative fossero volte a reprimere la necessità di una scarica totale dell'energia in eccesso attraverso l'orgasmo.

La morale sessuale coercitiva e la corazza caratteriale/muscolare

Fin dalle prime ricerche Reich sostenne sempre che la maggior parte delle nevrosi mostrassero una particolare struttura stratificata e sviluppò in seguito l'idea che questi "strati" potessero avere una vera e propria connotazione fisica e ostacolassero il naturale fluire dell'orgone (energia) nell'organismo, alterando così il meccanismo naturale di carica/tensione e scarica/distensione. Le stratificazioni non necessariamente ostacolerebbero le funzioni genitali, ma porterebbero progressivamente all'impotenza sessuale, con la conseguente incapacità di liberare completamente l'energia in eccesso e di raggiungere una distensione completa, pur mantenendo la capacità di ottenere l'orgasmo fisico.

In seguito, osservando che risolte alcune nevrosi ne scaturivano altre differenti, formulò l'ipotesi di un effetto a catena. La repressione della scarica orgastica produrrebbe l'accumulo (ovvero la mancata scarica) di una certa quantità di orgone. La parziale quantità di orgone così sfogata ricomparirebbe quindi distorta e sotto forma di pulsione secondaria ovvero una pulsione di carattere patologico. Questa a sua volta genererebbe un meccanismo causa-effetto stratificato, in cui ogni pulsione secondaria genererebbe a sua volta un altra stratificazione per reprimerla, la quale genererà a sua volta una pulsione secondaria differente, e ogni pulsione secondaria ne genera a sua volta ulteriori. Una stratificazione sarebbe quindi divenuta la causa di ulteriori stratificazioni, l'insieme delle quali venne denominato "corazza caratteriale" o più semplicemente "corazza". Una conferma della teoria fu ritenuta la completa guarigione di alcuni pazienti, i quali secondo Reich avrebbero presentato una corazza poco complessa.

Reich battezzò con il nome di "morale sessuale coercitiva" l'insieme delle culture e delle idee che riteneva avessero portato l'essere umano adulto a reprimere la controparte energetica della propria sessualità e le proprie esigenze orgastiche. Riteneva infatti che la formazione della corazza caratteriale sarebbe da imputare al rifiuto che la cultura avrebbe progressivamente sviluppato nei confronti di questo aspetto dell'umanità, e alla nascita dei canoni morali.

Reich affrontò in maniera molto dettagliata in molti suoi scritti il problema della sessualità dei bambini fin dalla nascita, che riteneva venisse categoricamente rifiutata per motivi culturali e per quello che considerava un progressivo degrado della società, con un conseguente allontanamento dalla vera natura umana. Secondo Reich i bambini nascerebbero in piena salute sessuale e gli atti repressivi, dovuti al rifiuto della loro sessualità energetica da parte degli adulti, sarebbero all'origine delle “stratificazioni” della massa muscolare.

I canoni morali spingerebbero gli adulti a sentirsi investiti di un ruolo di educatori e a considerare il bambino come un qualcosa di rozzo e informe che debba essere plasmato a proprio uso e consumo. In tal modo la morale rappresenterebbe un freno al libero sviluppo delle complesse funzionalità energetiche proprie dell'essere umano. Esse sarebbero quindi la causa che porta alla comparsa della prima stratificazione e di conseguenza alla generazione della corazza caratteriale/muscolare.

La "corazza caratteriale" (orgone stagnante non scaricato) andrebbe abbinata alla "corazza muscolare" (tensioni muscolari fisiche): Reich con l'esperienza accumulata sosteneva di poter comprendere dove si trovassero le tensioni muscolari dalla postura assunta dal paziente nelle sue azioni più semplici, e di potere così individuare almeno in parte la catena di pulsioni secondarie che costituivano la corazza per poi tentare di lavorarci sopra.

La "peste emozionale dell'umanità"

Con il passare degli anni e l'accumularsi dei casi clinici Reich giunse alla convinzione che i bambini cresciuti da genitori "corazzati" maturassero inevitabilmente a loro volta la propria corazza. Ritenne che le repressioni morali dei genitori fossero volte a placare nei propri figli quelle manifestazioni naturali oggetto di ciò che in origine sarebbe stato un rifiuto ma che progressivamente si sarebbe caratterizzato come una incapacità di riconoscere la propria natura umana e di accettare quindi le proprie esigenze orgastiche, presenti nell'essere umano fin dalla nascita, e quindi a rifiutarle nella propria prole tanto quanto in se stessi.

Per questo motivo Reich si convinse presto che la terapia volta allo scioglimento della corazza sarebbe stata inutile tanto quanto complessa, poiché gli individui guariti, e quindi tornati orgasticamente sani, si sarebbero trovati emarginati dalla società quasi interamente corazzata. Ne concluse che le origini della corazza fossero il risultato di un malessere sociale e che gli sforzi terapeutici sarebbero stati del tutto vani a fronte di una cultura considerata tanto radicata e distorta, e che il solo successo terapeutico possibile avrebbe potuto essere nella prevenzione. È a questi concetti che Reich fa riferimento quando parla di peste emozionale dell'umanità, di "piaga emozionale" e di "miseria sociale".


Energia orgonica e il cancro

Reich considerò[3] l'insorgere del cancro come la controparte fisica di una biopatia (ovvero una patologia energetica), da ricercarsi nel ristagno dell'energia orgonica in eccesso.

Reich attribuiva infatti la formazione delle masse tumorali a un processo molto simile a quello dello sviluppo dei bioni nelle sue colture, sulla base delle similitudini tra le strutture cellulari del cancro e le strutture cellulari ameboidi che ritrovava nelle colture di bioni e che considerava provenienti dalla progressiva evoluzione dei bioni in strutture via via più complesse fino alla formazione di cellule elementari. Poiché riteneva che i bioni si formassero a seguito della disgregazione della materia organica che componeva le colture, ipotizzò che la progressiva disgregazione della materia organica dell'organismo vivente (dipendente non da una specifica disfunzione bensì da un naturale meccanismo di rinnovo cellulare) potesse a lungo andare causare la formazione di cellule similari: queste in un organismo sano sarebbero state recuperate o al limite espulse, mentre in un organismo orgasticamente insoddisfatto, fino a degenerare nei casi peggiori in un organismo anorgonico (con diminuzione dell'energia vitale), avrebbero generato delle vescichette molto più piccole dei bioni.

Durante l'osservazione delle colture di bioni erano già state notate delle piccolissime strutture caotiche, in seguito battezzate "bacilli T", che avrebbero causato una continua disgregazione degli organismi più grandi, opponendosi alla naturale ricomposizione della materia disgregata e innescando un meccanismo distruttivo che portava le colture a uno stato putrescente.

In seguito a tali osservazioni Reich ipotizzò che probabilmente l'ammasso canceroso fosse il risultato della presenza di bacilli T (formatisi in seguito all'anorgonia dell'organismo), i quali avrebbero impedito il naturale recupero del materiale organico di scarto. A tal riguardo condusse uno studio statistico su un campione di pazienti, dai quali sarebbe risultato che le colture fatte con sangue e tessuti prelevati agli ammalati risultavano positive alla presenza dei bacilli T. Un esperimento di controllo, effettuato con gli stessi criteri su un campione di persone presumibilmente sane, avrebbe invece dimostrato l'assenza di bacilli T nelle colture. Inoltre in un paio di casi risultati invece positivi e di seguito tenuti in osservazione sarebbe stato possibile prevedere l'insorgere del cancro prima che la massa tumorale diventasse visibile.

Vegetoterapia

La proposta terapeutica di Reich per "dipanare la corazza", formulata sulla base della presunta eziologia tanto energetica quanto fisica delle nevrosi, era mirata al recupero della totale capacità orgastica energetica, in modo da poter avere effetti sia sul piano energetico che sul piano fisico.

Nell'analisi del carattere proposta da Reich veniva data molta più importanza al modo in cui il paziente esponeva i propri problemi che non ai problemi stessi, sulla base dell'ipotesi che le stratificazioni della corazza abbiano un ordine peculiare e che ogni trauma assuma una controparte fisica abbastanza prevedibile. Sebbene Reich nei suoi libri non approfondisca questo aspetto della stratificazione, egli sostiene che tramite il comportamento e la postura del paziente sarebbe possibile risalire a quali siano le stratificazioni muscolari superficiali. La risoluzione si otterrebbe dunque semplicemente iniziando a dipanare l'intreccio della corazza dal suo strato più esterno, fino allo scioglimento totale.

Reich riteneva che la principale evidenza della corazza muscolare fosse la perdita della motilità e della pulsatilità naturali: facendo leva sul ricordo dei traumi che avrebbero creato la stratificazione e agendo sulla postura del paziente in maniera “compensante”, cercando di recuperare la motilità persa, sarebbe pertanto possibile promuovere lo sciogliemento dello strato, aggredendolo contemporaneamente sia sul piano materiale, sia su quello energetico. Reich riteneva che il trauma potesse considerarsi risolto quando si fosse riscontrato in modo evidente il recupero della motilità e si fosse liberata naturalmente l'energia orgonica stagnante che sarebbe stata trattenuta dalla corazza muscolare: tale liberazione sarebbe stata spesso accompagnata da vistosi spasmi muscolari che coinvolgano quasi la totalità dei muscoli corporei. Nel libro “La Funzione dell'orgasmo” viene descritto il modo in cui sarebbe stata liberata l'energia stagnante in alcuni casi clinici. In un particolare caso di un paziente “poco grave” e che sarebbe stato portato a completa guarigione, vengono descritte le reazioni piuttosto evidenti, attribuite al progressivo scioglimento degli strati: si trattò di spasmi muscolari molto forti, prima solo in alcune parti del corpo e poi progressivamente dagli arti verso il bacino fino al coinvolgimento totale del corpo (riflesso dell'orgasmo) che portò quindi ad una distensione totale.

L'orgone negativo o DOR

L'orgone negativo o DOR (acronimo di "deadly orgone", ovvero "orgone mortale") sarebbe una forma degenerata di orgone dotata di proprietà esattamente opposte rispetto a quelle dell'orgone positivo, del quale annullerebbe gli effetti ovvero produrrebbe l'effetto contrario. Le circostanze della presunta degenerazione dell'orgone positivo in orgone negativo sarebbero rappresentate dalla presenza di campi elettromagnetici.

Tale forma degenerata di energia sarebbe anch'essa catalizzata dal corpo umano e risulterebbe nociva poiché ristagnerebbe nel corpo e promuoverebbe come concausa la formazione o il rafforzamento della corazza. In quantità rilevanti produrrebbe inoltre effetti collaterali visibili, a causa della sua interferenza con le principali funzioni vitali indebolendole.

L'ingegneria dell'orgone

A seguito dell'osservazione di numerosi fenomeni naturali ritenuti rispondenti alle leggi dell'orgone, Reich intraprese una vasta ricerca con lo scopo di dimostrare le potenzialità della sua scoperta e cercando di produrre riscontri pratici. Di questa ricerca restano numerosi esperimenti nei quali venivano utilizzate apparecchiature inconsuete che avrebbero sfruttato i principi rilevati fino a quel momento.

Esperimenti tecnici e osservazioni sul comportamenteo dell'orgone

Attraverso diversi esperimenti Reich ritenne che l'energia orgonica fosse attratta dai materiali organici per poi essere trattenuta, mentre sarebbe stata attratta dai materiali metallici per poi essere respinta. L'acqua sarebbe da considerarsi inoltre un veicolo sia dell'orgone che del DOR.

Su questa base Reich avrebbe realizzato degli "accumulatori di orgone (ORAC, acronimo per "orgone accumulators"), mediante i quali vennero condotti ulteriori esperimenti. Essi consisterebbero in scatole le cui pareti sono formate da strati di materiale organico e inorganico: l'opportuna collocazione di questi strati conferirebbe alla materia la capacità di veicolare l'orgone in una sola direzione e pertanto, realizzando una scatola che dovrebbe dirigere l'orgone verso il suo interno, si riteneva che dovesse essere possibile avere una maggiore concentrazione di esso all'interno che all'esterno della scatola.

ORAC

Sull'ORAC Reich condusse una serie di esperimenti riportati nei libri citati nella bibliografia. Tra i risultati più importanti Reich ritenne di aver scoperto che l'accumulo di orgone causerebbe un aumento della temperatura all'interno degli accumulatori orgonici e che i flussi di orgone accompagnerebbero nel loro movimento le cariche elettriche. Di conseguenza si ritenne che la misurazione del potenziale orgonico potesse avvenire tramite un comune elettroscopio a foglie d'oro il quale, opportunamente utilizzato, avrebbe assunto la funzione di "orgonometro" ("misuratore di orgone") in conseguenza dell'ipotesi che l'orgone avesse la proprietà di veicolare le cariche elettriche all'interno del metallo.

Sulla base di questa teoria Reich ritenne di poter misurare la differenza tra la temperatura esterna e la temperatura all'interno di un piccolo ORAC parzialmente interrato in giardino per determinare la quantità di orgone atmosferico, presupponendo che essa dovesse essere direttamente proporzionale alla differenza tra la temperatura esterna e quella interna all'ORAC. Reich ipotizzava infatti che maggiori quantità di orgone atmosferico dovessero produrre maggiori quantità di orgone all'interno dell'ORAC e quindi innalzamenti della temperatura interna rispetto a quella esterna tanto più evidenti quanto più alta fosse stata la carica atmosferica di orgone. La procedura utilizzata venne descritta nel libro La funzione dell'orgasmo.

Il cloud buster e il DOR buster

Successivi studi condussero Reich a inventare dispositivi come il cloud buster (letteralmente "acchiappanuvole) e il DOR buster ("acchiappaDOR").

Il cloud buster si basava sul principio secondo cui piccoli potenziali di orgone verrebbero attratti verso grandi potenziali. Il dispositivo sarebbe stato “alimentato” tramite un flusso di acqua corrente quale un torrente, che possederebbe un grande potenziale di orgone: tramite esso Reich riteneva fosse possibile creare un flusso di orgone direzionato che, incrociato con quello naturale atmosferico, avrebbe potuto produrre o dissolvere le nuvole.

Secondo Reich infatti sarebbe esistito un legame funzionale tra i flussi di orgone atmosferico e la formazione delle nuvole e le precipitazioni: il flusso di orgone atmosferico e il flusso di orgone "artificiale" darebbero luogo ad un fenomeno di "superimposizione", concentrando così il vapore acqueo in uno spazio ristretto fino alla sua condensazione e alla conseguente creazione delle formazioni nuvolose. Gli attuali sostenitori della teoria, e in particolare coloro che si interessano della sperimentazione climatica dell'orgone, sono tuttavia ancora in disaccordo sul fatto che il componente ad alto potenziale sia il cloud buster ovvero il vapore acqueo e quindi non è stato possibile offrire una spiegazione plausibile dei fenomeni che sarebbero causati dall'uso dei cloudbuster.

Reich chiamò questo genere di operazioni "OROP", acronimo per operations regarding outern plague, ovvero "operazioni riguardanti la piaga esterna": con questa piaga intendeva rifersi a quella della siccità e della desertificazione. Riteneva infatti che la siccità fosse causata dagli accumuli di DOR e che tali problemi potessero essere risolti tramite l'impiego ragionato dell'orgone e tramite personale addestrato per condurre le OROP.

Il DOR Buster sarebbe invece un cloud buster appena modificato, con lo scopo terapeutico di eliminare eventuali accumuli di DOR nel corpo umano.

Le operazioni terapeutiche dell'orgone furono denominate "OREP" (acronimo per operations regarding emotional plague, ovvero "operazioni riguardanti la piaga emozionale"). Reich ipotizzava infatti che malattie di carattere biopatico derivassero da una modifica al normale flusso di orgone nel corpo, causando così, oltre agli effetti gia discussi, disturbi di carattere emozionale.

Per lo sviluppo di questo progetto nacque il gruppo "CORE" (acronimo per cosmic orgone engineering, ovvero "(gruppo) di ingegneria dell'orgone cosmico"), a cui fu attribuito il compito di sperimentare il funzionamento di questi dispositivi e i cui risultati furono pubblicati nel bollettino "PORE" [4].

Ulteriori esperimenti sull'orgone furono compiuti dallo stesso Reich con la sua equipe di ricercatori a Orgonon, una tenuta presso Rangeley nello stato del Maine (Stati Uniti) che Reich acquistò e battezzò in questo modo come tributo alle sue ricerche, dopo essersi trasferito negli USA.

L'esperimento di Oranur

Tra il 1947 e il 1951 Reich condusse l'esperimento Oranur, che riguardava lo stato di "ipereccitazione" a cui sarebbe stata sottoposta l'"energia orgonica" se a contatto con materiali radioattivi (energia nucleare) o con l'energia elettromagnetica o con il "DOR". In un accumulatore sistemato nella "camera orgonica", venne introdotto un milligrammo di radio. L'effetto dell'esperimento fu diverso da quello che Reich si aspettava: il radio invece di "potenziare" l'"energia orgonaica", ne fu potenziato, causando effetti radioattivi letali per gli animali da laboratorio. Questa radioattività avrebbe avuto un raggio di azione di circa 500 m e lo stesso Reich si sarebbe ammalato di dermatite da radiazione[5].

Gli effetti dell'esperimento avrebbero inoltre prodotto una serie di manifestazioni patologiche in chi vi aveva preso parte e Orgonon fu abbandonata per oltre un anno nel 1954[6].

Durante l'esperimento Reich ritenne di aver scoperto un'energia mortale, che venne denominata DOR (Deathly ORgone): si tratterebbe di "energia orgonica" che a contatto con la radiazione nucleare avrebbe esaurito la propria "carica vitale", sarebbe stata attratta da acqua e da ossigeno ed avrebbe un forte impatto negativo sulle forme di vita, provocandovi la "malattia Dor”, che venne interpretata come reazione allo stato di ipereccitazione determinato sull'energia orgonica dall'energia nucleare.

Le successive indagini portarono inoltre Reich ad ipotizzare che l'inquinamento delle città producesse nubi di "melanor", ovvero alte concentrazioni di DOR erranti, le quali sarebbero state correlabili con la siccità e con vari tipi di malesseri. Questi malesseri furono riuniti sotto il nome di "malattia DOR", e si ritenne, a seguito di un'indagine, che colpissero una percentuale rilevante della popolazione e che il fenomeno fosse in correlazione con l'aumento inatteso di siccità nelle varie zone degli USA.

Dopo la scoperta del melanor, altre sostanze sarebbero state individuate ("brownite", "orite" e "orene"), che costituirebbero forme "proto-materiali" di DOR (melanor e brownite) o di orgone (orene e orite). In realtà si tratterebbe di normali rocce, diversamente classificate da Reich sulla base delle sole caratteristiche esterne (colore nero) e al di fuori di una seria analisi geologica. Reich ipotizzò che tali sostanze fossero una forma differente di DOR e di orgone come materia "proto-atomica" e che nascessero da alte concentrazioni di orgone o di DOR[7].

Per combattere questa situazione Reich, nel 1952 ideò il primo Cloud-buster. Questo fu l'inizio dell'esperienza CORE (Cosmic Orgone Engeneering), che sarebbe stata in grado di ripristinare una condizione di "naturale" pulsazione atmosferica, di indurre la formazione o la distruzione di nuvole, di dissolvere la nebbia, sostituendo o stagnante Dor atmosferico con energia orgonica pulsante[8].

Orop Desert

Furono condotti studi a riguardo dell'"OROP desert", per contrastare la siccità, che sarebbe stata causata dalla concentrazione di DOR nei luoghi inquinati, e il "deserto emozionale", causato invece dalla concentrazione di DOR nel corpo vivente: sulla base del dualismo energia/materia venne infatti postulata una correlazione tra deserto esteriore e interiore e il fondamentale dualismo funzionale tra la natura e l'uomo[9]

Nel 1957 venne condotta una spedizione in Arizona, nei pressi di Tucson, durante la quale sarebbe stata provocata la pioggia in pieno deserto. L'operazione fu denominata "expedition OROP desert Ea"[10]

La comunità di appassionati

Esistono numerosi ricercatori indipendenti che con metodi più o meno rigorosi sperimentano tuttora le invenzioni di Reich. La maggior parte di essi si occupa degli esperimenti climatici e sperimenta forme innovative di apparecchiature simili al cloud buster. Gli esperimenti sono descritti in libri pubblicati da questi ricercatori nei quali si afferma spesso che i risultati di Reich sarebbero confermati. Uno dei principali appassionati è il James De Meo, che ha scritto numerosi testi. Tra gli appassionati italiani si cita Roberto Maglione, che ha scritto un libro riguardante l'uso del cloud buster e delle tecniche orgoniche di modificazione del clima.

Altri appassionati si affidano a metodi meno ortodossi, come Don Croft, che ha costruito alcuni dispositivi sulla base di una particolare sensibilità all'orgone che sostiene di avere.

Curiosità

Tracce della vita di Reich si possono trovare nel romanzo fantascientifico di Valerio Evangelisti, "Il mistero dell'inquisitore Eymerich".

Note

  1. ^ Le osservazioni sono descritte in dettaglio nel suo libro “Esperimenti bionici sull'origine della vita” (pubblicato in italiano nel 1981 dall'editore SugarCo)
  2. ^ Le ipotesi di Reich sono descritte nel suo ibro Superimposizione cosmica del 1951 (edizioni in traduzione italiana del 1988 e del 1994 dell'editore SugarCo)
  3. ^ Nel libro “La Biopatia del Cancro” ed. SugarCo.
  4. ^ Il bollettino è disponibile su internet o su microfilm presso il Wilhelm Reich Museum, presso la tenuta di Orgonon
  5. ^ I risultati di tale esperimento furono pubblicati nel libro "The Oranur Experiment, First Report (1947-1951)"
  6. ^ Il periodo di evacuazione è raccontato in dettaglio in un bollettino del PORE del 1954
  7. ^ risultati di tale esperimento furono pubblicati coi titoli: "The Oranur Experiment, First Report (1947-1951)" e "Contact With Space: Oranur Second Report, 1951-56>
  8. ^ I risultati di questo lavoro vennero pubblicati dall'Orgone Institue con il nome di Orop Desert nel sesto volume della rivista Core, luglio 1954
  9. ^ Lo studio del "deserto emozionale", che in seguito sfociò nella postulazione della teoria della "peste emozionale dell'umanità" sono trattati in dettaglio nei libri di Reich L'assassinio di Cristo e 'Individuo e Stato, con edizione italiana dell'editore SugarCo.
  10. ^ L'esperimento e i risultati dettagliati sono pubblicati sul bollettino PORE di quell'anno

Bibliografia

  • Passioni di gioventù (1919-25), SugarCo Edizioni srl - Milano 1990
  • Il coito ed i sessi (1922), SugarCo Edizioni S.r.l. Milano, 1981
  • Conflitti libidici e fantasie deliranti (?), SugarCo Edizioni S.r.l. Milano, 1980
  • Scritti giovanili volume I e II. - (1920-1925), SugarCo Edizioni srl - Milano 1977, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • Il carattere pulsionale (1925), SugarCo Edizioni srl - Milano 1980, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • Genitalità (o scritti giovanili vol. n. III)-(1927 La funzione dell'orgasmo), SugarCo Edizioni srl - Milano 1980, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • L'analisi del carattere. (1933), SugarCo Edizioni srl - Milano 1982, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • Psicologia di massa del fascismo. (1933), SugarCo Edizioni srl - Milano 1971, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • La rivoluzione sessuale. (1930-1934)Erre Emme, Roma 1992
  • L'irruzione della morale sessuale coercitiva. (1934-1935), SugarCo Edizioni srl - Milano 1978, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • Sessualità e angoscia. (1935-36), SugarCo Edizioni srl - Milano 1983, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • Esperimenti bionici sull'origine della vita. (1936), SugarCo Edizioni srl - Milano 1981, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • La scoperta dell'orgone, volume I - La funzione dell'orgasmo (1942), SugarCo Edizioni srl - Milano 1975, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • La scoperta dell'orgone, volume II - La biopatia del cancro. (1948), SugarCo Edizioni srl - Milano 1975, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • Ascolta piccolo uomo. (1948), SugarCo Edizioni srl - Milano, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • Etere dio e diavolo. (1949), SugarCo Edizioni srl - Milano 1987, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • Bambini del futuro. (1950), SugarCo Edizioni srl - Milano 1987, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • L'assassinio di Cristo (1951), SugarCo Edizioni srl - Milano 1972, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • Superimposizione cosmica. (1951), SugarCo Edizioni srl - Milano 1975, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • Reich parla di Freud. (1952) (a cura di M. Higgins e C. M. Raphael), SugarCo Edizioni srl - Milano 1979, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • Individuo e stato. (1953), SugarCo Edizioni S.r.l. Milano, 1978, Esedra Srl, 1994, Tascabili , SugarCo
  • Materialismo dialettico e psicanalisi (1933) in 'Vis-à-vis' n. 7, 1999, pp. 334-358 -
  • La teoria dell'orgasmo ed altri scritti, Lerici, Milano 1961

Altri autori

  • Roberto Maglione - Wilhelm Reich e la modificazione del clima. (2003), edizione privata Macrolibrarsi 2004
  • Lynne McTaggart -Il campo del punto zero (Luglio 2003), Macrolibrarsi
  • Roberto Maglione - Wilhelm Reich e la Modificazione del Clima, maggio 2004, Macrilibrarsi

Collegamenti esterni