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Tom Simpson

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Tom Simpson
Simpson in maglia iridata nel 1966
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Ciclismo
SpecialitàStrada, pista
Termine carriera1967
Carriera
Squadre di club
1959Saint-Raphaël
1960-1961Rapha
1962Gitane
1963-1967Peugeot
Nazionale
1956Regno Unito (bandiera) Regno Unito
1959-1967Regno Unito (bandiera) Regno Unito
Palmarès
 Giochi olimpici
BronzoMelbourne 1956Ins. squadre
 Mondiali su strada
OroLasarte 1965In linea
 

Thomas Simpson, detto Tom (Haswell, 30 novembre 1937Mont Ventoux, 13 luglio 1967), è stato un ciclista su strada e pistard britannico. Professionista dal 1959, fu campione del mondo in linea nel 1965, vinse Giro delle Fiandre, Milano-Sanremo e Giro di Lombardia. Morì durante una tappa del Tour de France 1967 lungo l'ascesa del Mont Ventoux.

Nel 1964, dopo la vittoria alla Milano-Sanremo, venne nominato baronetto dalla Regina Elisabetta II. Il suo più importante successo fu la vittoria del Campionato del mondo nel 1965; nello stesso anno vinse anche il Giro di Lombardia.

Simpson è ricordato soprattutto per la sua tragica morte, avvenuta durante la tredicesima tappa del Tour de France del 1967: nella salita del Mont Ventoux, in una giornata eccezionalmente calda, Simpson andò in crisi e si fermò, ma volle proseguire anche per l'incitamento ricevuto dai presenti. Dopo pochi minuti ebbe un collasso cardiaco e tutti i tentativi di rianimarlo furono inutili. In base ai risultati dell'autopsia, concause della morte furono il caldo e l'anfetamina da lui assunta per migliorare la propria prestazione. Simpson è per questo motivo considerato una delle prime vittime del doping[1].

5ª tappa Tour du Sud-Est
4ª tappa Tour de L'Ouest
5ª tappa Tour de L'Ouest
Rennes-Fougères-Rennes
4ª tappa Essor Breton
La Poly Bretonne
Le Mont Faron (Cronometro)
Classifica generale Tour du Sud-Est
Classifica generale Menton-Roma
2ª tappa Euskal Bizikleta
Ronde van Vlaanderen
Bordeaux-Parigi
Man'x Trophy
1ª tappa Tour du Haut-Var
Milano-Sanremo
5ª tappa Circuit Provençal
London-Holyhead
Campionati del mondo, Prova in linea
Giro di Lombardia
Grand Prix de l'Artense
5ª tappa Giro di Sardegna
Classifica generale Paris-Nice
5ª tappa Vuelta a España (Salamanca > Madrid)
16ª tappa Vuelta a España (Vitoria > San Sebastián)
Man'x Trophy

Altri successi

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Circuit de l'Armel (Criterium)
Henon (Criterium)
Lachèze (Criterium)
Maroué (Criterium)
Plouégat (Criterium)
Pontrieux (Criterium)
Quemper-Guézennec (Criterium)
Lorient (Criterium)
Ploërdut (Criterium)
1ª tappa Driedaagse van Antwerpen (Cronosquadre)
Gran premio della Montagna Genova-Roma
Douglas (Criterium)
Jeumont (Criterium)
Pléaux (Criterium)
Roue d'Or Daumesnil (Cronocoppie con Rolf Wolfshohl)
Miniac-Morvan (Criterium)
Saint-Gaudens (Criterium)
Daumesnil (Criterium con Rolf Wolfshohl)
Grand Prix du Parisien (Cronosquadre)
Chef-Boutonne (Criterium)
Issoire (Criterium)
Grand Prix Corona-London (Criterium)
Zolder (Criterium)
Nantes (Criterium)
Berlin (Criterium)
Grand Prix de la Soierie-Charlieu (Criterium)
Grand Prix de Vayrac (Criterium)
Grand Prix Corona-London (Criterium)
Brest (Criterium)
Eu-le Tréport (Criterium)
Périers (Criterium)
Saint-Hilaire des Places (Criterium)
Saussignac (Criterium)
Laval (Cronosquadre)
Zwevegem (Derny)
Prix Martini-Felletin (Criterium)
Ambert (Criterium)
Campionati britannici, inseguimento individuale
Campionati britannici, inseguimento individuale
Sei giorni di Bruxelles (con Peter Post)
1960: 29º
1962: 6º
1964: 14º
1966: ritirato (17ª tappa)
1967: defunto (13ª tappa)

Classiche monumento

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1960: 38º
1961: 25º
1963: 19º
1964: vincitore
1967: 70º
1961: vincitore
1962: 5º
1963: 3º
1960: 9º
1961: 88º
1962: 37º
1963: 8º
1964: 10º
1965: 6º
1960: 11º
1963: 33º
1964: ritirato
1965: 10º
1960: 84º
1963: 10º
1964: 21º
1965: vincitore
1966: ritirato

Competizioni mondiali

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Riconoscimenti

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  • Sportivo dell'anno della BBC nel 1965
  • Inserito nella British Cycling Hall of Fame nel 2009
  1. ^ (EN) Remembering a sensation, in https://www.bbc.co.uk/, 4 ottobre 2004. URL consultato il 5 agosto 2012.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN75030845 · ISNI (EN0000 0000 5340 1319 · LCCN (ENnr2001007821 · GND (DE133046834 · BNF (FRcb14531469h (data)