Vai al contenuto

Mario Camus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Mario Camus (2011).

Mario Camus (Santander, 20 aprile 1935Santander, 17 settembre 2021[1]) è stato un regista e sceneggiatore spagnolo.

Studiò diritto e successivamente frequentò la Escuela Oficial de Cine. Camus appartiene alla generazione del Nuevo Cine Español, della quale fanno parte, tra gli altri, Carlos Saura, Basilio Martín Patino, José Luis Borau, Julio Diamante, Miguel Picazo e Manuel Summers.

È riconosciuta la sua abilità nell'adattamento cinematografico di testi letterari, come si può vedere dalle pellicole basate su opere di Calderón de la Barca e Lope de Vega (La leggenda dell'alcalde di Zalamea, 1972), Ignacio Aldecoa (Young Sánchez, 1964, Con el viento solano, 1967 e Los pájaros de Baden-Baden, 1975), Pérez Galdós (la serie televisiva Fortunata e Giacinta), Camilo José Cela (L'alveare, 1982), Miguel Delibes (I santi innocenti, 1984), García Lorca (La casa di Bernarda Alba, 1987).

Dedicatosi negli anni sessanta a un cinema più commerciale al servizio del cantante Raphael e di Sara Montiel e a opere di vario genere, come il film western La collera del vento (1970) o le storie di amore combattuto Grazie amore mio (1968) e Il mio primo uomo (1975), realizza le sue opere più personali negli anni novanta, con l'analisi del terrorismo dell'ETA presente in Sombras en una batalla (1993) e La playa de los galgos (2002) e con le pellicole contro il capitalismo Dopo il sogno (1992), Adosados (1996) e Il colore delle nuvole (1997).

Ha scritto il libro di racconti Un fuego oculto (Madrid, 2003).

  • J.L. Sánchez Noriega, Mario Camus, Cátedra, Madrid, 1998.
  • J.C. Frugone, Oficio de gente humilde...Mario Camus, Seminci, Valladolid, 1984.
  • F. Martínez González, Cine y literatura en Mario Camus, Universidad del País Vasco, Bilbao, 1989.
  • J.L. Sánchez Noriega, Cine en Cantabria. Las películas de Mario Camus y los rodajes en Comillas, Ed. Tantín, Santander, 1994.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN73133658 · ISNI (EN0000 0000 7827 5398 · LCCN (ENn97009382 · GND (DE119477017 · BNE (ESXX862464 (data) · BNF (FRcb139802230 (data) · J9U (ENHE987007327589805171