Luger Parabellum: differenze tra le versioni

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Luger P08
Una pistola Luger modello Wehrmacht
Tipopistola semiautomatica
OrigineGermania (bandiera) Germania
Impiego
Utilizzatorivedi utilizzatori
ConflittiRibellione dei Boxer
Prima guerra mondiale
Rivoluzione di Novembre
Guerra d'indipendenza irlandese
Guerra civile finlandese
Guerra civile irlandese
Guerra del Chaco
Guerra civile spagnola
Seconda guerra mondiale
Seconda guerra sino-giapponese
Guerra d'indipendenza indonesiana
Guerra civile cinese
Guerra d'Indocina[1]
Guerra di Corea
Guerra d'Algeria[1]
Guerra del Vietnam
Guerra coloniale portoghese[2]
Guerra civile in Rhodesia
Produzione
ProgettistaGeorg Luger
Data progettazione1898
CostruttoreDWM, Imperial Arsenals of Erfurt, Simson, H. Krieghoff Waffenfabrik, Mauser, Vickers Ltd, W+F Bern
Date di produzione1900 - 1943
Numero prodottooltre 3.000.000
Costo unitario35 ℛℳ (1943)
VariantiP00, P02, P04, P06, P08, LP08
Descrizione
Peso871 g
Lunghezza222 mm
Lunghezza canna100 mm (P08)
120 mm (P00)
150 mm (P04)
200 mm (LP08)
Calibro7,65 mm
9 mm
Munizioni7,65 × 21 mm
9 × 19 mm
Azionamentocorto rinculo, ritardo a ginocchiello
Cadenza di tiro116 colpi al minuto
Velocità alla volata350 - 400 m/s
Tiro utile50 m
Alimentazionecaricatore rimovibile da 8 o 32 colpi
Organi di miramire metalliche
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La Luger[3] modello P08, (Pistole 1908) è una pistola semiautomatica azionata a rinculo con ritardo a ginocchiello che fu prodotta in svariati modelli e in svariate nazioni tra il 1898 e il 1948. Il brevetto originale fu registrato da Georg Luger come miglioramento della pistola semiautomatica Borchardt C93 e l'arma fu inizialmente prodotta con il nome Parabellum-Selbstladepistole, Borchardt-Luger System dalla Deutsche Waffen- und Munitionsfabriken (DWM)[4]. Il primo modello prodotto è universalmente noto come Modell 1900 Parabellum[4]. La versione più tarda e meglio conosciuta è sicuramente la Luger P08 che fu prodotta principalmente dalla DWM, ma anche da altre importanti aziende come W+F Berne, Krieghoff, Simson, Mauser e Vickers[5]. L'esercito svizzero fu il primo ad adottare una pistola Luger nel 1900. L'esercito tedesco adottò invece la versione P08 della Luger in calibro 9 × 19 mm Parabellum[4] noto anche con il nome di 9 Luger. La P08 fu infine sostituita dalla Walther P38.

La Luger è universalmente nota per l'uso che ne fu fatto dalle forze tedesche nella prima e seconda guerra mondiale, dalle forze armate della Repubblica di Weimar e infine dalla Volkspolizei della DDR. La P08 venne inizialmente offerta in calibro 7,65 mm Parabellum, anche se è diventata nota come l'arma per cui fu appositamente sviluppata la munizione 9 mm Parabellum, colloquialmente nota anche come 9 × 19 mm Luger.

La pistola è stata usata in lavori di fantasia e finzione da personaggi tipicamente malvagi a causa della sua non tecnicamente corretta associazione con la Germania Nazista.

Principio di funzionamento

Sezione della pistola come rappresentata nel brevetto di Georg Luger per la versione P08 in 9 mm

La Luger presenta un otturatore a ginocchiello che usa un braccio snodabile per garantire la chiusura, in contrapposizione al meccanismo con carrello di molte altre pistole semiautomatiche. Quando un colpo viene sparato, la canna e l'otturatore arretrano assieme (circa 13 mm) sotto effetto del rinculo, bloccati assieme. L'otturatore si interfaccia con una camma sagomata nel castello che forza il ginocchiello a piegarsi, svincolando la canna dall'otturatore. La canna è a questo punto a fine corsa e si arresta, mentre l'otturatore continua il suo movimento all'indietro estraendo ed espellendo il bossolo. L'otturatore torna in posizione sotto azione della molla e nel processo sfila il colpo successivo dal caricatore, lo inserisce nella culatta e l'intero blocco canna-otturatore torna in posizione di fuoco. L'intera sequenza avviene in una frazione di secondo e garantisce affidabilità anche in caso di fango e detriti[6].

Il meccanismo dell'arma funziona alla perfezione con munizioni ad alta pressione, mentre cariche ridotte possono provocare malfunzionamenti, non riuscendo a generare abbastanza rinculo da permettere l'estrazione o il cameramento di un nuovo colpo[7]. Questi malfunzionamenti sono presenti anche in pistole di tipo Browning, ma la Luger si è dimostrata particolarmente sensibile al problema quando si usano munizioni con caricamenti che deviano troppo da quelli originariamente pensati per l'arma (con bossolo rigorosamente in ottone)[8].

Le pistole mitragliatrici (come gli MP 18) si rivelarono tremendamente efficaci nella guerra di trincea e numerosi esperimenti furono condotti su varie pistole (P08 inclusa) nel tentativo di trasformarle in armi automatiche. La Luger presentava tuttavia un rateo di fuoco troppo alto (così come la Mauser C96) che rendeva impossibile o comunque poco efficace il suo uso a raffica[9].

In servizio

Una Luger P00 in configurazione carabina

Le pistole Luger erano prodotte in Germania e Svizzera con precisione assoluta e usando solamente i materiali migliori disponibili all'epoca, ed è per questo che le Luger originali erano note per avere un'elevata durabilità[10]. La costruzione richiedeva lavorazioni a mano per l'assemblaggio perché la pistola funzionasse alla perfezione: rimontare una Luger con una delle cartelle laterali non originale potrebbe impedire lo scorrimento di alcune parti dell'arma, fino al punto di renderla completamente inutilizzabile. La canna fissata rigidamente al castello forniva alla Luger una precisione eccellente[10]. William B. Ruger apprezzò particolarmente l'angolo dell'impugnatura delle Luger (145°) e usò la stessa configurazione per la sua Ruger Standard calibro .22 LR[10].

L'autore e appassionato Elmer Keith ha osservato più volte come la Luger sia stata ingiustamente criticata nel corso degli anni per la sua inaffidabilità, ma troppo spesso a causa di esperienze negative avute con armi assemblate con parti non compatibili al 100%[10]. Keith fa notare come la Luger fosse un'eccellente pistola, dotata di una precisione tra le più alte tra le pistole dell'epoca, e come l'arma fosse stata adottata da un numero enorme di stati se paragonata alle altre pistole semiautomatiche dello stesso periodo[10].

Una Luger P06/29 svizzera in calibro 7,65 × 21 mm
Una LP08 con caricatore da 32 colpi e calcio rimovibile

Modell 1900 (P00)

Vari paesi acquistarono la Modell 1900 in 7,65 × 21 mm (anche noto come .30 Luger in America) e la distribuirono, seppur in numeri limitati, a ufficiali e truppe di cavalleria; tra questi Germania, Svizzera e Stati Uniti[4].La P00 era in servizio con alcuni ufficiali tedeschi e vide probabilmente in suo battesimo di fuoco in combattimento con l'intervento tedesco in Cina a seguito della Ribellione dei Boxer nel 1900[11][12]. Il 16 aprile 1901, a seguito di test particolarmente soddisfacenti tenutisi alla Springfield Armory[13][14], la Commissione dell'Esercito Americano acquistò 1.000 esemplari di pistola con canna da 120 mm, marcati con il simbolo American Eagle sopra la camera di scoppio[15], e ne distribuì una parte alla cavalleria per i test sul campo, mentre le rimanenti furono assegnate ad artiglieri e ufficiali di stanza a West Point[4][14][16]. Nel 1902, gli ufficiali dell'esercito ordinarono altre cinquanta pistole con canne stavolta da 100 mm, ma sempre in 7,65 mm Parabellum, per ulteriori test. A questi seguirono altre prove nel 1904, stavolta con cinquanta pistole calibro 9 mm. Altri paesi testarono la P00 o acquistarono piccole quantità di armi per test sul campo: tra questi Austria, Brasile, Bulgaria, Canada, Cile, Paesi Bassi, Lussemburgo, Russia, Norvegia, Svezia e Portogallo[4].

Modelli commerciali della Modell 1900 furono esportati in quantità non trascurabili. Negli Stati Uniti la pistola in 7,65 mm Parabellum fu importata inizialmente da Georg Luger in persona, poi da un agente della DWM, Hans Tauscher, fino allo scoppio della prima guerra mondiale[17]. Nonostante le autorità statunitensi registrassero le pistole importate come Borchardt-Luger, Tauscher nelle sue campagne di marketing usò sempre e solo il nome Luger. Le pistole importate in America venivano stampigliate con l'aquila americana[17] e trovarono terreno fertile con amatori e appassionati[18][19][20][21].

Verso l'adozione in Svizzera

Dopo i test, l'Esercito Svizzero adottò la P00 in 7,65 mm Parabellum il 4 aprile 1901 con la designazione ufficiale Pistole 1900[22][23]. Il modello presenta canna da 120 mm e incorpora una sicura sull'impugnatura. Contratti successivi portarono alla consegna delle nuove Modell 1900/06 che incorporavano i cambiamenti della Neues Modell[24]. Dal 1918, le pistole Luger vennero prodotte e assemblate a Berna dalla W+F.

Nel 1929, le autorità svizzere adottarono una versione migliorata della Modell 1900, designata quindi Modell 06/29[24] con mire migliorate e giunti rafforzati nel ginocchiello. Costruite e assemblate interamente a Berna, le pistole 06/29 rimasero in servizio nell'esercito svizzero ben oltre l'adozione della nuova pistola (1948) finanche negli anni Sessanta[24].

Modell 1902 (P02)

Nel 1902 la DWM introdusse una versione leggermente migliorata della P00 con la designazione Modell 1902. Quest'arma, con la canna accorciata a 100 mm, fu la prima Luger a essere offerta in calibro 9 × 19 mm Parabellum e con una nuova rigatura a sei linee (contrapposta alla precedente con quattro linee)[25].

Modell 1904 (P04)

La pistola Luger fu accettata dalla Marina Imperiale Tedesca nel 1904 in calibro 9 mm con la designazione Pistole 1904 (P04). Il modello "marina" presentava una canna da 150 mm e un mirino posteriore con due regolazioni (100 e 200 m). Questa variante è nota negli Stati Uniti con il nomignolo Navy Luger[22]. La P04 fu poi aggiornata con la stessa molla della Neues Modell (vedi sotto) al fine di perfezionarne il progetto[26].

Modell 1906 (P06 - Neues Modell)

Georg Luger introdusse una nuova versione della pistola nel 1906, versione conosciuta come Modell 1906 o Neues Modell (letteralmente 'nuovo modello'). Questa revisione sostituiva la vecchia molla di ritorno (a foglia) con una elicoidale, superiore in affidabilità[4]. Dato che tutti gli esemplari di Luger costruiti dopo il 1906 presentano la molla elicoidale, queste pistole sono tutte Neues Modell[4][26]. Le pistole più vecchie ancora in servizio nell'esercito tedesco vennero gradualmente aggiornate al nuovo standard[26].

Selbstladegewehr M1906

Il Selbstladegewehr M1906 fu un tentativo di produrre un fucile semiautomatico usando lo stesso meccanismo di ritardo a ginocchiello impiegato nella pistola Parabellum. Oggi esiste un solo fucile, numero seriale 4, forse costruito da Luger in persona. La descrizione del pezzo all'asta menzionava il brevetto #4126 del 1906 applicato specificamente al fucile numero 4. Il fucile era camerato per la munizione 7,92 × 57 mm Mauser, con una calciatura che ricordava quella che sarà poi usata negli anni Trenta per i K98k[27].

Replica di una Luger calibro .45 ACP testata dagli Stati Uniti nel 1907

La Luger negli Stati Uniti: le prove del 1907

Nel 1906 gli Stati Uniti stavano valutando varie pistole semiautomatiche (di origine americana e non), tra cui spiccavano la Colt M1900, la Steyr-Mannlicher M1894 e un prototipo della Mauser[22]. Nonostante la Springfield Armory avesse già in precedenza acquistato pistole in calibro 7,65 mm Parabellum per i test del 1900 e 1902[28], le autorità statunitensi avevano scartato la munizione in quanto non sufficientemente potente per uso militare. Nel 1904, un piccolo numero di pistole Parabellum vennero ricamerate per la nuova munizione da 9 mm ma vennero comunque respinte negli Stati Uniti[29]. Al tempo, infatti, stavano arrivando rapporti sulle deludenti prestazioni dei revolver calibro .38 Colt Long usati dalle forze armate nella guerra filippino-americana tra il 1899 e il 1902 e questo, assieme al risultato dei test condotti da Thompson e LaGarde, spinse i vertici militari a richiedere una nuova pistola in calibro .45 (11,25 mm).

Tra il 1906 e il 1907, l'Esercito Americano condusse dei test per una pistola semiautomatica[30] di grosso calibro, un test che coincise con la quarta e ultima prova della Luger in America. Almeno due (forse tre) pistole Parabellum Modell 1902/1906, scalate dimensionalmente per accogliere la munizione .45 ACP, furono portate negli Stati Uniti personalmente da Georg Luger per i test del 1907[4]. Prima del suo arrivo, il Frankford Arsenal gli aveva fornito 5.000 munizioni calibro .45 che sarebbero servite per ricamerare la pistola per la nuova munizione[4]. Avendo trovato difetti nella munizione fornitegli (le autorità statunitensi furono costrette a produrre nuove munizioni per i test del 1907, comunque diverse da quelle proposte da Luger), Luger sostituì la polvere originale con una a combustione più rapida in bossoli appositamente riprodotti in ottone[31]. Luger portò 746 munizioni personalizzate alle prove del marzo 1907[4][31]. Due pistole Parabellum .45, numeri seriali #1 e #2 furono usate nelle prove[31]. La pistola .45 passò con successo il test ma fu considerata inferiore alla pistola della Colt e superiore a quella della Savage Arms per numero di malfunzionamenti, anche se le autorità dovettero constatanre il miglior funzionamento con le munizioni modificate da Luger[31][32].

RISULTATI DEL TEST 1907[32]
ARMA COLPI

SPARATI

MALFUNZIONAMENTI

MECCANICI

MANCATO

SPARO

INCEPPAMENTI ORIGINE DELLE

MUNIZIONI

CONCLUSIONI RAGGIUNTE
% DI SUCCESSO ESITO FINALE
LUGER 225 8 (3,5%) 4 (1,7%) 17 (7,5%) Frankford Arsenal 924 / 971 (95,5%) Rigettata

Nessun ulteriore sviluppo

746 4 (0,5%) - 14 (1,9%) Georg Luger, DWM
SAVAGE 631 12 (1,9 %) 22 (3,5%) 9 (1,4%) Frankford Arsenal 840 / 891 (94,3%) Rigettata

Destinata al mercato civile

250 6 (2,4%) 2 (0,8%) - Commerciali
COLT 604 - 1 (0,2%) 24 (4,0%) Frankford Arsenal 874 / 904 (96,7%) Adozione

Riprogettata come M1911

300 2 (0,6%) - 3 (1,0%) Commerciali

La DWM e Luger rifiutarono un seguente invito da parte dell'esercito a produrre altre duecento pistole in calibro .45 ACP per ulteriori test contro i modelli Colt e Savage: a questo punto, DWM e Luger sancirono il loro definitivo ritiro dalla competizione[4][31].

Il destino della Luger .45 numero #1 è ignoto - non fu mai restituita - e questo fa pensare che fosse divenuta inservibile o distrutta durante il test. La #2, probabilmente arma di scorta per il test, sopravvisse alla prova del 1907 e si trova attualmente in una collezione privata. La sua rarità le conferisce un prezzo che oscillava attorno al milione di dollari quando fu registrato l'episodio Million Dollar Guns della serie Tales of the Gun su History Channel[33][34]. Almeno altre due pistole in calibro .45 furono prodotte successivamente e vendute a privati: una è esposta alla R. W. Norton Art Gallery di Shrevport, Louisiana. L'altra è stata venduta nel 2010 e si trova attualmente in una collezione privata. È nota l'esistenza di una sola Luger .45 in versione carabina[35].

L'azienda americana LugerMan produce una riproduzione perfetta della versione .45 ACP della Luger testata dall'esercito americano, potendo sfruttare per lo scopo i blueprints originali usati dalla DWM per la produzione dei modelli testati[36][37]

Modell 1908 (P08) e prima guerra mondiale

Nel 1908, l'Esercito tedesco adottò la Luger DWM come Pistole Modell 1908 (P08) come rimpiazzo per il Reichsrevolver M1879 allora in servizio[38]. La P08 aveva una canna da 100 mm, era camerata per la munizione 9 mm Parabellum e incorporava diverse modifiche che i vertici dell'esercito avevano richiesto a Georg Luger. La sicura sull'impugnatura presente nei precedenti modelli fu rimossa, mentre venne aggiunto un gancio per l'attacco del calcio. La canna fu accorciata da 120 a 100 mm e la munizione usata era specificamente la 9 × 19 mm Parabellum DWM (catalogo N°278F) che presentava un'ogiva troncoconica da 123 grani (8 g) pensata per aumentare il potere invalidante dei colpi sparati rispetto al classico proiettile incamiciato[39]. Assieme alla modifica delle mire e l'aggiunta di un dispositivo di hold-open, la P08 avrebbe servito l'esercito tedesco come arma da fianco per tutta la prima guerra mondiale, supportata dalle due pistole Mauser C96 e dalla M1914. Oltre 2.000.000 di Luger furono impiegate dalle forze tedesche tra il 1914 e il 1918[25].

L'Esercito Boliviano adottò la Luger della DWM in 9 mm Parabellum come arma da fianco per gli ufficiali; cinquecento pistole furono acquistate allo scopo nel 1913 e tutte recano lo stampiglio Ejercito Boliviano sopra la camera di scoppio[40].

Lange Pistole 08 (LP08): una pistola per gli artiglieri

L'adozione della Lange Pistole 08 (o LP08, conosciuta anche come "Luger Artiglieria") fu autorizzata dal Kaiser il 2 luglio 1913[41]. Questa variante della P08 era dotata di canna da 200 mm, tacca di mira tangente a 8 posizioni (fino a 800 m) e un calcio con fondina in pelle[41]. In caso di combattimento, la pistola poteva essere usata come una carabina agganciando il calcio tramite l'apposita guida situata nella parte bassa dell'impugnatura. Aumentando la distanza di tiro con la tacca di mira, quest'ultima si muove quasi impercettibilmente anche in orizzontale per compensare la deriva. Anche se l'arma era stata inizialmente pensata per i serventi di artiglieria che non potevano portarsi dietro l'ingombro di un G98 (o anche K98), l'arma venne usata in quantità anche dall'aviazione tedesca (prima che fossero disponibili mitragliatrici montate sugli aerei) e dall'esercito durante la Prima guerra mondiale. Le Stoßtruppen (truppe d'assalto) usavano frequentemente la pistola con il nuovo caricatore esteso da 32 colpi (Trommelmagazin, letteralmente 'caricatore a tamburo')[42]. La produzione della LP08 terminò nel 1918 con la fine del conflitto. A quel punto, le unità tedesche avevano ormai adottato il nuovo MP 18 per le operazioni d'assalto. Tuttavia, la produzione aveva raggiunto dei numeri tali che nei depositi rimasero abbastanza pistole da soddisfare la richiesta commerciale fino a buona parte degli anni 1930.

Versioni carabina della LP08 furono prodotte anche per il mercato civile, con canne ancora più lunghe. La Armeria Belga di Santiago del Cile produsse anche un calcio rimovibile (noto come "calcio Benke-Thiemann")[43] che si richiudeva attorno all'arma eliminando la necessità di smontarlo per usare la pistola in configurazione standard[44].

All'inizio degli anni Venti, la produzione di carabine fu riavviata, con modelli dotati di canna fino a 600 mm. Con un piccolo contratto, varie LP08 furono assemblate negli anni Trenta su richiesta dello Scià di Persia che cercava armi per i suoi artiglieri[45] e alcune di queste pistole finirono per vie traverse nelle mani della polizia thailandese[46]. Quelle pistole rimaste in deposito furono distribuite agli artiglieri durante la seconda guerra mondiale, con nuovi calci quando necessario, e l'arma rimase in uso fino alla fine della guerra nel 1945.

Il periodo interbellico e la produzione commerciale

Dal 1919 la DWM ricostruì molte pistole P08 usando mix di parti nuove e rimanenze (canne incluse) per il mercato civile e l'esportazione. Queste vendite aiutarono la DWM a scongiurare il fallimento dopo la firma dell'armistizio[47]. La maggior parte di queste pistole erano camerate per il 7,65 mm Parabellum e solo una parte fu convertita in 9 mm[48]. Le parti di nuova produzione venivano numerate in accordo con i castelli già esistenti, così da assicurare che le parti assemblate e rifinite a mano rimanessero assieme. Si stima che diverse migliaia di pistole siano state assemblate e vendute tra il 1919 e il 1923 e alcune venivano dotate di canne di lunghezza personalizzata in base alle richieste dell'acquirente. Molte pistole commerciali (1919 e 1920) furono importate in America da aziende quali Abercrombie & Fitch, Pacific Arms e A. F. Stoger[48].

Nel 1923, proprio la A.F. Stoeger cominciò a importare pistola della DWM stampigliate con la scritta "A.F. Stoeger Inc - New York" e "Germany". Queste pistole furono importate sia in .30 Luger che in 9 mm Parabellum, con canne di lunghezza variabile tra i 75 e i 600 mm. Queste armi furono anche le prime a portare il nome Luger (registrato proprio dalla Stoeger nel 1929)[17] stampigliato su un lato del castello.

Sempre nel 1923 la DWM firmò anche un contratto con cui si impegnava a fornire una modesta quantità di pistole alla Finlandia (circa 8.000 pezzi, denominazione m/23)[49], ai Paesi Bassi e alla Svezia.

Fino al 1930, la DWM continuò a esportare sia le P08 che i vari modelli commerciali in Europa ma anche oltreoceano, in America e nell'estremo Oriente. Sebbene mai adottata ufficialmente dalle forze nazionaliste, tutte le varianti della Luger erano particolarmente apprezzate dagli ufficiali cinesi e dalle forze di guerriglia. Nel 1924, subito prima dello scoppio della Guerra civile cinese, una rivista di armi portatili pubblicata in Cina riportava che la Luger era "l'arma preferita tra gli ufficiali e le forze di polizia [...]"[50].

Nel 1930 la Mauser subentrò alla DWM nella produzione delle P08[3], mentre altre armi vennero prodotte come sottocontratto da Simson e Krieghoff.

Molte P04 e P08 rimasero in servizio presso le forze tedesche per tutta la Seconda guerra mondiale. Verso la fine del 1937 (a partire dai blocchi seriali t e u) la Mauser abbandonò il processo di bluitura e doratura per i dettagli, scegliendo di brunire invece l'intera arma in un unico processo. Nel 1941 alcune pistole cominciarono a essere dotate di guancette in bachelite nera per ridurre i costi e i tempi di produzione. A distanza di anni, queste pistole furono ribattezzate Black Widows ('vedove nere')[51].

Seconda guerra mondiale

La P08 fu tecnicamente rimpiazzata dalla Walther P38 in servizio attivo nel 1938, ma la crescente domanda di armamenti in tempo di guerra non permise di interromperne la produzione della Mauser fino al dicembre 1943[3][25]. La produzione della Mauser fu integrata con un piccolo contratto per la Krieghoff nel 1935 per la produzione armi destinate alla Luftwaffe; un secondo contratto per altre 15.000 pistole era ancora incompleto quando la Krieghoff interruppe la produzione agli inizi del 1944[25]. La Wehrmacht accettò l'ultima consegna di P08 dalla Mauser nel novembre 1943[25]. Altre 4.000 pistole assemblate dalla Mauser nel dicembre dello stesso anno furono vendute al Portogallo che le designò Model 943[25]. L'esercito tedesco rifiutò ulteriori consegne di Luger e questo lasciò grandi quantità di parti nei depositi della fabbrica di Oberndorf[25].

Le Luger erano prede belliche molto apprezzate dai soldati alleati, in entrambe le guerre mondiali[52]. Per questo i tedeschi usavano pistole scartate o malmesse per piazzare trappole esplosive che sarebbero scattate quando un soldato americano avesse spostato la pistola[53]. Ci sono anche rapporti di spari accidentali causati da una scarsa conoscenza della sicura dell'arma da parte degli americani, e si citano casi (difficilmente verificabili) in cui si decise di giustiziare soldati americani in possesso di armi tedesche[17][54].

Le forze sovietiche catturarono decine di migliaia di Luger, ma si decise di non distribuirle mai alle truppe, tenendole invece nei depositi in caso di necessità[55].

Il secondo dopoguerra

Sebbene la produzione della P08 fosse terminata ufficialmente nel 1943, la Luger ricomparve nel dopoguerra a causa della costante domanda di armi da parte delle forze di polizia. Nel tardo 1945 la Mauser riprese la produzione della Luger sotto la supervisione delle forze di occupazione francesi per armare l'esercito francese e le forze di polizia nella Germania occupata. L'assemblaggio iniziò sotto controllo francese nel giugno 1945 e continuò fino alla metà del 1946, poi i macchinari e parte del personale della Mauser vennero rilocati da Oberndorf a Châtellerault (dove si trovava la Manufacture d'Armes de Châtellerault, meglio nota come MAC) per continuare l'assemblaggio dei pezzi direttamente in Francia. Circa 4.000 pistole, tra cui vari esemplari di LP08, furono assemblati per conto dei francesi in numero sufficiente da giustificare la ripresa (durata diversi anni) della produzione dei caricatori per l'arma direttamente in Francia[11][25]. Questi esemplari assemblati in Francia, piuttosto rari , sono contraddistinti da una parkerizzazione grigia[56]. Le ultime pistole assemblate in Francia recano il nome dell'arsenale di produzione (Manufacture Française d'Armes & Cycles de St. Étienne). Queste pistole sono rimaste nei depositi della Gendarmeria Nazionale fino agli anni Settanta[56].

Una Luger P04 della Kaiserliche Marine

Altre pistole vennero invece assemblate sotto la diretta supervisione dei sovietici (Germania Est) per armare la Volkspolizei[25]. Nell'immediato dopoguerra, pistole Luger vennero assemblate a partire da parti di recupero con seriali differenti, che venivano poi vendute come souvenir alle forze di occupazione in Germania. Migliaia di Luger furono riportate in patria dai soldati americani dopo le due guerre. Altre pistole furono assemblate direttamente in America da armaioli non sempre all'altezza e usando parti spesso importate alla rinfusa dalla Germania. Queste pistole mostrano una qualità costruttiva inferiore alla controparte originale tedesca e sono spesso all'origine della falsa reputazione di inaffidabilità di cui soffrono le Luger. Una pistola assemblata correttamente, con parti di qualità, è al contrario estremamente affidabile se usata con munizioni in grado di sviluppare la giusta pressione[57].

La svizzera continuò la produzione della Parabellum 06/29 fino al 1946. Nel 1969, dopo aver acquistato i macchinari dagli svizzeri, la Mauser Werke di Oberndorf riavviò la produzione della Luger che terminò definitivamente nel 1986 quando fu prodotto l'ultimo modello commemorativo [58]. Dopo il termine della produzione, varie pistole furono comunque assemblate con le parti rimanenti fino agli anni Novanta[59].

Le Luger sono molto ricercate dai collezionisti sia per il loro design intelligente che per la loro precisione, oltre alla ovvia correlazione con le Germanie Imperiale e Nazista. Aaron Davis scrive nel suo The standard catalog of the Luger che "dalla sua adozione, la Luger divenne un simbolo imprescindibile dell'esercito tedesco fino alla fine della seconda guerra mondiale" e che se "chiedete a un veterano del fronte occidentale quale fosse il trofeo più ricercato la risposta che otterrete sarà sempre e comunque "una Luger"[38]. Il colonnello David Hackworth ricorda nella sua autobiografia che l'arma era ancora molto ricercata come preda bellica perfino durante la Guerra del Vietnam[60]. I vietnamiti riuscirono anche a produrre copie grezze della Luger con cui armare i Vietcong e le altre forze irregolari[61].

Utilizzatori

Note

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    «La commissione [...] ha reputato che 15.000 $ siano una cifra appropriata per l'acquisto di 1.000 esemplari della pistola semiautomatica Luger, che ha recentemente ottenuto risultati splendidi nei test condotti alla Springfield Armory. La somma allocata (dato che la raccomandazione della commissione è stata immediatamente approvata dal Segretario alla Guerra) è sufficiente per fornire cinque di queste pistole a ogni truppa di cavalleria in servizio [...]»
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    «La pistola semiautomatica Luger, nonostante mostri evidenti vantaggi sotto particolari aspetti, non viene raccomandata per l'adozione in quanto (1) il funzionamento dell'arma non è affidabile neanche con il munizionamento suggerito dal sig. Luger, (2) l'inserimento in culatta della munizione non è assistito direttamente dalla molla di ritorno e (3) la polvere che il sig. Luger dichiara necessaria per un funzionamento affidabile non è al momento reperibile in questo paese»
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