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Il Giro d'Italia 1971, cinquantaquattresima edizione della Corsa Rosa, si svolse in venti tappe precedute da un cronoprologo iniziale dal 20 maggio al 10 giugno 1971, per un percorso totale di 3567 km. La vittoria fu appannaggio dello svedese Gösta Pettersson, che completò il percorso in 97h24'03", precedendo il belga Herman Van Springel e l'italiano Ugo Colombo.
Il percorso del cinquantaquattresimo Giro d'Italia venne svelato a Milano nel pomeriggio del 24 febbraio 1971.[1] La "Corsa Rosa" di quell'anno tornava nel Meridione d'Italia, dopo l'assenza dell'edizione precedente, prendendo il via il 20 maggio da Lecce con un cronometro a squadre.[1] Le strade della penisola venivano quindi affrontate da sud verso nord attraversando la Basilicata, l'Appennino abruzzese, l'Umbria, la Versilia e l'Appennino tosco-emiliano fino a giungere, dopo l'unica giornata di riposo, al Lago di Garda.
Si ripartiva in direzione Adriatico, per attraversare il confine con la Jugoslavia e tornare l'indomani in Friuli-Venezia Giulia. A seguire la carovana sconfinava nuovamente, questa volta in Austria, fronteggiando la Cima Coppi, il Großglockner, per rientrare quindi in Italia con altre due tappe alpine tra Dolomiti e Lombardia.[1] L'epilogo, in data 10 giugno, era costituito da due semitappe, una in linea e una a cronometro, con arrivo al Velodromo Vigorelli di Milano, di nuovo sede conclusiva dopo la parentesi bolzanina del 1970. Si trattava nel complesso di un tracciato di 3 629,2 km (poi divenuti 3 567) composto da venti tappe più il prologo a squadre, due cronometro individuali, sei arrivi in salita.[1]
- Pier Bergonzi, Elio Trifari (a cura di), Un secolo di passioni - Giro d'Italia 1909-2009, Il libro ufficiale del centenario, Milano, Rizzoli, 2009.