Visualizza wikitesto di Allargamento dell'Unione europea

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[[File:Belgique - Bruxelles - Schuman - Berlaymont - 01.jpg|thumb|La sede della Commissione europea, che svolge un ruolo centrale nel processo di allargamento.]]
L{{'}}'''allargamento dell'Unione europea''' è il processo in base al quale nuovi [[Stato|stati]] chiedono di far parte dell'[[Unione europea]] tramite un percorso di adeguamento legislativo concordato, reso possibile grazie all'ampliamento dei contenuti dei [[trattati dell'Unione Europea|trattati]] costitutivi delle precedenti [[Comunità europee]].

Dai sei stati fondatori delle Comunità europee il numero di stati membri è cresciuto fino ai 27 attuali stati membri e altri stati europei hanno in corso trattative per l'adesione all'Unione.

Secondo le norme attuali, per aderire all'Unione uno stato deve:
* essere uno Stato [[Europa|europeo]] (articolo 49 [[Trattato sull'Unione Europea|Trattato sull'Unione Europea (TUE)]]);<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=celex%3A12016M049|titolo=EUR-Lex - 12016M049 - EN - EUR-Lex|sito=eur-lex.europa.eu|lingua=en|citazione=Ogni Stato europeo che rispetti i valori di cui all'articolo 2 e si impegni a promuoverli può domandare di diventare membro dell'Unione.|accesso=11 marzo 2022}}</ref>
* rispettare i principi di [[libertà]], di [[democrazia]], di rispetto dei [[diritti dell'uomo]] e delle libertà fondamentali, nonché dello [[Stato di diritto]] (art. 6 TUE);
* rispettare una serie di condizioni economiche e politiche conosciute come ''[[criteri di Copenaghen]]''.

Per valutare i progressi raggiunti dai paesi in preparazione dell'adesione all'Unione europea, la [[Commissione europea]] ha presentato rapporti regolari al [[Consiglio europeo]]. Questi rapporti sono la base attraverso la quale il Consiglio prende la decisione sulla chiusura dei negoziati di adesione.

== Storia dell'allargamento dell'Unione europea ==
{| class="wikitable toccolours" width="400" style="margin-left:1em; float:right; clear:right; font-size: 90%;"
! colspan="2" |<big>Allargamento dell'Unione europea</big>
|-
|[[File:EC06-1957-58 European Community map.svg|204px]]
|[[1957]] – Stati fondatori delle [[Comunità europee]] (6): [[Belgio]], [[Francia]]<ref>L'[[Algeria]] fu parte integrante della Francia fino al 1962</ref>, [[Italia]], [[Lussemburgo]], [[Germania Ovest]], [[Paesi Bassi]]
|-
|[[File:EC09-1973 European Community map enlargement.svg|204px]]
|[[1973]] – Primo allargamento (9): [[Danimarca]]<ref>(la [[Groenlandia]] uscì nel [[1985]])</ref>, [[Irlanda]], [[Regno Unito]]
|-
|[[File:EC10-1981 European Community map enlargement.svg|204px]]
|[[1981]] – Secondo allargamento "sud (parte I)" (10): [[Grecia]]
|-
|[[File:EC12-1986 European Community map enlargement.svg|204px]]
|[[1986]] – Terzo allargamento "sud (parte II)" (12): [[Portogallo]], [[Spagna]]
|-
|[[File:EU15-1995 European Union map enlargement.svg|204px]]
|[[1995]] – Quarto allargamento "nord"(15): [[Austria]], [[Finlandia]], [[Svezia]]. [[1990]]: estensione alla [[Germania Est]]
|-
|[[File:EU25-2004 European Union map enlargement.svg|204px]]
|[[2004]] – [[Allargamento dell'Unione europea del 2004|Quinto allargamento "est (parte I)"]] (25): [[Repubblica Ceca]], [[Cipro]], [[Estonia]], [[Ungheria]], [[Lettonia]], [[Lituania]], [[Malta]], [[Polonia]], [[Slovacchia]], [[Slovenia]]
|-
|[[File:EU27-2007 European Union map enlargement.svg|204px]]
|[[2007]] – Quinto allargamento "est (parte II)"(27): [[Bulgaria]], [[Romania]]
|-
|[[File:EU28-2013 European Union map enlargement.svg|204px]]
|[[2013]] – [[Adesione della Croazia all'Unione europea|Sesto allargamento "Balcani occidentali (parte I)"]] (28): [[Croazia]]
|-
|[[File:EU-candidate countries map.svg|204px]]
|Futuro – Possibile allargamento: [[Macedonia del Nord]], [[Montenegro]], [[Albania]], [[Serbia]], [[Kosovo]], [[Bosnia ed Erzegovina]], [[Ucraina]], [[Moldavia]], [[Georgia]] e [[Turchia]]
|}

Il territorio dell'Unione europea è cresciuto dopo la [[riunificazione tedesca]] del 1990 mentre in precedenza era diminuito (in superficie) con l'indipendenza dell'Algeria (formata da dipartimenti francesi d'oltremare) nel 1962 e con il ritiro della Groenlandia (nazione costitutiva del [[Regno di Danimarca|Reame danese]]) nel 1985 a seguito di un referendum assai contestato.

Nel [[1989]] fu creato il programma [[Phare]] per supportare finanziariamente i potenziali candidati dell'Europa dell'est e favorire la riforma delle loro economie. Phare divenne poi uno strumento per aiutare i paesi candidati a raggiungere i criteri stabiliti per l'adesione.

I cosiddetti ''[[criteri di Copenaghen]]'' adottati dal Consiglio di Copenaghen del [[1993]], stabiliscono che i paesi candidati (oltre a essere uno Stato europeo) devono aver raggiunto:
* istituzioni stabili che garantiscano la democrazia, lo stato di diritto, i diritti umani, e il rispetto delle minoranze;
* l'esistenza di un'economia di mercato funzionante e la capacità di fronteggiare la competizione e le forze del mercato all'interno dell'Unione;
* la capacità di sostenere gli obblighi derivanti dall'adesione, inclusi l'adesione all'unione politica, economica e monetaria.
Nel dicembre 1995, il Consiglio europeo di Madrid riformulò i criteri d'accesso richiedendo che i nuovi membri adattassero la propria struttura amministrativa e giuridica per fare in modo che la legislazione europea possa essere efficacemente adottata dalla legislazione nazionale.

Al fine di facilitare il funzionamento delle istituzioni dell'Unione europea con un numero di [[Paesi membri dell'Unione europea|stati membri]] più elevato di quanto inizialmente previsto, il [[trattato di Nizza]] (2000) ha apportato alle norme comunitarie i necessari adeguamenti soprattutto in termini di numerosità dei rappresentanti degli stati membri all'interno delle istituzioni, funzionamento interno delle istituzioni stesse e maggioranze qualificate necessarie al raggiungimento delle decisioni nelle materie delegate dagli stati membri all'Unione.

A Nizza ci si preparava allo storico [[allargamento dell'Unione europea del 2004]], il maggior ampliamento di sempre dell'Unione europea. Il percorso che ha portato all’ingresso nell’Unione dei paesi dell’Europa centro-orientale è stato lungo e pieno di difficoltà. Non poche sono state le sue successive problematiche, che sono state anche ricollegate all'approccio interstatale, piuttosto che comunitario, con cui è stato gestito il relativo meccanismo decisionale<ref>Andrew Geddes and Andrew Taylor, ''Those Who Knock on Europe’s Door Must Repent? Bilateral Border Disputes and EU Enlargement'', Political Studies, December 2016 64: 930-947, first published on December 11, 2015 doi:10.1111/1467-9248.12218.</ref>.

L'entrata in vigore del [[Trattato di Lisbona]] da parte di tutti i paesi UE il 1º dicembre [[2009]], dopo l'ultima firma del Presidente della Repubblica Ceca, ha sbloccato il processo di adesione dei nuovi Stati candidati.

=== Cronologia dell'allargamento dell'Unione europea ===
{{vedi anche|Cronologia dell'integrazione europea}}
Qui di seguito una breve cronologia dei paesi che si sono resi protagonisti di tali allargamenti:

* 23 luglio [[1952]]: [[Comunità europea del carbone e dell'acciaio]] fondata da Belgio, Francia, [[Repubblica Federale Tedesca]], Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi.
* 1º gennaio [[1958]] [[Comunità economica europea]]: Belgio, Francia, Repubblica Federale Tedesca, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi.
* 1º gennaio 1973: con delibera del 24 maggio [[1972]] il Consiglio delle Comunità europee approva l'adesione di Regno Unito<ref>Il Regno Unito presenta la domanda di adesione alle Comunità europee il 10 maggio 1967.</ref><ref>Il Regno Unito, la Danimarca e l'Irlanda svolgono i negoziati di adesione nell'ambito di apposite Conferenze intergovernative a livello ministeriale dal 30 giugno 1970 al 30 giugno 1971.</ref>, Danimarca<ref>La Danimarca presenta la domanda di adesione alle Comunità europee l'11 maggio 1967, inclusa la Groenlandia ma non le [[Isole Fær Øer]]</ref> e Irlanda<ref>L'Irlanda presenta la domanda di adesione alle Comunità europee l'11 maggio 1967.</ref> che firmano il trattato di adesione il 22 gennaio 1972 a [[Bruxelles]].
* 1º gennaio 1981: con delibera del 24 maggio [[1979]] il Consiglio delle Comunità europee approva l'adesione della Grecia<ref>La Grecia presenta la domanda di adesione alle Comunità europee il 12 giugno 1975 e svolge i negoziati di adesione nell'ambito di un'apposita Conferenza intergovernativa a livello ministeriale dal 27 luglio 1976 al 23 maggio 1979.</ref> che firma il trattato di adesione il 28 maggio 1979 ad [[Atene]].
* 1º febbraio 1985: si ritira la Groenlandia in seguito all'esito di un [[referendum in Groenlandia del 1982|referendum]].
* 1º gennaio 1986: con delibera del 24 maggio 1985 il Consiglio delle Comunità europee approva l'adesione di Portogallo<ref>Il Portogallo presenta la domanda di adesione alle Comunità europee il 28 marzo 1977 e svolge i negoziati di adesione nell'ambito di un'apposita Conferenza intergovernativa a livello ministeriale dal 6 giugno 1978 al 29 marzo 1985</ref> e Spagna<ref>La Spagna presenta la domanda di adesione alle Comunità europee il 28 luglio 1977 e svolge i negoziati di adesione nell'ambito di un'apposita Conferenza intergovernativa a livello ministeriale dal 5 febbraio 1979 al 29 marzo 1985.</ref> che firmano il trattato di adesione il 12 giugno 1985 rispettivamente a [[Lisbona]] e a [[Madrid]].
* 3 ottobre 1990: [[Riunificazione tedesca]]; l'annessione della [[Repubblica Democratica Tedesca]] nella Germania Ovest federale unificata costituisce un allargamento delle Comunità europee senza che aumenti il numero degli stati membri.
* 1º gennaio 1995: con delibera del 16 maggio [[1994]] il Consiglio dell'Unione europea approva l'adesione di Austria<ref>L'Austria presenta la domanda di adesione alle Comunità europee il 17 luglio 1989.</ref><ref>L'Austria, la Svezia e la Finlandia svolgono i negoziati di adesione nell'ambito di apposite Conferenze intergovernative a livello ministeriale dal 1º febbraio 1993 al 30 marzo 1994.</ref>, Svezia<ref>La Svezia presenta la domanda di adesione alle Comunità europee il 1º luglio 1991.</ref> e Finlandia<ref>La Finlandia presenta la domanda di adesione alle Comunità europee il 16 marzo 1992.</ref> che firmano il [[Trattato di Corfù|trattato d'adesione]] il 24 giugno 1994 a [[Corfù]].
* 1º maggio 2004: con delibera del 13 dicembre [[2002]] il Consiglio dell'Unione europea approva l'adesione di Cipro<ref>Cipro presenta la domanda di adesione alle Comunità europee il 3 luglio 1990.</ref><ref>Cipro, l'Ungheria, la Polonia, l'Estonia, le Repubblica Ceca e la Slovenia svolgono i negoziati di adesione nell'ambito di apposite Conferenze intergovernative a livello ministeriale dal 31 marzo 1998 al 13 dicembre 2002.</ref>, Malta<ref>Malta presenta la domanda di adesione alle Comunità europee il 16 luglio 1990.</ref><ref>Malta, la Slovacchia, la Lettonia e la Lituania svolgono i negoziati di adesione nell'ambito di apposite Conferenze intergovernative a livello ministeriale dal 15 febbraio 2000 al 13 dicembre 2002.</ref>, Ungheria<ref>L'Ungheria presenta la domanda di adesione all'Unione europea il 31 marzo 1994.</ref>, Polonia<ref>La Polonia presenta la domanda di adesione all'Unione europea il 5 aprile 1989.</ref>, Slovacchia<ref>La Slovacchia presenta la domanda di adesione all'Unione europea il 27 giugno 1995.</ref>, Lettonia<ref>La Lettonia presenta la domanda di adesione all'Unione europea il 13 ottobre 1995.</ref>, Estonia<ref>L'Estonia presenta la domanda di adesione all'Unione europea il 24 novembre 1995.</ref>, Lituania<ref>La Lituania presenta la domanda di adesione all'Unione europea l'8 dicembre 1995.</ref>, Repubblica Ceca<ref>La Repubblica Ceca presenta la domanda di adesione all'Unione europea il 23 gennaio 1996.</ref> e Slovenia<ref>La Slovenia presenta la domanda di adesione all'Unione europea il 10 giugno 1996.</ref> che firmano il [[Trattato di Atene|trattato d'adesione]] il 16 aprile [[2003]] ad Atene.
* 1º gennaio 2007: con delibera del 16 dicembre 2004 il Consiglio dell'Unione europea approva l'adesione di Romania<ref>La Romania presenta la domanda di adesione all'Unione europea il 22 giugno 1995.</ref><ref>La Romania svolge i negoziati di adesione nell'ambito di un'apposita Conferenza intergovernativa a livello ministeriale dal 15 febbraio 2000 al 14 settembre 2004.</ref> e Bulgaria<ref>La Bulgaria presenta la domanda di adesione all'Unione europea il 14 dicembre 1995.</ref><ref>La Bulgaria svolge i negoziati di adesione nell'ambito di un'apposita Conferenza intergovernativa a livello ministeriale dal 15 febbraio 2000 al 15 giugno 2004.</ref> che firmano il [[Trattato di Lussemburgo (2005)|trattato d'adesione]] il 25 aprile [[2005]] a Lussemburgo.
* 1º luglio 2013: con delibera del 1º dicembre [[2011]] il [[Parlamento europeo]] approva l'adesione della Croazia<ref>La Croazia presenta la domanda di adesione all'Unione europea il 21 febbraio 2003.</ref><ref>La Croazia svolge i negoziati d'adesione nell'ambito di un'apposita conferenza intergovernativa a livello ministeriale dal 4 ottobre 2005 al 30 giugno 2011.</ref> che firma il [[Trattato di Bruxelles (2011)|trattato d'adesione]] il 9 dicembre 2011 a Bruxelles.
* 31 gennaio 2020: il [[uscita del Regno Unito dall'Unione europea|Regno Unito esce dall'Unione europea]], a seguito del [[Referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea|referendum del 2016]] e dell'approvazione dell'accordo di recesso<ref>{{Cita news|autore=Maurizio Costanzo|url=https://www.lanazione.it/cronaca/brexit-anniversario-1.7300960|titolo=31 gennaio 2020, il giorno della Brexit: da due anni Regno Unito fuori dall’Unione Europea|pubblicazione=LA NAZIONE|data=30 gennaio 2022|citazione=Il 31 gennaio 2020 è una data storica per l’Europa. Dopo un percorso durato oltre tre anni e mezzo, la Brexit divenne effettiva.}}</ref>.

== Allargamento futuro dell'Unione europea ==
L'allargamento dell'Unione europea è aperto a ogni paese [[Europa|europeo]] che sia democratico, che garantisca il [[libero mercato]] e che abbia l'intenzione e la capacità di implementare il [[diritto comunitario|diritto dell'Unione]].<ref>{{cita testo|url=http://ec.europa.eu/enlargement/the-policy/conditions-for-enlargement/index_it.htm|titolo=Commissione Europea - Allargamento - La politica - Requisiti per l'allargamento<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091117112242/http://ec.europa.eu/enlargement/the-policy/conditions-for-enlargement/index_it.htm }}</ref> L'allargamento passato ha portato il numero di paesi membri da sei fino a un massimo di ventotto dalla fondazione dell'Unione europea (come Comunità europea del carbone e dell'acciaio nel 1952), oggi ridotto a ventisette a seguito dell'[[Uscita del Regno Unito dall'Unione europea|uscita del Regno Unito]]. I criteri di accesso sono inclusi nei [[Criteri di Copenaghen]], del 1993, e nel [[Trattato di Maastricht]] (articolo 49). L'"europeità" di un determinato paese è soggetta a valutazione politica dalle istituzioni dell'UE<ref>{{Cita web|url=https://www.europarl.europa.eu/enlargement/briefings/23a2_it.htm|titolo=I problemi giuridici dell'ampliamento dell'Unione europea (1)|accesso=11 marzo 2022}}</ref>

Al momento ci sono nove paesi ufficialmente candidati all'adesione: Turchia (candidata dal 1999), Macedonia del Nord (candidata dal 2004), Montenegro (candidato dal 2010), Serbia (candidata dal 2012), Albania (candidata dal 2014), Ucraina, Moldavia e Bosnia ed Erzegovina (tutte e tre candidate dal 2022) e [[Georgia]] (candidata dal 2023)<ref>{{cita testo|url=http://ec.europa.eu/enlargement/the-policy/countries-on-the-road-to-membership/index_it.htm|titolo=Commissione Europea - Allargamento - La politica - I futuri Stati membri dell'UE<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090924014731/http://ec.europa.eu/enlargement/the-policy/countries-on-the-road-to-membership/index_it.htm }}</ref>. Il [[Kosovo]], ultimo stato della [[penisola balcanica]] occidentale, ha firmato l'[[accordo di stabilizzazione e associazione]] necessario prima che possa candidarsi per l'adesione ed è considerato "potenziale candidato"<ref>{{cita testo|url=http://ec.europa.eu/enlargement/enlargement_process/accession_process/how_does_a_country_join_the_eu/sap/index_it.htm|titolo=Commissione Europea - Allargamento - Il processo di stabilizzazione e associazione<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091117112212/http://ec.europa.eu/enlargement/enlargement_process/accession_process/how_does_a_country_join_the_eu/sap/index_it.htm }}</ref>.

Durante la campagna elettorale svoltasi per le [[elezioni europee del 2014|europee del 2014]] [[Jean-Claude Juncker]] affermò che il processo di allargamento avrebbe dovuto fermarsi temporaneamente per permettere il consolidamento dei risultati ottenuti dall'Unione europea a 28 e che pertanto sotto la sua Commissione non vi sarebbero stati allargamenti per cinque anni.<ref name="programma">{{cita testo|url=http://ec.europa.eu/about/juncker-commission/docs/pg_it.pdf|titolo=Un nuovo inizio per l'Europa. Il mio programma per l'occupazione, la crescita, l'equità e il cambiamento democratico. Orientamenti politici per la prossima Commissione europea.}}, Strasburgo, 15 luglio 2014.</ref>

Partecipando al programma del [[Partenariato orientale]] nell'ambito della [[politica europea di vicinato]], tra il 28 febbraio e il 3 marzo 2022, a seguito della [[Crisi russo-ucraina del 2021-2022|crisi russo-ucraina]], [[Ucraina]], [[Moldavia]] e [[Georgia]] hanno presentato la loro domanda di adesione all'Unione europea. Alle prime due il [[Consiglio europeo]] ha ufficialmente concesso lo ''status'' di candidato il 23 giugno 2022<ref name="ConcessioneUAMD">{{cita web|url=https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2022/06/23/european-council-conclusions-on-ukraine-the-membership-applications-of-ukraine-the-republic-of-moldova-and-georgia-western-balkans-and-external-relations-23-june-2022/|titolo=Conclusioni del Consiglio europeo sull'Ucraina, sulle domande di adesione dell'Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia, sui Balcani occidentali e sulle relazioni esterne, 23 giugno 2022|data=23 giugno 2022|accesso=24 giugno 2022}}</ref>, mentre la Georgia ha ottenuto la concessione il 15 dicembre 2023<ref name="dic23">{{cita web|url=https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2023/12/14/european-council-conclusions-on-ukraine-enlargement-and-reforms/|titolo=Conclusioni del Consiglio europeo su Ucraina, allargamento e riforme|data=14 dicembre 2023|accesso=15 dicembre 2023}}</ref>.

== Candidati all'adesione ==
=== Candidati ufficiali ===
Questi i paesi ufficialmente candidati all'ingresso nell'Unione europea<ref>{{cita web|url=https://ec.europa.eu/neighbourhood-enlargement/enlargement-policy/negotiations-status_en|titolo=Negotiations status|accesso=11 marzo 2022|lingua=en}}</ref>:
{| border="1" cellpadding="4" cellspacing="0" class="wikitable sortable"
|- style="background:#efefef;"
|-
! Stato
!  width=20% | Domanda di adesione
!  width=20% | Status di candidato
! [[Acquis comunitario|Acquis]] capitoli aperti
! Acquis capitoli aperti %
! Acquis capitoli chiusi
! Acquis capitoli chiusi %
!  width=20% | Note
|-
| {{TUR}}<ref>La Turchia svolge i negoziati di adesione nell'ambito di un'apposita Conferenza intergovernativa a livello ministeriale dal 3 ottobre 2005.</ref>
|align="right"| 14 aprile [[1987]]
|align="right"| 12 dicembre [[1999]]
|align="right"|16/35
|align="right"|45,71%
|align="right"|1/33
|align="right"|3,03%
|Negoziati di adesione sospesi dal 13 marzo 2019<ref name=":0" />
|-
| {{MKD}}
|align="right"| 22 marzo 2004
|align="right"| 12 dicembre 2005
|align="right"|0/33
|align="right"|0,00%
|align="right"|0/33
|align="right"|0,00%
|
|-
| {{MNE}}<ref>Il Montenegro svolge i negoziati di adesione nell'ambito di un'apposita Conferenza intergovernativa a livello ministeriale dal 29 giugno 2012.</ref>
|align="right"| 15 dicembre [[2008]]
|align="right"| 17 dicembre 2010
|align="right"|33/33
|align="right"|100%
|align="right"|3/33
|align="right"|9,09%
|align="right"|
|-
| {{SRB}}
|align="right"| 22 dicembre 2009
|align="right"| 1º marzo [[2012]]
|align="right"|22/34
|align="right"|64,71%
|align="right"|2/34
|align="right"|5,88%
|align="right"|
|-
| {{ALB}}
|align="right"| 22 dicembre 2009
|align="right"| 27 giugno [[2014]]<ref name="alb-stampa" /><ref name="candidateec" />
|align="right"|5/34
|align="right"|0,00%
|align="right"|0/34
|align="right"|0,00%
|align="right"|
|-
| {{BIH}}
| align="right" | 15 febbraio 2016
| align="right" | 15 dicembre 2022
| align="right" |0/33
| align="right" |0,00%
| align="right" |0/33
| align="right" |0,00%
| align="right" |
|-
| {{UKR}}
|align="right"| 28 febbraio 2022
|align="right"| 23 giugno 2022
|align="right"|0/33
|align="right"|0,00%
|align="right"|0/33
|align="right"|0,00%
|align="right"|
|-
| {{MDA}}
|align="right"| 3 marzo 2022
|align="right"| 23 giugno 2022
|align="right"|0/33
|align="right"|0,00%
|align="right"|0/33
|align="right"|0,00%
|align="right"|
|-
| {{GEO}}
|align="right"| 3 marzo 2022
|align="right"| 14 dicembre 2023
|align="right"|0/33
|align="right"|0,00%
|align="right"|0/33
|align="right"|0,00%
|Negoziati di adesione sospesi unilateralmente dal governo georgiano il 28 novembre 2024<ref>{{Cita web|url=https://www.internazionale.it/ultime-notizie/2024/11/29/georgia-sospende-negoziati-adesione-ue-proteste-e-arresti|titolo=La Georgia sospende i negoziati di adesione all’Ue, migliaia di persone in piazza}}</ref>
|}

==== {{bandiera|TUR}} Turchia ====
{{Vedi anche|Adesione della Turchia all'Unione europea}}
Il 14 aprile 1987 il governo turco ha presentato domanda di adesione all'Unione europea.
Il 17 dicembre 2004 il Consiglio europeo ha approvato la proposta presentata il 6 ottobre 2004 dalla [[Commissione delle Comunità europee]], concedendo lo ''status'' di candidato all'adesione alla Turchia.

Il 3 ottobre 2005 sono stati avviati i negoziati di adesione.
Il 24 novembre 2016 i membri del Parlamento europeo hanno votato a stragrande maggioranza per sospendere i negoziati con la Turchia in materia di diritti umani e stato di diritto.
Il 20 febbraio 2019 la commissione Affari esteri del [[Parlamento europeo]] ha votato una risoluzione che chiede la sospensione dei negoziati di adesione, poi supportata dal voto dell'assemblea plenaria il 13 marzo successivo<ref name=":0">{{cita web|url=https://www.europarl.europa.eu/news/en/press-room/20190307IPR30746/parliament-wants-to-suspend-eu-accession-negotiations-with-turkey|titolo=Parliament wants to suspend EU accession negotiations with Turkey|data=13 marzo 2019|accesso=19 novembre 2022|lingua=en}}</ref>.

==== {{bandiera|MKD}} Macedonia del Nord ====
{{Vedi anche|Adesione della Macedonia del Nord all'Unione europea}}
Il 9 aprile [[2001]] a [[Lussemburgo (città)|Lussemburgo]] è stato firmato l'accordo di stabilizzazione e associazione<ref>Formalmente ''Accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e l'Ex Repubblica jugoslava di Macedonia, dall'altra''</ref>, in vigore dal 1º aprile 2004<ref>{{cita testo|url=http://www.consilium.europa.eu/App/accords/Default.aspx?command=details&id=297&lang=IT&aid=2001014&doclang=EN|titolo=Ratification Details|urlmorto=sì}}</ref>.

Il 22 marzo 2004 ha presentato la domanda di adesione all'Unione europea.
Il 12 dicembre 2005 il Consiglio europeo ha concesso alla [[Macedonia del Nord|Macedonia]] lo ''status'' di candidato all'adesione.

Il 14 ottobre 2009 la Commissione europea ha raccomandato al Consiglio europeo di avviare i negoziati di adesione<ref>https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2009:0533:FIN:IT:PDF</ref>.
Il 17 novembre 2020 la Bulgaria ha posto il veto riguardo l'adesione della Macedonia del Nord, poi rimosso il 24 giugno 2022<ref>{{cita news|autore=|url=https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2022/06/24/bulgaria-leva-il-veto-a-proposta-ad-adesione-macedonia-nord-allue_0217d0ad-d3a9-41df-989e-ff8bd9a03dca.html|titolo=Bulgaria leva il veto a proposta ad adesione Macedonia Nord all'Ue|pubblicazione=[[ANSA]]|data=24 giugno 2022|accesso=30 giugno 2022}}</ref>.

Il 19 luglio 2022 sono stati avviati i negoziati di adesione<ref name="negoziati per entrata">{{cita testo|url=https://www.rainews.it/articoli/2022/07/lue-si-allarga-ancora-al-via-i-negoziati-per-lentrata-di-albania-e-macedonia-del-nord-611192ab-9a62-4b98-8d13-d883cd2cc897.html|titolo=L’Ue si allarga ancora: al via i negoziati per l’entrata di Albania e Macedonia del Nord}}</ref>.

==== {{bandiera|MNE}} Montenegro ====
{{Vedi anche|Adesione del Montenegro all'Unione europea}}
Il 3 giugno [[2006]] il [[Montenegro]] ha ottenuto l'indipendenza dalla Serbia.
Il 15 ottobre 2007 a Lussemburgo è stato firmato l'accordo di stabilizzazione e associazione<ref>Formalmente ''Accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Montenegro, dall'altra''</ref>, in vigore dal 1º maggio 2010<ref>{{cita testo|url=http://www.consilium.europa.eu/App/accords/Default.aspx?command=details&id=297&lang=IT&aid=2007070&doclang=EN|titolo=Ratification details|urlmorto=sì}}</ref>.

Il 15 dicembre 2008 il governo montenegrino ha presentato la domanda di adesione all'Unione europea.
Il 17 dicembre 2010 il Consiglio europeo ha concesso al Montenegro lo ''status'' di candidato all'adesione.

Il 12 ottobre 2011 la Commissione europea ha raccomandato al Consiglio europeo l'avvio dei negoziati di adesione.
Il 29 giugno 2012 sono stati avviati i negoziati di adesione.

==== {{bandiera|SRB}} Serbia ====
{{vedi anche|Adesione della Serbia all'Unione europea}}
Il 29 aprile 2008 a Lussemburgo è stato firmato l'accordo di stabilizzazione e associazione<ref>Formalmente ''Accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Serbia, dall'altra''</ref>, in vigore dal 1º settembre 2013.

Il 22 dicembre 2009 il governo serbo ha presentato la domanda di adesione all'Unione europea.
Il 1º marzo 2012 ha acquisito lo ''status'' di candidato all'adesione all'Unione europea.

Il 21 gennaio 2014 sono stati avviati i negoziati di adesione<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=https://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/EN/genaff/140142.pdf|titolo=Decisione del Consiglio dell'Unione europea}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/altrenews/2013/12/18/Serbia-Ue-conferma-via-negoziati-adesione-21-gennaio_9796279.html|titolo=Serbia, Ue conferma, al via negoziati adesione il 21 gennaio - Altre News - Nuova Europa - ANSA.it|accesso=11 marzo 2022}}</ref><ref>{{Cita testo|lingua=en|url=https://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/EN/genaff/140676.pdf|titolo=First Accession Conference with Serbia}}</ref>.

==== {{bandiera|ALB}} Albania ====
{{Vedi anche|Adesione dell'Albania all'Unione europea}}
Il 12 giugno 2006 ha firmato a Lussemburgo accordo di stabilizzazione e associazione<ref>Formalmente ''Accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Albania, dall'altra''</ref> in vigore dal 1º aprile 2009<ref>{{Cita web|url=https://www.consilium.europa.eu/en/policies/|titolo=Policies|lingua=en|accesso=11 marzo 2022}}</ref>.

Il 28 aprile 2009 è stata presentata la domanda di adesione all'Unione europea.
Il 10 ottobre 2012 la [[Commissione europea]] ha concesso parere favorevole alla concessione dello ''status'' di "candidato ufficiale".
Il 27 giugno 2014 il Consiglio europeo ha approvato la decisione del [[Consiglio dell'Unione europea]] del 24 giugno precedente che concede all'[[Albania]] lo ''status'' di candidato per l'ingresso nell'Unione Europea<ref name="alb-stampa">{{cita news|url=http://www.lastampa.it/2014/06/24/esteri/c-lok-dei-anche-lalbania-nellue-brfNbrqyaGwY9qC8DjqAUL/pagina.html|titolo=C'è l'ok dei 28, anche l'Albania candidata all'ingresso nell'Ue|pubblicazione=La Stampa|data=24 giugno 2014|accesso=24 giugno 2014}}</ref><ref name="candidateec">{{cita web|lingua=en|url=http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-14-439_en.htm?locale=en|pubblicazione=europa.eu|titolo=EU candidate status for Albania |data=24 giugno 2014|accesso=24 giugno 2014}}</ref><ref>{{cita testo|url=https://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/it/ec/143494.pdf|titolo=Consiflio europeo 26 e 27 giugno 2014 - Conclusioni}}</ref>.

Il 19 luglio 2022 sono stati avviati i negoziati di adesione<ref name="negoziati per entrata" />.

==== {{bandiera|BIH}} Bosnia ed Erzegovina ====
{{Vedi anche|Adesione della Bosnia ed Erzegovina all'Unione europea}}
Questo stato balcanico ha come obiettivo l'adesione all'Unione europea.

Il 25 novembre 2005 sono incominciati i negoziati per gli Accordi di Stabilizzazione e Associazione con l'Unione Europea,<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://ec.europa.eu/enlargement/countries/detailed-country-information/bosnia-herzegovina/index_en.htm|titolo=EU Enlargement - Bosnia and Herzegovina - European Commission}}</ref> primo passo formale verso l'integrazione. Dopo un primo accordo base del 4 dicembre 2007, la [[Bosnia ed Erzegovina]] e l'Unione europea hanno firmato gli accordi suddetti il 16 giugno 2008. Gli Accordi sono stati già debitamente ratificati sia dall'Unione europea sia da tutti gli Stati membri della UE, e sono in vigore dal 1º giugno 2015.

In precedenza era stato già firmato tra la Bosnia ed Erzegovina e l'Unione europea l'accordo di libero scambio. Tale accordo è già stato debitamente ratificato sia dall'Unione europea sia da tutti gli Stati membri della UE, ed è in vigore dal 1º luglio 2008.

La Bosnia ed Erzegovina ha presentato la propria domanda d'adesione all'Unione europea il 15 febbraio 2016<ref>{{cita web|url=http://europa.eu/rapid/press-release_STATEMENT-16-303_en.htm|titolo=Joint statement by High Representative/Vice-President Federica Mogherini and Commissioner Johannes Hahn on the occasion of Bosnia and Herzegovina submitting membership application|lingua=en|data=15 febbraio 2016|accesso=16 febbraio 2016}}</ref>.

Il [[Consiglio dell'Unione europea]] ha accettato la domanda di adesione il 20 settembre 2016.<ref>{{cita web|url=http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2016/09/20-conclusions-bosnia/|titolo=Conclusioni del Consiglio sulla domanda di adesione della Bosnia-Erzegovina all'UE|data=20 settembre 2016|accesso=21 settembre 2016}}</ref><ref>{{cita news |url=https://www.independent.co.uk/news/world/europe/eu-accepts-membership-application-from-bosnia-and-herzegovina-a7319841.html |titolo=EU accepts membership application from Bosnia and Herzegovina |autore=Aida Cerkez |rivista=The Independent |data=21 settembre 2016 |lingua=en}}</ref>

Il 12 ottobre 2022 la [[Commissione europea]] ha raccomandato al [[Consiglio europeo]] di concedere lo ''status'' di "candidato all'adesione" alla Bosnia ed Erzegovina<ref name="raccComm">{{cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/10/12/bosnia-erzegovina-ue-propone-concessione-status-candidato_96415447-c516-4ea7-bdca-e20ed7fbe1d7.html|titolo=Bosnia-Erzegovina: Ue propone concessione status candidato|data=12 ottobre 2022|accesso=12 ottobre 2022}}</ref>.

Il 15 dicembre 2022 il Consiglio europeo ha concesso al paese lo ''status'' di candidato<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/12/15/fonti-ue-consiglio-concede-status-candidato-alla-bosnia_2e783ba1-25f4-4b68-9f66-bef1afb36689.html|titolo=Fonti Ue, Consiglio concede status candidato alla Bosnia - Ultima Ora|sito=Agenzia ANSA|data=15 dicembre 2022|lingua=it|accesso=15 dicembre 2022}}</ref>.
A seguito delle raccomandazioni della Commissione europea dell'8 novembre 2023, il 14 dicembre 2023 il Consiglio europeo ha dichiarato che avvierà i negoziati d'adesione con la Bosnia ed Erzegovina una volta raggiunto il necessario livello di conformità con i criteri di adesione<ref name="dic23"/>. Il 21 marzo 2024 il Consiglio europeo ha deciso di avviare i negoziati d'adesione con la Bosnia ed Erzegovina<ref name="eucomar24">{{cita pubblicazione|url=https://www.consilium.europa.eu/media/70842/20240321-euco-conclusions-it.pdf|titolo=Conclusioni del Consiglio europeo su Ucraina, sicurezza e difesa, Medio Oriente, allargamento e riforme, migrazione, preparazione e risposta alle crisi, semestre europeo|data=21 marzo 2024|accesso=22 marzo 2024|numero=30}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/21/via-libera-degli-stati-ue-ai-negoziati-dadesione-della-bosnia-era-paese-candidato-dal-2022/7487698/|titolo=Via libera degli Stati Ue ai negoziati d’adesione della Bosnia: era Paese candidato dal 2022}}</ref>.

==== {{bandiera|UKR}} Ucraina ====
{{vedi anche|Adesione dell'Ucraina all'Unione europea}}
La mancata firma dell'[[Ucraina]] all'accordo di stabilizzazione e associazione nel 2013 ha portato a una lunga e violenta protesta popolare, nota come [[Euromaidan]], che ha diviso ideologicamente il paese in filoeuropeisti, per lo più nella capitale e nella parte occidentale dell'Ucraina, e in filorussi. Possibili ulteriori progressi nel processo di allargamento verso l'Ucraina sono sospesi in attesa di una stabilizzazione politica del paese.

Il 28 febbraio [[2022]], nell'ambito della [[crisi russo-ucraina del 2021-2022]], il presidente ucraino [[Volodymyr Zelens'kyj]] ha firmato la richiesta di adesione all'Unione europea inviandola alla [[Presidenza del Consiglio dell'Unione europea|presidenza di turno francese del Consiglio]]<ref>{{Cita web|url=https://www.open.online/2022/02/28/ucraina-ingresso-ue-divisioni/amp/|titolo=L’Ucraina nell’Ue divide l’Europa, Zelensky firma la candidatura}}</ref>; il giorno successivo, il [[Parlamento europeo]] ha approvato una risoluzione che sollecita le competenti istituzioni a concedere all'Ucraina lo ''status'' di candidato all'ingresso nell'UE<ref>{{cita web|url=https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20220227IPR24205/invasione-dell-ucraina-il-pe-chiede-di-rispondere-alla-russia-con-fermezza|titolo=Invasione dell'Ucraina: il PE chiede di rispondere alla Russia con fermezza|data=2 marzo 2022|accesso=3 marzo 2022}}</ref>.
Il 17 giugno 2022 la [[Commissione europea]] ha espresso il suo parere favorevole alla concessione dello ''status'' di "candidato ufficiale"<ref name="CommOpinion22"/>.
Il 23 giugno 2022 il [[Consiglio europeo]] ha concesso all'Ucraina lo ''status'' di candidato per l'ingresso nell'Unione europea<ref name="ConcessioneUAMD"/>.
A seguito delle raccomandazioni della Commissione europea dell'8 novembre 2023, il 14 dicembre 2023 il Consiglio europeo ha deciso di avviare i negoziati d'adesione con l'Ucraina<ref name="dic23"/>.

==== {{bandiera|MDA}} Moldavia ====
{{Vedi anche|Adesione della Moldavia all'Unione europea}}
La [[Moldavia]] ha compiuto sforzi considerevoli su richiesta dell'Unione e per questo sono stati firmati vari accordi volti a favorire l'integrazione.

Il 29 novembre 2013, a Vilnius, la Moldavia ha firmato un accordo di associazione con l'Unione europea<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2013/11/29/Ue-sigla-accordi-Moldavia-Georgia_9699173.html|titolo=Ue sigla accordi con Moldavia e Georgia - Mondo|sito=ANSA.it|lingua=it|accesso=11 marzo 2022}}</ref>; successivamente, il 27 febbraio 2014, il [[Parlamento europeo]] ha approvato l'esenzione dei visti per i cittadini moldavi<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2014/02/27/Ue-Strasburgo-approva-esenzioni-visti-cittadini-Moldova_10153385.html|titolo=Ue: Strasburgo approva esenzioni visti cittadini Moldova - Altre news - ANSA Europa - ANSA.it|accesso=11 marzo 2022}}</ref>.

Il 3 marzo 2022 la Moldavia ha ufficialmente firmato la richiesta di adesione all'Unione europea<ref>{{cita web|url=https://tg24.sky.it/mondo/2022/03/04/moldavia-unione-europea-|titolo=La Moldavia ha chiesto ufficialmente di entrare nell'Unione europea|accesso=4-3-2022}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.reuters.com/world/europe/moldovan-president-says-moldova-applies-eu-membership-2022-03-03/|titolo=With war on its doorstep, Moldova applies for EU membership|autore=Alexander Tanas|lingua=en|data=3 marzo 2022|accesso=4 marzo 2022}}</ref>.
Il 17 giugno 2022 la [[Commissione europea]] ha dato parere favorevole alla concessione dello ''status'' di "candidato ufficiale"<ref name="CommOpinion22">{{cita web|lingua=en|url=https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_22_3790|titolo=The European Commission recommends to Council confirming Ukraine, Moldova and Georgia's perspective to become members of the EU and provides its opinion on granting them candidate status|data=17 giugno 2022|accesso=24 giugno 2022}}</ref>.
Il 23 giugno 2022 il [[Consiglio europeo]] ha concesso alla Moldavia lo ''status'' di candidato per l'ingresso nell'Unione europea<ref name="ConcessioneUAMD"/>.
A seguito delle raccomandazioni della Commissione europea dell'8 novembre 2023, il 14 dicembre 2023 il Consiglio europeo ha deciso di avviare i negoziati d'adesione con la Moldavia<ref name="dic23"/>.

==== {{bandiera|GEO}} Georgia ====
{{Vedi anche|Adesione della Georgia all'Unione europea}}

La [[Georgia]] ha affermato in varie occasioni il suo intento a voler entrare a far parte dell'Unione europea. Questo sarà possibile nel medio periodo, solo se si affermerà, in questo paese, un sistema democraticamente più forte.

Il 15 luglio 2010 l'UE e la Georgia avviano i negoziati per l'associazione<ref>{{Cita web |url=http://it.euronews.net/2010/07/15/ue-e-georgia-avviano-negoziati-per-associazione/ |titolo=Ue e Georgia avviano negoziati per associazione {{!}} euronews, Europa<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=25 luglio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100721095137/http://it.euronews.net/2010/07/15/ue-e-georgia-avviano-negoziati-per-associazione/ |urlmorto=sì }}</ref>.

Il 22 luglio 2013 la Georgia ha firmato un accordo di libero scambio con l'Unione europea<ref>{{Cita web|url=https://matteocazzulani.wordpress.com/2013/07/22/ue-e-georgia-firmano-la-zona-di-libero-scambio-i-lati-positivi-dellaccordo/|titolo=UE E GEORGIA FIRMANO LA ZONA DI LIBERO SCAMBIO. I LATI POSITIVI DELL’ACCORDO|sito=LA VOCE ARANCIONE. Il Blog di Matteo Cazzulani|data=22 luglio 2013|lingua=en|accesso=11 marzo 2022}}</ref>.

Il 29 novembre 2013 la Georgia, a Vilnius, ha firmato un accordo di associazione con l'Unione europea<ref>{{Cita web|url=https://www.notiziegeopolitiche.net/ue-firmati-accordi-di-associazione-con-moldavia-e-georgia-resta-lo-scoglio-ucraina/|titolo=UE. Firmati accordi di Associazione con Moldavia e Georgia. Resta lo scoglio Ucraina {{!}} Notizie Geopolitiche|autore=Ng|lingua=it|accesso=11 marzo 2022}}</ref>.

Il 3 marzo 2022 il [[Primi ministri della Georgia|primo ministro]] [[Irak'li Gharibashvili]] ha firmato la domanda di adesione all'Unione europea che è stata inviata alla [[Presidenza del Consiglio dell'Unione europea]]<ref>{{cita web|url=https://civil.ge/archives/477258|titolo=Georgia’s PM Signs Application to Join the EU|data=3 marzo 2022|accesso=4 marzo 2022|lingua=en}}</ref>.

Il 17 giugno 2022 la [[Commissione europea]] non ha dato parere favorevole alla concessione dello ''status'' di "candidato ufficiale", raccomandando alla Georgia di proseguire nelle riforme necessarie per rafforzare la sua [[economia di mercato]]<ref name="CommOpinion22"/>.
Il 14 dicembre 2023 il [[Consiglio europeo]] ha concesso alla Georgia lo ''status'' di candidato all'adesione, raccomandando però che siano adottate le misure indicate dalla Commissione l'8 novembre 2023<ref name="dic23"/>.

Dopo le contestate [[Elezioni parlamentari in Georgia del 2024|elezioni parlamentari di ottobre 2024]], si sono scatenate forti proteste nel paese, con i manifestanti che hanno accusato il partito al governo [[Sogno Georgiano]] di aver rubato le elezioni. Il 28 novembre il primo ministro [[Irak'li K'obakhidze]] ha annunciato la sospensione dei negoziati di adesione all'Unione europea fino al 2028, accusando l'UE di aver fatto leva sulle proteste per esercitare pressioni sul Governo<ref>{{Cita web|url=https://www.eunews.it/2024/11/29/georgia-proteste-governo-stop-adesione-ue/|titolo=In Georgia esplodono le proteste dopo che il governo ha interrotto il percorso di adesione all’Ue}}</ref>.

=== Potenziali candidati ===
==== {{bandiera|KOS}} Kosovo ====
{{Vedi anche|Adesione del Kosovo all'Unione europea}}
Anche il [[Kosovo]] ha intenzione di chiedere l'ingresso nell'Unione europea. In data 27 ottobre 2015 l'Unione europea e il Kosovo hanno firmato gli Accordi di Stabilizzazione e Associazione. Si prevede anche l'allargamento al Kosovo della zona di libero scambio con gli Stati membri della UE. Gli Accordi dovrebbero entrare in vigore al massimo entro sei mesi, o comunque non oltre il mese di giugno del 2016, dopo che anche il Parlamento europeo avrà eseguito la ratifica degli Accordi.

Il Kosovo inoltre già utilizza l'[[euro]] come moneta, [[Eurizzazione|pur avendola adottata in modo autonomo]] e non concordato con l'Unione europea. Un ostacolo che ancora rimane per l'ingresso del Kosovo nell'Unione europea è il mancato riconoscimento internazionale, soprattutto da parte di 5 Stati membri della UE (Cipro, Grecia, Romania, Slovacchia, Spagna).<ref>{{Cita web|url=http://www.difesa.it/InformazioniDellaDifesa/periodico/IlPeriodico_AnniPrecedenti/Documents/Chi_ha_detto_no_allindipendenza_d_467Kosovo.pdf|titolo=Chi ha detto no all'indipendenza del Kosovo}}</ref>

Il 20 aprile 2013 il Kosovo ha siglato un accordo con la Serbia in cui, al punto n. 14, si è stabilito che nessuna delle due parti bloccherà o incoraggerà altri a bloccare il processo del lato opposto, nei rispettivi percorsi europei.<ref>{{Cita web|url=http://www.eastjournal.net/archives/30643|titolo=Accordo tra Kosovo e Serbia, ecco i "quindici punti"}}</ref>

Il 15 dicembre 2022 il [[Primi ministri del Kosovo|primo ministro kosovaro]] [[Albin Kurti]] ha presentato la domanda di adesione all'Unione europea a [[Praga]], al [[Governo della Repubblica Ceca|governo ceco]] che detiene la [[Presidenza del Consiglio dell'Unione europea|presidenza di turno dell'Unione]]<ref>{{cita web|url=https://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/altrenews/2022/12/15/kosovo-kurti-consegna-ufficialmente-domanda-adesione-a-ue_5ae07c8d-9872-41ef-b97d-215996f515fe.html|titolo=Kosovo: Kurti consegna ufficialmente domanda adesione a Ue|data=15 dicembre 2022|accesso=15 dicembre 2022}}</ref>.

== Future possibilità di allargamento ==
=== Associazione europea di libero scambio (AELS) ===
{{vedi anche|Associazione europea di libero scambio}}

==== {{bandiera|ISL}} Islanda ====
{{vedi anche|Adesione dell'Islanda all'Unione europea}}
Il [[23 luglio]] [[2009]] l'[[Islanda]] presentò formalmente la domanda di adesione all'Unione europea dopo che il governo islandese ebbe ricevuto l'autorizzazione da parte del parlamento. La Commissione europea si espresse favorevolmente all'inizio dei negoziati d'adesione il 24 febbraio 2010 e il 17 giugno 2010 il Consiglio europeo accolse la proposta. Il 27 luglio dello stesso anno cominciarono i negoziati di adesione. Nel gennaio del 2013 l'Islanda sospese il negoziato in vista delle imminenti elezioni politiche<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/17/ragioni-elettorali-e-lislanda-sospende-negoziati-per-lingresso-nellue/471860/|titolo=L’Islanda sospende i negoziati per l’ingresso nell’Ue. “Ragioni elettorali”}}</ref>. La vittoria dei partiti euroscettici portò nel marzo 2015 al completo ritiro della domanda di adesione<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/13/islanda-governo-bruxelles-ritiriamo-candidatura-per-entrare-nellue/1502486/|titolo=Islanda, governo a Bruxelles: “Ritiriamo la candidatura per entrare nell’Ue”}}</ref> creando così un precedente unico nella storia dell'Unione europea<ref>{{Cita web|url=https://www.agi.it/estero/news/2022-06-18/ritiro-candidatura-ue-islanda-17139816/|titolo=L'unico Paese che ha ritirato la sua candidatura ad aderire alla Ue}}</ref>.

==== {{bandiera|NOR}} Norvegia ====
Paese restio all'ingresso nell'Unione europea per non perdere il controllo delle risorse nel campo della pesca e delle estrazioni petrolifere nelle proprie acque territoriali. La [[Norvegia]] ha fatto domanda di adesione alla CEE e all'Unione europea in tre occasioni: in due di queste ([[1972]] e 1994) fu respinta da referendum, sebbene con un lieve margine. Al primo referendum, tenutosi il 24 e 25 settembre 1972, il 53,5% dei votanti fu contrario all'adesione all'UE. Nel secondo referendum, tenutosi il 28 novembre 1994, la maggioranza scese al 52,2% dei votanti. In alcune zone, come Oslo, la maggioranza dei cittadini ha votato a favore dell'adesione all'UE.

==== {{bandiera|CHE}} Svizzera ====
{{Vedi anche|Accordi bilaterali tra Svizzera e Unione europea}}
La [[Svizzera]] ha depositato una domanda d'adesione all'Unione europea il 20 maggio 1992. Essa è stata congelata in seguito al rifiuto, in votazione popolare, dell'entrata nello [[Spazio economico europeo]] (il 6 dicembre 1992). Formalmente, la domanda d'adesione all'UE è stata ritirata solamente nel 2016.<ref>{{cita news |url=http://www.ilgiornale.it/news/mondo/schiaffo-svizzera-ue-ritirata-domanda-adesione-1272585.html |autore=Sergio Rame |titolo= Schiaffo della Svizzera all'UE: ritirata la domanda di adesione |rivista=Il Giornale |data=16 giugno 2016}}</ref> Il governo federale svizzero si è limitato a firmare accordi specifici con l'Unione europea, in particolare sulle materie della libera circolazione delle persone e del lavoro.

=== Ex Unione Sovietica ===
La nascita nel 2005 dell'[[Unione doganale eurasiatica]], voluta dalla [[Russia]] su ispirazione del modello europeo<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/esteri/2013/11/25/news/dall-ucraina-al-kirghizistan-1.35960327|titolo=Dall’Ucraina al Kirghizistan|sito=lastampa.it|data=25 novembre 2013|lingua=it|accesso=11 marzo 2022}}</ref>, ha rallentato l'allargamento dell'Unione europea verso gli [[Stati post-sovietici]], dato che questi ultimi hanno ora una scelta su quale unione aderire per espandere i propri confini commerciali: da un lato si ritrovano un nuovo modello basato su principi più democratici rispetto alla vecchia unione socialista, dall'altro si ritrovano una possibilità di riallacciare rapporti storici facilitati da legami linguistici e infrastrutturali. Le due unioni sono incompatibili ed esclusive.

Nel 2014 il [[Parlamento europeo]] ha approvato una risoluzione in cui si afferma che conformemente all'articolo 49 del trattato sull'Unione europea, la Georgia, la Moldavia e l'Ucraina, nonché qualsiasi altro paese europeo, hanno una prospettiva europea e possono presentare domanda di adesione all'UE in conformità con principi di democrazia, rispetto delle libertà fondamentali e dei diritti umani, diritti delle minoranze e garanzia dello stato di diritto<ref>{{Cita web|url=https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2020/642820/EPRS_STU(2020)642820_EN.pdf|titolo=Association agreement between the EU and Georgia European - Implementation Assessment}}</ref>. Attualmente, solo le tre [[Paesi baltici|repubbliche baltiche]] sono riuscite nell'ingresso nell'UE.

==== {{bandiera|ARM}} Armenia ====
L'[[Armenia]], inizialmente interessata a firmare un accordo di associazione con l'Unione europea, ha improvvisamente interrotto il cammino di avvicinamento all'Unione europea il 4 settembre 2013, con la decisione di far parte dell'Unione doganale eurasiatica guidata dalla Russia<ref>{{Cita web |url=http://it.euronews.com/2013/09/04/l-armenia-verso-l-ingresso-nell-unione-doganale-guidata-dalla-russia/ |titolo=L'Armenia verso l'ingresso nell'unione doganale guidata dalla Russia |accesso=9 settembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130907131053/http://it.euronews.com/2013/09/04/l-armenia-verso-l-ingresso-nell-unione-doganale-guidata-dalla-russia/ |urlmorto=sì }}</ref>.

==== {{bandiera|AZE}} Azerbaigian ====
L'[[Azerbaigian]] ha cominciato gradualmente ad allentare i rapporti con la Russia dopo lo scioglimento dell'Unione Sovietica e avvicinarsi ai paesi europei. Sebbene sia quasi totalmente situato fuori dai confini convenzionali del continente europeo, viene considerato un paese europeo in ragione di considerazioni storiche e culturali. Nel 2001 l'Azerbaigian entra a far parte del [[consiglio d'Europa]]. Col miglioramento delle relazioni con l'Unione europea, l'Azerbaigian ha ottenuto una trattativa per firmare un accordo di stabilizzazione e associazione nel novembre 2013<ref>{{Cita web|url=http://abc.az/ru/news/|titolo=ABC.AZ|sito=Abc.az|lingua=ru|accesso=11 marzo 2022|urlmorto=sì}}</ref>.  Nell'ambito della [[politica europea di vicinato]] l'Azerbaigian fa parte del [[Partenariato orientale]]. Nel febbraio 2017, l'UE e l'Azerbaigian hanno avviato i negoziati su un nuovo accordo quadro volto a rafforzare reciprocamente il dialogo politico, il commercio e la cooperazione<ref>{{Cita web|url=https://eeas.europa.eu/headquarters/headquarters-homepage_en/4013/EU-Azerbaijan%20relations|titolo=Azerbaijan–European Union relations}}</ref>.

=== Microstati europei ===
{{Vedi anche|Relazioni tra l'Unione europea e i microstati d'Europa}}

L'esistenza dei [[Microstati europei|"microstati" europei]] come nazioni sovrane è strettamente legata alle loro speciali legislazioni economiche, le quali sono spesso incompatibili con le leggi dell'Unione europea. In virtù di accordi precedenti, che legavano la circolazione monetaria di questi "microstati" alla valuta nazionale del Paese col quale mantengono delle relazioni privilegiate, hanno cambiato o mantenuto la valuta a seconda delle decisioni prese da tale Paese: Andorra, Monaco, San Marino e Città del Vaticano hanno adottato l'euro, mentre il Liechtenstein ha mantenuto il franco svizzero.

==== {{bandiera|AND}} Andorra ====
[[Andorra]] è il più grande dei microstati europei, ma non ha compiuto nessun passo verso l'adesione. Dal 2014 è stato concesso allo stato la coniazione di [[monete euro andorrane]]<ref>{{Cita web |url=http://www.diariandorra.ad/index.php?option=com_k2&view=item&id=13395&Itemid=380 |titolo=Martí rubrica l'acord monetari que permet encunyar euros propis |lingua=ca |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130511011004/http://www.diariandorra.ad/index.php?option=com_k2&view=item&id=13395&Itemid=380 }}</ref>. Lo stato non aderisce all'area Schengen.

==== {{bandiera|MCO}} Monaco ====
Il [[Principato di Monaco]], assieme alla [[Città del Vaticano]], è l'ultima monarchia rimasta in Europa che concentra il potere esecutivo attorno al suo sovrano. Utilizza l'euro e fa parte dell'area Schengen, in più partecipa a diversi trattati in stretta collaborazione con la Francia.

==== {{bandiera|LIE}} Liechtenstein ====
Il [[Liechtenstein]] fa parte, come l'Islanda e la [[Norvegia]], dello [[Spazio economico europeo]]. Lo stato è legato alla [[Svizzera]] dal punto di vista doganale e valutario, e adotta il franco svizzero come valuta corrente.

==== {{bandiera|SMR}} San Marino ====
Nel [[San Marino|piccolo stato]] si è tenuto un [[Referendum propositivi a San Marino del 2013|referendum]] sull'adesione all'Unione Europea il 20 ottobre 2013; anche se ha prevalso una leggera percentuale di voti a favore, il quorum non è stato raggiunto e la proposta referendaria è stata bocciata<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/21/san-marino-dice-no-alleuropa-referendum-non-raggiunge-quorum/750525/|titolo=San Marino dice no all'Europa: il referendum non raggiunge il quorum|sito=Il Fatto Quotidiano|data=21 ottobre 2013|lingua=it|accesso=11 marzo 2022}}</ref>. La repubblica adotta l'euro in base ad accordi bilaterali con la banca centrale e non ha controlli doganali ai confini con l'[[Italia]] pur non essendo firmataria degli [[Acquis di Schengen|accordi di Schengen]].

==== {{bandiera|VAT}} Città del Vaticano ====
Lo stato della [[Città del Vaticano]] non ha mai manifestato l'intenzione di aderire all'Unione europea. Adotta l'euro in base ad accordi bilaterali con la banca centrale e non ha controlli doganali ai confini con l'Italia pur non essendo firmatario degli accordi di Schengen.

=== Stati extraeuropei ===
Allo stato attuale i ''criteri di Copenaghen'' impediscono a uno Stato ''non europeo'' di aderire all'Unione europea; a tale regola è stata data evidentemente una interpretazione storico-culturale e non puramente geografica, nella concessione dell'adesione di Cipro, stato che appartiene geograficamente all'Asia ed è entrato nell'Unione europea nel 2004.

==== {{bandiera|TUN}} Tunisia ====
Questo Stato del [[Maghreb]] mantiene un patto di associazione con l'[[Unione europea]] dal 1995, per eliminare le barriere doganali, e per la libera circolazione delle merci e delle persone. Una volta che la zona di libero commercio sarà completamente funzionale, la situazione della [[Tunisia]] nei confronti dell'Unione europea diventerà simile a quella della Norvegia e dell'Islanda. Non sarà però possibile che la Tunisia diventi membro dell'UE, in quanto non è uno stato europeo.

==== {{bandiera|MAR}} Marocco ====
Parte del Maghreb, il [[Marocco]] ha espresso più volte il suo desiderio di incorporazione nell'[[Unione europea]], desiderio che è stato respinto in quanto non è un paese europeo<ref>{{cita testo|url=https://www.europarl.europa.eu/enlargement/briefings/23a2_it.htm|titolo=Parlamento europeo}} Nel 1987 il Marocco aveva chiesto di diventare membro delle Comunità europee. Tale domanda è stata respinta dal Consiglio con la motivazione che non era uno Stato europeo.</ref>. Oltre a questo ostacolo, vi sarebbero altri fattori, come un'economia in sviluppo o i suoi problemi con il [[Sahara Occidentale]] (il cui territorio è amministrato dal Marocco e rivendicato dal [[Fronte Polisario]]), che rendono difficile la sua candidatura.

Nell'ottobre 2008, tuttavia, il Marocco è stato il primo paese del Mediterraneo a ottenere uno statuto di partenariato speciale con l'Unione europea (“advanced status”), in seguito alle riforme intraprese a livello politico, sociale ed economico. Tale statuto include l'istituzione di una conferenza UE-Marocco e la partecipazione diretta del Marocco in una serie di consigli ministeriali UE e di meeting di lavoro.<ref>"EU tightens Moroccan ties with 'advanced status' deal". theparliament.com. {{cita web |url=http://www.theparliament.com/latestnews/news-article/newsarticle/eu-tightens-moroccan-ties-with-advanced-status-deal/ |titolo=Copia archiviata |accesso=12 marzo 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081201205626/http://www.theparliament.com/latestnews/news-article/newsarticle/eu-tightens-moroccan-ties-with-advanced-status-deal/ }}</ref>

==== {{bandiera|ISR}} Israele ====
L'ingresso di [[Israele]] nell'Unione europea è da anni al centro di una campagna portata avanti dal [[Partito Radicale Transnazionale]] di [[Marco Pannella]] ed [[Emma Bonino]].<ref>{{cita web |url=http://coranet.radicalparty.org/israel/ |titolo=Copia archiviata |accesso=11 aprile 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090420213153/http://coranet.radicalparty.org/israel/ }} La sezione speciale del sito internet del Partito Radicale Transnazionale sulla proposta d'ingresso dello Stato d'Israele nell'Unione europea</ref> I vari governi israeliani che si sono susseguiti, pur non escludendo a priori la possibilità, non hanno mai manifestato alcun interesse concreto.

==== {{bandiera|CPV}} Capo Verde ====
{{vedi anche|Adesione di Capo Verde all'Unione europea}}
Esiste un movimento d'opinione (diffuso principalmente in Portogallo) che propone l'ingresso dello stato africano nell'Unione europea. [[Capo Verde]] viene infatti visto, da un punto di vista etnico e culturale, come un "ponte" tra l'[[Africa]], l'Europa e l'[[America Latina]]. Inoltre l'arcipelago fu fino al [[1975]] una colonia portoghese e costituisce, assieme alle [[Canarie]], alle [[Azzorre]] e ad altre isole, la [[Macaronesia]].

== Cartografia dell'allargamento dell'Unione europea ==
<gallery>
Immagine:European Union borders.png|L'Unione europea come singola entità (Confini)
Immagine:European_Union_enlargement.gif|Animazione sull'allargamento dell'Unione europea
Immagine:EU states with applications.svg|alt=Paesi membri Paesi candidati Paesi potenziali candidati Adesione rifiutata tramite referendum Adesione congelata dopo un referendum fallito Adesione rifiutata dal Consiglio dell'UE|{{legenda|#003399|Paesi membri}}{{legenda|#2782bb|Paesi candidati}}{{legenda|#f0a511|Paesi potenziali candidati}}{{legenda|#957101|Adesione rifiutata tramite referendum}}{{legenda|#953e20|Adesione congelata dopo un referendum fallito}}{{legenda|#553A26|Adesione rifiutata dal Consiglio dell'UE}}
</gallery>

== Note ==
<references/>

== Voci correlate ==
* [[Unione europea]]
* [[Cronologia dell'integrazione europea]]
* [[Storia dell'integrazione europea]]
* [[Stati membri dell'Unione europea]]
* [[Stati confinanti con l'Unione europea]]
* [[Relazioni tra l'Unione europea e i microstati d'Europa]]
* [[Partenariato orientale]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto|s=:Categoria:Adesioni_all'Europa|s_oggetto=testi giuridici|s_preposizione=sull'|s_etichetta=allargamento dell'Unione europea|q}}

== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://ec.europa.eu/enlargement/index_it.htm|titolo=Allargamento dell'Unione europea}}
* {{cita web | url = http://www.osservatoriobalcani.org/article/archive/9 | titolo = Integrazione dei Paesi Balcanici | accesso = 4 novembre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071023232346/http://www.osservatoriobalcani.org/article/archive/9 | urlmorto = sì }}
* Documenti riguardanti i processi di allargamento dell'Unione europea possono essere consultati presso gli {{cita testo|url=http://www.eui.eu/Research/HistoricalArchivesOfEU/Index.aspx|titolo=Archivi storici dell'Unione europea}} a Firenze
* Rapporti della Commissione sui negoziati d'adesione: {{cita testo|url=http://ec.europa.eu/enlargement/archives/key_documents/reports_1998_en.htm|titolo=1998|accesso=5 febbraio 2018|dataarchivio=19 ottobre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061019222542/http://ec.europa.eu/enlargement/archives/key_documents/reports_1998_en.htm|urlmorto=sì}}, {{cita testo|url=http://ec.europa.eu/enlargement/archives/key_documents/reports_1999_en.htm|titolo=1999|accesso=8 novembre 2017|dataarchivio=19 luglio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130719232944/http://ec.europa.eu/enlargement/archives/key_documents/reports_1999_en.htm|urlmorto=sì}}, {{cita testo|url=http://ec.europa.eu/enlargement/archives/key_documents/reports_2000_en.htm|titolo=2000|accesso=5 febbraio 2018|dataarchivio=19 ottobre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061019222424/http://ec.europa.eu/enlargement/archives/key_documents/reports_2000_en.htm|urlmorto=sì}}, {{cita testo|url=http://ec.europa.eu/enlargement/archives/key_documents/reports_2001_en.htm|titolo=2001|accesso=5 febbraio 2018|dataarchivio=19 ottobre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061019222409/http://ec.europa.eu/enlargement/archives/key_documents/reports_2001_en.htm|urlmorto=sì}}, {{cita testo|url=http://ec.europa.eu/enlargement/archives/key_documents/reports_2002_en.htm|titolo=2002|accesso=5 febbraio 2018|dataarchivio=19 ottobre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061019222555/http://ec.europa.eu/enlargement/archives/key_documents/reports_2002_en.htm|urlmorto=sì}}, {{cita testo|url=http://ec.europa.eu/enlargement/archives/key_documents/reports_2003_en.htm|titolo=2003|accesso=5 febbraio 2018|dataarchivio=19 ottobre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061019222602/http://ec.europa.eu/enlargement/archives/key_documents/reports_2003_en.htm|urlmorto=sì}}, {{cita testo|url=http://ec.europa.eu/enlargement/archives/key_documents/reports_2004_en.htm|titolo=2004|accesso=5 febbraio 2018|dataarchivio=19 ottobre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061019222558/http://ec.europa.eu/enlargement/archives/key_documents/reports_2004_en.htm|urlmorto=sì}}, {{cita testo|url=http://ec.europa.eu/enlargement/archives/key_documents/reports_2005_en.htm|titolo=2005|accesso=5 febbraio 2018|dataarchivio=27 agosto 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060827215016/http://ec.europa.eu/enlargement/archives/key_documents/reports_2005_en.htm|urlmorto=sì}}

{{Sistema politico dell'Unione europea}}
{{Stati membri dell'Unione europea}}
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{{Programmi di finanziamento dell'Unione europea}}
{{Portale|Unione europea}}

[[Categoria:Storia dell'Unione europea]]
[[Categoria:Adesioni all'Unione europea| ]]

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