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{{Citazione|[''Il defunto''] è stato concepito da [[Sekhmet]] ed è Shesmetet che l'ha generato.|[https://henadology.wordpress.com/theology/netjeru/shesmetet/ Testi delle piramidi, 248; 704.]}} |
{{Citazione|[''Il defunto''] è stato concepito da [[Sekhmet]] ed è Shesmetet che l'ha generato.|[https://henadology.wordpress.com/theology/netjeru/shesmetet/ Testi delle piramidi, 248; 704.]}} |
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[[File:Lionness goddess N5209 mp3h8667.jpg|miniatura|250x250px|Dettaglio della statuetta lignea di una dea dalla testa di [[Panthera leo|leonessa]]. [[Museo del Louvre]], [[Parigi]].]] |
[[File:Lionness goddess N5209 mp3h8667.jpg|miniatura|250x250px|Dettaglio della statuetta lignea di una dea dalla testa di [[Panthera leo|leonessa]]. [[Museo del Louvre]], [[Parigi]].]] |
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'''Shesmetet''' (''šsm.t.t''; [[Ellenizzazione|ellenizzata]] come '''Smithis'''<ref name=":0">{{Cita web|url=https://henadology.wordpress.com/theology/netjeru/shesmetet/|titolo=Shesmetet}}</ref>) è una [[divinità egizia]] appartenente alla [[Religione egizia|religione dell'antico Egitto]]. È apprezzabile attraverso i "[[Testi delle piramidi]]", i "[[Testi dei sarcofagi]]", il "[[Libro dei morti]]"<ref group="N">"Io so che fui concepito da Sekhmet e generato da Shesmetet" ("Libro dei morti", 66). </ref> e alcuni [[Papiro|papiri]] funerari, dove è generalmente indicata come la madre del defunto<ref group="N">Coma madre del faraone defunto: "[[Testi delle piramidi]]", 248; 702. Come madre di qualsiasi defunto: "[[Testi dei sarcofagi]]", 310.</ref>. Era raffigurata come una [[Panthera leo|leonessa]] o come una donna dalla testa leonina, venendo così interpretata, talvolta, come una variante di [[Sekhmet]] e [[Bastet]]: ma uno dei suoi epiteti - "Signora di [[Paese di Punt|Punt]]" (corrispondente all'attuale [[Corno d'Africa]])<ref>{{Cita libro|autore=George Hart|titolo=A Dictionary of Egyptian Gods and Goddesses|anno=1986|editore=Routledge|città=|p=|pp=198-9|ISBN=0-415-05909-7}}</ref> - la differenzia decisamente da queste ultime e potrebbe sottintendere a una sua origine in zone più interne del [[Africa|continente africano]]<ref>{{Cita web|url=http://www.touregypt.net/godsofegypt/shesmetet.htm|titolo=Egypt: Shesmetet - Leonine Goddess|sito=www.touregypt.net|lingua=ru|accesso=2017-05-06}}</ref>. Sarebbe inoltre in relazione con la dea [[Uadjet]]<ref>{{Cita web|url=http://www.reshafim.org.il/ad/egypt/religion/shesemtet.htm|titolo=Shesemtet}}</ref>. Secondo un rituale templare, la salma del dio [[Osiride]] sarebbe stata sorvegliata dalle quattro dee-leonesse Sekhmet, Bastet, Uadjet e Shesmetet<ref>{{Cita libro|autore=Geraldine Pinch|titolo=Egyptian Mythology: A Guide to the Gods, Goddesses, and Traditions of Ancient Egypt|anno=2004|editore=Oxford University Press|città=|p=134|pp=|ISBN=978-0-19-517024-5}} </ref>. Nel Tempio mortuario del faraone [[Sahura]] (inizio del [[XXV secolo a.C.]]), della [[V dinastia egizia|V dinastia]], ad [[Abusir]], un'iscrizione menziona esplicitamente: |
'''Shesmetet''' (''šsm.t.t''; [[Ellenizzazione|ellenizzata]] come '''Smithis'''<ref name=":0">{{Cita web|url=https://henadology.wordpress.com/theology/netjeru/shesmetet/|titolo=Shesmetet}}</ref>) è una [[divinità egizia]] appartenente alla [[Religione egizia|religione dell'antico Egitto]]. È apprezzabile attraverso i "[[Testi delle piramidi]]", i "[[Testi dei sarcofagi]]", il "[[Libro dei morti]]"<ref group="N">"Io so che fui concepito da Sekhmet e generato da Shesmetet" ("Libro dei morti", 66). </ref> e alcuni [[Papiro|papiri]] funerari, dove è generalmente indicata come la madre del defunto<ref group="N">Coma madre del faraone defunto: "[[Testi delle piramidi]]", 248; 702. Come madre di qualsiasi defunto: "[[Testi dei sarcofagi]]", 310.</ref>. Era raffigurata come una [[Panthera leo|leonessa]] o come una donna dalla testa leonina, venendo così interpretata, talvolta, come una variante di [[Sekhmet]] e [[Bastet]]: ma uno dei suoi epiteti - "Signora di [[Paese di Punt|Punt]]" (corrispondente all'attuale [[Corno d'Africa]])<ref>{{Cita libro|autore=George Hart|titolo=A Dictionary of Egyptian Gods and Goddesses|anno=1986|editore=Routledge|città=|p=|pp=198-9|ISBN=0-415-05909-7}}</ref> - la differenzia decisamente da queste ultime e potrebbe sottintendere a una sua origine in zone più interne del [[Africa|continente africano]]<ref>{{Cita web|url=http://www.touregypt.net/godsofegypt/shesmetet.htm|titolo=Egypt: Shesmetet - Leonine Goddess|sito=www.touregypt.net|lingua=ru|accesso=2017-05-06}}</ref>. Sarebbe inoltre in relazione con la dea [[Uadjet]]<ref>{{Cita web|url=http://www.reshafim.org.il/ad/egypt/religion/shesemtet.htm|titolo=Shesemtet}}</ref>. Secondo un rituale templare, la salma del dio [[Osiride]] sarebbe stata sorvegliata dalle quattro dee-leonesse Sekhmet, Bastet, Uadjet e Shesmetet<ref>{{Cita libro|autore=Geraldine Pinch|titolo=Egyptian Mythology: A Guide to the Gods, Goddesses, and Traditions of Ancient Egypt|anno=2004|editore=Oxford University Press|città=|p=134|pp=|ISBN=978-0-19-517024-5}} </ref>. Nel Tempio mortuario del faraone [[Sahura]] (inizio del [[XXV secolo a.C.]]), della [[V dinastia egizia|V dinastia]], ad [[Abusir]], un'iscrizione menziona esplicitamente: |
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{{Citazione|Bastet, signora di Ankhtaui; Sekhmet; Shesmetet, colei che rivela i propri ''[[Anima nella religione dell'antico Egitto|ba]]''.|[http://www.reshafim.org.il/ad/egypt/religion/shesemtet.htm dal Tempio funerario di Sahura]}} |
{{Citazione|Bastet, signora di Ankhtaui; Sekhmet; Shesmetet, colei che rivela i propri ''[[Anima nella religione dell'antico Egitto|ba]]''.|[http://www.reshafim.org.il/ad/egypt/religion/shesemtet.htm dal Tempio funerario di Sahura]}} |
Versione delle 00:59, 1 ago 2019
«[Il defunto] è stato concepito da Sekhmet ed è Shesmetet che l'ha generato.»
Shesmetet (šsm.t.t; ellenizzata come Smithis[1]) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto. È apprezzabile attraverso i "Testi delle piramidi", i "Testi dei sarcofagi", il "Libro dei morti"[N 1] e alcuni papiri funerari, dove è generalmente indicata come la madre del defunto[N 2]. Era raffigurata come una leonessa o come una donna dalla testa leonina, venendo così interpretata, talvolta, come una variante di Sekhmet e Bastet: ma uno dei suoi epiteti - "Signora di Punt" (corrispondente all'attuale Corno d'Africa)[2] - la differenzia decisamente da queste ultime e potrebbe sottintendere a una sua origine in zone più interne del continente africano[3]. Sarebbe inoltre in relazione con la dea Uadjet[4]. Secondo un rituale templare, la salma del dio Osiride sarebbe stata sorvegliata dalle quattro dee-leonesse Sekhmet, Bastet, Uadjet e Shesmetet[5]. Nel Tempio mortuario del faraone Sahura (inizio del XXV secolo a.C.), della V dinastia, ad Abusir, un'iscrizione menziona esplicitamente:
«Bastet, signora di Ankhtaui; Sekhmet; Shesmetet, colei che rivela i propri ba.»
Nome
Il suo nome deriva dal termine "shesmet", una particolare fascia in pelle decorata con perline, tipica delle ragazze da marito[1], comune nelle rappresentazioni dei faraoni dell'Antico Regno e, specialmente, del dio Sopdu[6]; "shesmetet" era inoltre il nome egizio della malachite, utilizzata dagli egizi a scopi cosmetici, oltre che il toponimo di una zona a pochi chilometri da Bubasti, centro del culto dell'altra dea leonina Bastet[1].
-
La sanguinaria dea Sekhmet, cui Shesmetet è accostata in alcuni testi.
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Amuleto in porcellana di Bastet nella sua originaria forma leonina: Shesmetet sarebbe accostabile anche a questa dea. Walters Art Museum, Baltimora.
Note
Esplicative
- ^ "Io so che fui concepito da Sekhmet e generato da Shesmetet" ("Libro dei morti", 66).
- ^ Coma madre del faraone defunto: "Testi delle piramidi", 248; 702. Come madre di qualsiasi defunto: "Testi dei sarcofagi", 310.
Riferimenti
- ^ a b c Shesmetet, su henadology.wordpress.com.
- ^ George Hart, A Dictionary of Egyptian Gods and Goddesses, Routledge, 1986, pp. 198-9, ISBN 0-415-05909-7.
- ^ (RU) Egypt: Shesmetet - Leonine Goddess, su www.touregypt.net. URL consultato il 6 maggio 2017.
- ^ Shesemtet, su reshafim.org.il. URL consultato il 6 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2015).
- ^ Geraldine Pinch, Egyptian Mythology: A Guide to the Gods, Goddesses, and Traditions of Ancient Egypt, Oxford University Press, 2004, p. 134, ISBN 978-0-19-517024-5.
- ^ Richard H. Wilkinson, The Complete Gods and Goddesses of Ancient Egypt, Londra, Thames & Hudson, 2003, p. 138, ISBN 978-0500051207.