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Gwendolyn Denise Berry (Saint Louis, 29 giugno 1989) è una martellista statunitense.
Nata e cresciuta nel Missouri, Berry ha praticato vari sport sin da giovani entrando a far parte della squadra di pallacanestro scolastica e successivamente sperimentando il salto triplo. Nel 2007 ha iniziato a studiare psicologia presso la Southern Illinois University di Carbondale,[1] affiliandosi al team atletico universitario e specializzandosi nei lanci.
A livello internazionale, Berry ha debuttato nel 2010, specializzandosi nel lancio del martello, vincendo una medaglia di bronzo ai Campionati NACAC under 23 in Florida.[2] Dal 2014, uscita dai circuiti NCAA, è entrata a far parte della nazionale seniores vincendo nello stesso anno a Città del Messico la medaglia d'oro al Festival sportivo panamericano di atletica leggera con una misura di 68,75 metri. Nel 2016, dopo aver segnato un nuovo record nazionale nel lancio del martello, Berry è stata squalificata per tre mesi per essere risultata positiva a sostanze vietate, perdendo il primato stabilito.[3] In seguito ha preso parte ai trials olimpici[4] e partecipato ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016, fermandosi in qualificazione. L'anno seguente, in seguito alla vittoria ai campionati nazionali,[5], Berry ha preso parte ai suoi primi Mondiali, senza avanzare in finale.
Nel 2019 in Perù, Berry ha vinto il titolo panamericano[6] e assicuratasi la partecipazione ai Mondiali in Qatar (dove in finale non è riuscita a segnare alcuna misura).[7] Nel corso della cerimonia di premiazione a Lima, sulle note finali dell'inno The Star-Spangled Banner, l'atleta ha alzato al cielo il pugno chiuso simbolo della discriminazione razziale nei confronti dei neri.[8] Per questo motivo è stata sospesa per 12 mesi dall'attività agonistica da parte dello IOC,[9] come successe già nel 1968 ai compatrioti Tommie Smith e John Carlos nel corso dei Giochi olimpici di Città del Messico 1968 per aver alzato il pugno del Black Power nel corso della cerimonia di premiazione dei 200 metri piani.[10] Riprende la protesta in occasione dei trials statunitensi nel giugno 2021.[11] Il presidente degli Stati uniti, Joe Biden, ha fatto sapere attraverso una nota stampa: "Joe Biden onora il diritto di Berry di protestare pacificamente. È incredibilmente orgoglioso di essere un americano e ha un grande rispetto per l'inno e tutto ciò che rappresenta [...] parte di quell'orgoglio nel nostro paese significa riconoscere che ci sono momenti in cui noi, come Paese, non siamo stati all'altezza dei nostri più alti ideali. E significa rispettare i diritti delle persone loro garantite dalla Costituzione di protestare pacificamente"[12].
Berry è detentrice del record mondiale di lancio del martello con maniglia corta fissato ad Albuquerque nel 2017 con un lancio da 25,60 metri.[13]
Stagione |
Misura |
Luogo |
Data |
Rank. Mond.
|
2020 |
70,15 m |
Wellington |
28-2-2020 |
|
2019 |
76,46 m |
Des Moines |
27-7-2019 |
|
2018 |
77,78 m |
Chorzów |
8-6-2018 |
|
2017 |
76,77 m |
Oxford |
6-5-2017 |
|
2016 |
73,09 m |
Eugene |
6-7-2016 |
|
2015 |
72,26 m |
Pechino |
20-5-2015 |
|
2014 |
71,74 m |
Jonesboro |
25-4-2014 |
|
2013 |
73,81 m |
Lisle |
8-6-2013 |
|
2012 |
71,95 m |
Bowling Green |
14-4-2012 |
|
2011 |
70,52 m |
Des Moines |
30-4-2011 |
|
2010 |
62,55 m |
Hollywood |
10-7-2010 |
|
2009 |
59,58 m |
Louisville |
29-5-2009 |
|
2008 |
53,70 m |
Columbus |
20-6-2008 |
|
- ^ (EN) Gwen Berry - Track and Field - SIU Athletics, su siusalukis.com. URL consultato il 2 luglio 2020.
- ^ (EN) Berry, McCall earn top-three finishes at NACAC Under 23 Track & Field Championships, su siusalukis.com, 11 luglio 2010. URL consultato il 2 luglio 2020.
- ^ (EN) Berry suspended, stripped of U.S. hammer throw record, su reuters.com, 14 giugno 2016. URL consultato il 2 luglio 2020.
- ^ (EN) Gwen Berry at 2016 USA Olympic trials day 5, hammer throw, second place, su runblogrun.com, 8 luglio 2016. URL consultato il 2 luglio 2020.
- ^ (EN) Gwen Berry, Noah Lyles Break World Indoor Records At USA Track & Field Championships, su teamusa.org, 5 marzo 2017. URL consultato il 2 luglio 2020.
- ^ (EN) ICYMI: Jordan Burroughs, Kyle Snyder Leave Lima With Gold & More From Day 15 At Lima 2019, su teamusa.org, 11 agosto 2019. URL consultato il 2 luglio 2020.
- ^ (EN) Report: women's hammer - IAAF World Athletics Championships Doha 2019, su worldathletics.org, 28 settembre 2019. URL consultato il 2 luglio 2020.
- ^ (EN) Opinion: US fencer, hammer thrower show principles with podium protests at Pan American Games, su eu.usatoday.com, 14 dicembre 2019. URL consultato il 2 luglio 2020.
- ^ (EN) Gwen Berry, disciplined for raising fist at Pan-Am Games, says USOPC statement on inequality insincere, su espn.com, 4 giugno 2020. URL consultato il 2 luglio 2020.
- ^ (EN) Like Colin Kaepernick, Gwen Berry knows the athlete's voice isn't always welcomed, su cbc.ca, 1º giugno 2020. URL consultato il 2 luglio 2020.
- ^ Usa, l'atleta volta le spalle alla bandiera americana: "Basta razzismo sistemico". Ed è polemica, su repubblica.it, 29 giugno 2021. URL consultato il 4 luglio 2021.
- ^ Di Anna Zucca, Perché l'atleta e attivista Gwen Berry ha voltato le spalle alla bandiera americana dal podio, su ELLE, 1º luglio 2021. URL consultato il 4 luglio 2021.
- ^ (EN) Lyles clocks world indoor 300m best at US Indoor Championships in Albuquerque, su worldathletics.org, 5 marzo 2017. URL consultato il 2 luglio 2020.
- (EN) Gwen BERRY, su worldathletics.org, World Athletics.
- (EN) Gwen Berry, su usatf.org, USA Track & Field.
- (EN) Gwen Berry, su trackfield.brinkster.net.
- (EN, FR) Gwen Berry, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale.
- (EN) Gwen Berry, su Olympedia.
- (EN) Gwen Berry, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (EN) Gwen Berry, su teamusa.org, United States Olympic Committee.
- (EN) Gwen Berry, su IMDb, IMDb.com.