Virgilio Cavina
Virgilio Cavina (Faenza, 13 novembre 1731 – Palermo, 2 febbraio 1808) è stato un matematico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Faenza il 2 febbraio 1731, primogenito del Conte Giovan Battista Cavina e della consorte Maria Vittoria, nata Troncossi. Dal 1743 fu alunno dei gesuiti a Bologna, entrò nella provincia veneta della Compagnia di Gesù il 21 ottobre dell'anno 1747, professando poi i quattro voti il 2 febbraio del 1765. Dal 1755 al 1758, insegnò letteratura nel convitto nobiliare di S. Antonio a Brescia, poi insegnò matematica nel convento parmense di S. Rocco, trasferitosi a Bologna, nel 1766 vi pubblicò la sua opera principale, i tre volumi degli “Elementi di matematica”, con una trattazione estesa a tutti i settori della ricerca sui numeri, nel 1770 era a Bologna ad insegnare matematica nel collegio di Santa Lucia. Nel 1772 pubblicò a Venezia le “Lettere sui principi della meccanica” dirette a Vincenzo Riccati[1], già titolare della cattedra di matematica nell'Università di Cagliari per nomina del re Carlo Emanuele III di Savoia. Dopo la ricostituzione della Compagnia di Gesù a Napoli ed in Sicilia nel 1804, venne assegnato alla sede di Palermo, dove morì il 2 febbraio 1808.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Virgilio Cavina, De' principi della meccanica, su HathiTrust, Venezia, Stamperia Coleti, 1772, p. 113, OCLC 1025515686. Ospitato su archive.is.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G. B. Mittarelli, De Literatura Faventinorum, Venetiis 1765, col. 56;
- R. D. Caballero, Bibliothecae Script. Societatis Iesu, supplementum II, Romae 1816, p. 25;
- A. Montanari, Gli uomini ill. di Faenza, II, Faenza 1883, pp. 132–134;
- P. Riccardi, Biblioteca matematica ital., I, 1, Modena 1893, col. 333;
- G. Guzzoni Ancarani, Append. all'Annuario della R. Univ. di Cagliari, Cagliari 1928, p. 75;
- G. P. Brizzi, La formazione della classe dirigente nel Sei-Settecento, Bologna 1976, pp. 180, 185, 256;
- Ugo Baldini, CAVINA, Virgilio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 23, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1979. URL consultato il 22 dicembre 2017.