Gabranth: Perché rinunci a ciò di cui devi avere più cura? | |
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Brahne Raza Alexandros XVI è un personaggio apparso in Final Fantasy IX.
Sedicesima regina del regno di Alexandria e madre della principessa Garnet, durante gli eventi del gioco è animata da una sfrenata brama di conquista e una completa mancanza di riguardo per le vite altrui, ma Garnet afferma che un tempo era una sovrana buona e benevola, e crede seriamente che esista ancora uno spiraglio di luce nel suo cuore.
Profilo[]
Aspetto fisico[]
Brahne è una donna dalla pelle bluastra e capelli biondi, con grandi labbra carnose, un naso bulboso e violaceo e occhi sgranati e apparentemente privi di iridi. Il suo viso è sempre molto truccato, ma le numerose lentiggini che lo ricoprono sono sempre visibili, e le unghie delle mani sono lunghe e tinte di nero. Nonostante non abbia ancora quarant'anni, appare molto più vecchia a causa dei suoi tratti facciali non proprio attraenti, alla carnagione ruvida e rugosa, e al fatto che sia visibilmente obesa: Kalò la descrive come una "cicciona", e Kuja si riferisce a lei con l'epiteto di "donna elefante".
Come ci si aspetterebbe da una donna del suo rango, Brahne si veste in modo stravagante: indossa una blusa a strisce verticali rosa e blu, una gonna lunga verde con una fusciacca ricamata gialla, un soprabito rosso a maniche corte e un mantello regale di un rosso più scuro con il bordo di pelo bianco. Sul capo indossa inoltre una corona simile a un elmetto tondo che le proietta un'ombra scura sugli occhi, sormontato da un elaborato fiore dorato e con due buchi laterali da cui fuoriescono due code increspate. Porta inoltre diversi anelli alle dita e due bracciali di forma diversa ai polsi.
Personalità[]
Secondo sua figlia Garnet, Brahne era in origine una regina benevola e amata dal suo popolo, ma in seguito alla morte del re suo sposo è diventata sempre più fredda e crudele. Con il passare del tempo, quello che di buono c'era in Brahne fu sostituito da una profonda sete di potere, che durante la storia la porta a non avere alcun rispetto per la vita, nemmeno quella di sua figlia: ormai la sola cosa che vede in Garnet è il potenziale bellico del potere dell'invocazione che la ragazza si porta dentro, che intende avere per sé nella sua campagna espansionista.
Gran parte del comportamento di Brahne durante la storia è influenzato da Kuja, il cattivo principale del gioco, ma non è del tutto chiaro quanto sia effettivamente opera sua: Kuja stesso afferma di aver solo alimentato un sentimento che Brahne aveva sin dall'inizio, ma quanto sia sincero è certamente dubbio.
Storia[]
Brahne nacque nell'ottobre dell'anno 1760 dal re e la regina di Alexandria. Suo padre morì in battaglia durante la guerra con Burmesia quando aveva dieci anni, e la madre la sostituì sul trono finché non ne compì sedici, quando si sposò e fu ufficialmente incoronata regina. Con l'amato sposo al suo fianco, Brahne governò il suo regno in un lungo periodo di pace, e a ventitrè anni conobbe il lutto per la perdita della madre e la gioia per la nascita della sua primogenita Garnet. Nel 1789, all'età di ventinove anni, la regina appuntò il cavaliere Adalberto Steiner come capitano dei cavalieri Plutò, dopo che questi riuscì a battere la futura shogun Beatrix in duello.
Nel 1790, la vita di Brahne fu sconvolta da un altro lutto, con l'improvvisa morte della piccola Garnet. La ferita che questa perdita aveva lasciato nel suo cuore fu parzialmente rimarginata quando una barca fu trovata alla deriva nei pressi di Alexandria: nella barca c'erano il cadavere di una donna e una bambina di sei anni, entrambe con un corno sulla fronte. Poiché la bambina assomigliava tantissimo alla defunta Garnet, il suo corno fu rimosso e lei fu adottata dalla famiglia reale, che la trattò come fosse stata la loro vera figlia: avendo perso la memoria, non fu difficile convincerla che il suo nome era Garnet Brahne e suo marito erano i suoi veri genitori.
Brahne tornò a vivere felice per i successivi quattro anni, ma tutto cambiò definitivamente quando arrivò un nuovo lutto, con la morte del re. Il trauma della perdita dell'ultima persona che aveva amato distrusse drasticamente la psiche di Brahne, che negli anni successivi diventò progressivamente più distante e apatica.
Ad un certo punto, un nobile di nome Kuja si presentò a palazzo. Egli, conversando con la regina, le rivelò un importante segreto dietro il misterioso passato di Garnet, un passato di cui anche la bambina stessa era all'oscuro: si trattava dell'ultima discendente del popolo degli sciamani, e in quanto tale aveva in sé lo straordinario potere degli spiriti dell'invocazione, sebbene non potesse effettivamente sfruttarlo appieno fino a che non avesse compiuto sedici anni. Kuja le confidò anche che il ciondolo ancestrale, eredità del regno di Alexandria, era uno dei quattro frammenti di un gioiello che conteneva il potere di uno spirito formidabile, e che gli altri pezzi erano custoditi negli altri tre regni del continente della nebbia.
Alimentata dalla sete di potere che Kuja le aveva instillato, Brahne pianificò di invadere i regni confinanti per recuperare tutti i frammenti del gioiello ancestrale, e il fascinoso nobile le promise di fornirle un esercito di maghi neri, automi senz'anima dai grandi poteri magici che avrebbero seguito ciecamente i suoi ordini. La regina autorizzò la costruzione del centro di produzione per i maghi neri nel villaggio di Dali, al confine con Lindblum, e ne affidò la gestione ai suoi giullari di corte, Zon e Son, che iniziarono a collaborare strettamente con Kuja.
Altre comparse[]
Final Fantasy Brave Exvius[]
Brahne appare come personaggio invocabile in questo gioco per smartphone. Attualmente esclusiva della versione giapponese, è un'unità a quattro stelle focalizzata sul supporto: dispone di abilità attive che aumentano le statistiche degli alleati e riducono quelle dei nemici, e alcune di esse hanno anche l'effetto di riempire maggiormente la barra invocazione per favorire un uso più frequente degli esper. Il suo Limit Burst le consente di evocare Atomos, che causa danni da invocazione a tutti i nemici e riduce le loro statistiche per un turno.
Dietro le quinte[]
Un disegno concettuale per Final Fantasy IX mostra Brahne in compagnia di un gigantesco gatto, tanto grande da poter essere usato come divano. Questo animale non appare in alcun modo nel gioco finito, ma un altro gatto di dimensioni normali è visibile in un ritratto della regina nel castello di Alexandria.
Stando a cuoco Fornello, il piatto preferito di Brahne è il maiale all'unto con patate imporchettate. Il fiore preferito da Brahne è la rosa rossa, simbolo di amore e passione, ma anche di sacrificio e ricordo: Red Rose è il nome del suo idrovolante personale, e un mazzo di rose rosse è offerto da Daga sulla sua tomba.
Curiosità[]
- Durante il filmato in cui i protagonisti fuggono con lo scenalante dopo l'esplosione del piros, Brahne spezza in due il suo ventaglio, furiosa, ma nella scena immediatamente successiva il ventaglio è di nuovo integro: è possibile che abbia dei ventagli di scorta, in modo simile agli occhiali da sole di Rude nella Compilation di Final Fantasy VII.