Giant Steps: differenze tra le versioni
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Versione delle 15:38, 3 mag 2018
Giant Steps album in studio | |
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Artista | John Coltrane |
Pubblicazione | 1960 |
Durata | 37:03 |
Dischi | 1 |
Tracce | 7 (15 versione CD 1998) |
Genere | Jazz |
Etichetta | Atlantic Records |
Produttore | Nesuhi Ertegün |
Registrazione | 4 e 5 maggio, 2 dicembre 1959 |
John Coltrane - cronologia | |
Recensione | Giudizio |
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AllMusic[1] | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Penguin Guide to Jazz[2] | ![]() ![]() ![]() ![]() |
Rolling Stone[3] | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Virgin Encyclopedia[2] | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Giant Steps è un album del sassofonista jazz John Coltrane pubblicato nel 1960 dalla Atlantic Records (LP Atlantic 1311).
Il disco
Giant Steps fu il primo grande successo personale di John Coltrane ed è ancor'oggi considerato uno dei suoi capolavori oltreché uno dei dischi più importanti della storia del jazz.
Il disco fu, per diversi motivi, una nuova esperienza per Coltrane. Fu il suo primo album per la Atlantic Records e il primo interamente costituito da proprie composizioni. In questo disco, inoltre, Coltrane portò a nuovi traguardi lo stile improvvisativo che fu definito sheets of sound, "fogli di suono" (si ascolti l'assolo su Countdown per un esempio del suo stile di improvvisazione armonica, ricco di arpeggi).
Questo album rappresenta anche la definitiva uscita di Coltrane dallo stile hard bop e la sua entrata, come esecutore e compositore, nel modal jazz.
Alcuni dei brani dell'album divennero degli standard: Naima, dedicato alla moglie, Giant Steps, Cousin Mary, Countdown e Mr. P.C. (un velocissimo e dinamico blues minore dedicato al bassista Paul Chambers).
Il brano che dà il nome all'album, Giant Steps è costruito su una progressione armonica basata su intervalli di terza maggiore (i "passi da gigante" cui si riferisce il titolo). Si tratta di una progressione molto insolita e di grande difficoltà per i solisti[4].
Coltrane la sviluppò a partire da un esercizio che aveva scritto per lo studio dello strumento e ne utilizzò i principi per diversi altri brani, tra cui Countdown (il cui schema deriva dal brano Tune Up di Miles Davis, sullo stesso album). A seguito del grande successo dell'album e del brano (che è tuttora considerato un banco di prova delle capacità tecniche di un solista jazz), questa caratteristica progressione è diventata un classico, spesso indicata come "Coltrane Changes" o "Coltrane Matrix".
Tracce
- Tutti i brani sono composti da John Coltrane.
- Giant Steps - 4:43
- Cousin Mary - 5:45
- Countdown - 2:21
- Spiral - 5:56
- Syeeda's Song Flute - 7:00
- Naima - 4:21
- Mr. P.C. - 6:57
- Giant Steps (Alternate Version, Take 1, Incomplete) - 3:40 (*)
- Naima (Alternate Version, Take 1, Incomplete) - 4:27 (*)
- Cousin Mary (Alternate Take) - 5:54 (*)
- Countdown - 4:33 (*)
- Syeeda's Song Flute (Alternate Take) - 7:02 (*)
- Giant Steps (Alternate Version, Take 2, False Start) - 3:32 (**)
- Naima (Alternate Version, Take 2, False Start) - 3:37 (**)
- Giant Steps (Alternate Take) - 5:00 (**)
- (*) Registrazioni alternative, pubblicate per la prima volta in Alternate Takes, 1974 (Atlantic Records).
- (**) Registrazioni alternative, pubblicate per la prima volta in: John Coltrane: The Heavyweight Champion, The Complete Atlantic Recordings, agosto 1995 (Rhino Records).
- Tracce 1-5, 10-12 e 15 registrate il 4 e 5 maggio 1959. Traccia 6 registrata il 2 dicembre 1959. Tracce 8, 9, 13-14 registrate il 1º aprile 1959 (o 26 marzo secondo alcune fonti).
Formazione
- Tracce 1-5, 10-12 e 15:
- Traccia 6:
- Wynton Kelly - pianoforte
- Jimmy Cobb - batteria
- Tracce 8, 9, 13 e 14:
- Cedar Walton, pianoforte
- Lex Humphries, batteria
Edizioni
- 1960 (Atlantic Records, LP 1311)
- 1990 (Atlantic Records, CD rimasterizzato, tracce addizionali su 8-12)
- 1994 (Mobile Fidelity Sound Lab, Gold CD tracce addizionali su 8-12)
- 1998 (Rhino Records, Deluxe Edition CD tracce addizionali su 8-12 e 13-15; vinile da 180 grammi senza tracce addizionali)
Curiosità
- Nel 2004, Giant Steps fu scelto dalla Biblioteca del Congresso, assieme ad altre 50 registrazioni, per far parte della propria collezione di registrazioni nazionali.
- Il famoso cestista Kareem Abdul-Jabbar diede lo stesso titolo di questo album alla propria autobiografia (scritta assieme a Peter Knobler).
- Nel 2003, l'album è stato inserito dalla rivista Rolling Stone alla posizione numero 102 nella loro lista dei migliori 500 album di sempre.
Note
- ^ Planer
- ^ a b (EN) Giant Steps, su Acclaimed Music. URL consultato l'8 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2017).
- ^ (EN) John Swenson, The Rolling Stone Jazz Record Guide, 1ª ed., Random House, 1985, p. 46, ISBN 9780394726434, OCLC 10878740. URL consultato l'8 giugno 2017.
- ^ Non a caso nessun altro componente del quartetto prese un assolo su questo brano, che il gruppo non aveva mai provato prima della seduta di registrazione ed è preso ad un tempo velocissimo. Lo stesso, famosissimo, assolo di Coltrane consiste essenzialmente in una serie di arpeggi velocissimi - ancorché magistralmente disposti. Il nastro originale riporta qualche tentativo del pianista, Tommy Flanagan, che poi evidentemente rinunciò.
Collegamenti esterni
- (EN) Dal sito Rhino, su rhino.com.
- (EN) Note di copertina, su rhino.com (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2002).
- (EN) Lindsay Planer, Giant Steps, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'8 giugno 2017.