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Monchio delle Corti

Coordinate: 44°24′44.5″N 10°07′24″E
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Monchio delle Corti
comune
Monchio delle Corti – Stemma
Monchio delle Corti – Bandiera
Monchio delle Corti – Veduta
Monchio delle Corti – Veduta
Municipio
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Parma
Amministrazione
SindacoClaudio Riani (lista civica Monchio 2019) dal 7-6-2019 (2º mandato dal 9-6-2024)
Territorio
Coordinate44°24′44.5″N 10°07′24″E
Altitudine820 m s.l.m.
Superficie69,04 km²
Abitanti826[1] (31-5-2024)
Densità11,96 ab./km²
FrazioniAneta, Antria, Bastia, Casarola, Ceda, Cozzanello, Lugagnano Inferiore, Lugagnano Superiore, Monchio Basso, Montale, Pianadetto, Ponte Lugagnano, Prato, Riana, Rigoso, Rimagna, Ticchiano, Trecoste, Trefiumi, Trincera, Valditacca, Vecciatica
Comuni confinantiBagnone (MS), Comano (MS), Corniglio, Licciana Nardi (MS), Palanzano, Ventasso (RE)
Altre informazioni
Cod. postale43010
Prefisso0521
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT034022
Cod. catastaleF340
TargaPR
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona F, 3 595 GG[3]
Nome abitantiMonchiesi
Patronosan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Monchio delle Corti
Monchio delle Corti
Monchio delle Corti – Mappa
Monchio delle Corti – Mappa
Posizione del comune di Monchio delle Corti nella provincia di Parma
Sito istituzionale

Monchio delle Corti (Monc' in dialetto parmigiano[4]) è un comune italiano di 826 abitanti della provincia di Parma in Emilia-Romagna, facente parte del Parco dei Cento Laghi.

Il capoluogo è situato a 820 m s.l.m. in una vasta conca della Val Cedra. Già prima dell'anno 1000 era ricordato come capoluogo delle tredici Corti (approssimativamente coincidenti con le attuali frazioni del Comune) dipendenti direttamente dal Vescovo di Parma.

Il toponimo Monchio è l'italianizzazione del dialettale Monc', probabilmente da un tardo latino mont(u)lus da mons, "monte".[5]

Il comune comprende, sul crinale appenninico che segna il confine con la Toscana, alcune tra le vette più alte dell'Appennino parmense, tra cui la montagna più alta di tutta la provincia, il monte Sillara (m 1.861).

Il territorio di Monchio delle Corti era attraversato dall'antica Strada delle cento miglia, la strada romana che metteva in comunicazione le città di Parma e Lucca, passando per Luni citata nell'Itinerarium Antonini in quanto collegava le due città seguendo un percorso di cento miglia romane esatte: Item Parme Laca m.p.C.[6].

Nei pressi dell'attuale abitato di Monchio delle Corti si trovava la seconda statio, dopo quella situata a Tizzano Val Parma, prima di affrontare il passo del Lagastrello (l'antico Malpasso), ad una distanza di cinquanta miglia romane esatte sia da Parma che da Lucca. Nell'879 la signoria appenninica fu concessa dall'imperatore ai vescovi di Parma con Rigoso e Lugagnano. Il feudo sovrano fu confermato ai vescovi nel 941 rimanendo in loro possesso fino al 1805, ben oltre la perdita della loro contea di Mezzani (1764), passando al ducato di Parma.

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con regio decreto del 3 aprile 1937.[7]

«D'azzurro, al ponte di tredici merli, sovrastante una campagna fiorita e spigata attraversata da un ruscello d'argento; al capo porpora. Ornamenti esteriori da Comune.»

È raffigurato l'antico ponte sul torrente Cedra in località Lugagnano, fatto costruire dal vescovo di Parma Ferdinando Farnese nel 1602.[8] I 13 merli, non presenti sul ponte esistente, rappresentano le comunità della circoscrizione comunale.

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monchio delle Corti è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della croce di guerra al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.[9]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Chiesa dei Santi Lorenzo e Michele

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Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa dei Santi Lorenzo e Michele.
Chiesa dei Santi Lorenzo e Michele

Edificata originariamente in epoca medievale in località Lamoni, la chiesa, menzionata per la prima volta nel 1230, fu distrutta da una frana nei primissimi anni del XV secolo; ricostruita a partire dal 1411 più a sud, fu solennemente consacrata nel 1536; modificata profondamente nel 1638 ribaltando l'orientamento iniziale, fu dotata di un nuovo campanile nel 1700 dopo il crollo del preesistente nel 1675; il luogo di culto barocco, rivestito esternamente in pietra, è internamente decorato con affreschi sulle volte e ospita varie opere d'arte, tra cui i dipinti raffiguranti il Battesimo di Cristo del 1602, attribuito a Pier Antonio Bernabei, e il Compianto sul Cristo morto del 1600, varie statue, antichi paramenti sacri, un piccolo capitello in arenaria risalente al XII o XIII secolo utilizzato come portacroce e un incunabolo veneziano del 1546.[10]

Ponte di Lugagnano-Vecciatica

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Ponte di Lugagnano

Il Ponte di Lugagnano-Vecciatica (Pont ed Liguagnan), sul torrente Cedra, è stato costruito nel 1602 per volere del vescovo Ferdinando Farnese. Pericolante, nel 1801 il vescovo cappuccino Adeodato Turchi lo fa restaurare. Il ponte presenta un bassorilievo in marmo recante gli stemmi dei due vescovi e un'effige della Madonna del Rosario.[8][11]

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2014[13] la popolazione straniera residente era di 39 persone, pari al 4,13% della popolazione comunale. Le nazionalità sono complessivamente 9; quelle maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Mostra etnografica di Lugagnano

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La mostra etnografica Cavana di Lugagnano è una collezione privata situata a Lugagnano Inferiore, frazione di Monchio delle Corti, in un piccolo fabbricato che Paolo Cavana ha riempito con strumenti di lavoro e oggetti legati alla vita quotidiana della civiltà contadina, materiale scolastico della prima metà del Novecento, reperti relativi alla Grande Guerra e all'utilizzo della sua memoria in epoca successiva, come un piccolo "canzoniere del soldato" di epoca fascista.

Vista l'altitudine media del territorio, l'agricoltura si basa prevalentemente sulla produzione di foraggio per il settore zootecnico che comprende allevamenti di bovini, suini e ovini. Il settore secondario è scarsamente sviluppato e comprende solo modeste aziende nel settore alimentare ed edile. Il settore terziario copre il fabbisogno della popolazione locale, è comunque presente il servizio bancario. Sul territorio sono presenti strutture ricettive sia per la ristorazione che per il soggiorno.[14]

Il territorio possiede una vocazione turistica sia perché meta di escursionisti che visitano il Parco regionale delle Valli del Cedra e del Parma, sia per la presenza sul territorio comunale della stazione sciistica di Prato Spilla posta a 1350 m s.l.m dotata di tre impianti di risalita.[15]

Infrastrutture e trasporti

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Monchio delle Corti è attraversato dalla Strada statale 665 Massese grazie alla quale è collegato con la val Parma da un lato e con Aulla in Lunigiana mediante il passo del Lagastrello dall'altro. La strada provinciale 75 collega invece Monchio a Corniglio e alla alta val Parma mediante il passo del Ticchiano. Monchio delle Corti è servito dal servizio di trasporto pubblico che lo collega a Langhirano e quindi a Parma.[16]

Nel comprensorio sciistico di Prato Spilla è presente anche una seggiovia detta Rio Spilla che collega il locale rifugio punto di arrivo delle piste con un belvedere a quota 1700 m s.l.m.[17]

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
9 luglio 1985 9 giugno 1990 Corrado Mansanti Democrazia Cristiana Sindaco [18]
25 giugno 1990 24 aprile 1995 Adriano Pagani Partito Socialista Italiano Sindaco [18]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Franco Biggi centro-sinistra Sindaco [18]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Claudio Riani lista civica di centro-destra(appoggiata da PdL e Lega Nord) Sindaco [18]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Roberto Cavalli lista civica Sindaco [18]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Claudio Moretti lista civica Sindaco [18]
26 maggio 2014 6 giugno 2019 Claudio Moretti lista civica: "Bene comune" Sindaco [18]
6 giugno 2019 in carica Claudio Riani lista civica di centro-destra: "Monchio 2019" Sindaco [18]
  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Guglielmo Capacchi, Dizionario Italiano-Parmigiano, Vol. II (M-Z), Artegrafica Silva, Parma, pp. 895ss.
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 403, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ I termini Parme e Laca sono errate trascrizioni di Parma e Lucca.
  7. ^ Monchio ora Monchio delle Corti, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 10 giugno 2023.
  8. ^ a b Antico Ponte sul Cedra (Monchio delle Corti, loc. Lugagnano), su scn.caiparma.it.
  9. ^ Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare - Istituzioni decorate di Croce di Guerra al Valor Militare, su istitutonastroazzurro.it. URL consultato il 6 dicembre 2018.
  10. ^ Francesca Rozzi, La chiesa dei Santi Lorenzo e Michele a Monchio delle Corti (PR) (PDF), su lavocedimonchio.it. URL consultato il 29 agosto 2017.
  11. ^ Viaggio nelle Corti di Monchio: Ponte di Lugagnano-Vecciatica (PDF), su Comune di Monchio delle Corti. URL consultato il 9 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2020).
  12. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  13. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 9 agosto 2015.
  14. ^ Comune di Monchio delle Corti - Economia, su Italiapedia. URL consultato il 20 agosto 2017.
  15. ^ PRATOSPILLA, su PRATOSPILLA. URL consultato il 20 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2017).
  16. ^ Linee extraurbane, Linee extraurbane: orari estivi 2017, su RadioEmiliaRomagna. URL consultato il 20 agosto 2017.
  17. ^ Prato Spilla, su turismo.comune.parma.it. URL consultato il 20 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2017).
  18. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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