L'affare Dreyfus (miniserie televisiva)

L'affare Dreyfus
Paese	Italia
Anno	1968
Formato	miniserie TV
Genere	biografico
Puntate	2
Durata	180 min
Lingua originale	italiano
Crediti
Regia	Leandro Castellani
Soggetto	Leandro Castellani
Sceneggiatura	Leandro Castellani, Flavio Niccolini
Interpreti e personaggi
	Vincenzo De Toma: Alfred Dreyfus; Luigi Casellato: maggiore Du Paty; Augusto Mastrantoni:; Leonardo Severini: Schartzkoppen; Manlio Busoni: Auguste Mercier; Consalvo Dell'Arti: Dupuy; Ennio Balbo: maggiore Henry; Gianni Santuccio: Émile Zola; Alessandro Sperlì: avvocato Labori; Tino Bianchi: ministro Hanotaux; Vittorio Sanipoli: Pellieux; Luigi Montini: maggiore Picquart; Manlio Guardabassi: accusatore; Vittorio Duse: cancelliere; Mario Valgoi: procuratore generale; Renzo Giovampietro: Georges Clemenceau; Carlo Castellani: usciere; Carlo Cataneo: colonnello Esterhazy;
Scenografia	Anna Maria Righetti
Costumi	Vera Marzot
Casa di produzione	Rai
Prima visione
Dal	17 novembre 1968
Al	19 novembre 1968
Rete televisiva	Programma Nazionale
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L'affare Dreyfus è uno sceneggiato televisivo trasmesso dalla Rai nel 1968, sull'allora programma nazionale (Rai 1). Andò in onda in due serate, nella prima serata di domenica 17 novembre e di martedì 19 novembre.^[1]

Era ispirato ad uno scandalo politico realmente accaduto ricordato appunto come l'affare Dreyfus che vide al centro Alfred Dreyfus, un ufficiale alsaziano che venne ingiustamente condannato, salvo poi essere riabilitato, per alto tradimento a favore dell'Impero tedesco. A margine dell'affaire - che sconvolse l'Europa politica di fine Ottocento - divenne celebre il famoso J'accuse di Émile Zola.

La sceneggiatura della fiction era di Flavio Niccolini e Leandro Castellani, che curava anche la regia televisiva.