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Gianfranco De Bosio

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Gianfranco de Bosio (Verona, 16 settembre 1924Milano, 2 maggio 2022) è stato un regista, sceneggiatore, impresario teatrale e partigiano italiano.

Durante la Resistenza a Verona, fu un esponente di spicco della lotta contro il nazifascismo e fu uno dei componenti del CLN provinciale al comando di Renato, ossia Otello Pighin. Si laureò nel 1946 in Letteratura francese discutendo una tesi su Molière con Diego Valeri.[1]

Iniziò la sua attività presso il teatro dell'Università degli Studi di Padova, da lui fondato, legando il proprio nome alla riscoperta del Ruzante e alla presentazione delle sue opere in edizioni filologicamente attendibili.

Diresse compagnie, teatri stabili (quello di Torino dal 1957 al 1968) ed enti lirici (l'Arena di Verona).

Tra le sue regie teatrali spiccano, accanto a quelle dei testi ruzantiani, La resistibile ascesa di Arturo Ui (1961) di Bertolt Brecht, Il bugiardo (1963), Le donne de casa soa (1986) e altre commedie di Carlo Goldoni, Le mani sporche (1964) di Sartre.

Diresse anche tre film: Il terrorista (1963), La Betìa ovvero in amore, per ogni gaudenza, ci vuole sofferenza (1971) e la miniserie TV Mosè (1976).

Dal 1998 insegnò, per circa vent'anni, Recitazione alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano e, a partire dal 2006, Arti e Spettacolo all'Università IULM di Milano fino al 2016.

Era chiamato "il sergente di ferro del teatro italiano" per la grande tempra e per il suo indire giornate lavorative di sedici ore.[2]

Morì a Milano il 2 maggio 2022. Il funerale si svolse il 6 maggio nella cappella di famiglia, del cimitero monumentale di Verona.[3]

Regie opere liriche

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Regie teatro prosa

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Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 18 maggio 2009[4]

Premio Giacomo Matteotti della Presidenza del Consiglio dei Ministri VIII edizione 2012 - Sezione opere Letterarie e Teatrali [5] per il libretto dell'opera "europea" Chronos Paràdoksos scritto assieme a Maria Gabriella Zen

  • motivazione = "Frutto di un progetto ideato per la partecipazione ad un bando emanato nell'ambito della Comunità Europea, l'opera nasce su un libretto ricco di una forte componente ideale nutrito dall'inserimento di versi intensi di poeti contemporanei collocati all'interno di una struttura animata dalla forza compositiva di una tragedia eschilea. Il tutto teso a rafforzare con l'arte il messaggio di una Europa Unita e la diffusione della ricerca della pace" - 17 ottobre 2012

Con decreto del Ministro della Cultura dott. Gennaro Sangiuliano in data 19 gennaio 2024, è stato istituito il Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario dalla nascita dal Cav. di Gran Croce, Maestro, dott. Gianfranco de Bosio, con l'incarico di organizzare e/o patrocinare prestigiose iniziative con il supporto del Ministro della Cultura. In data 19 febbraio 2024, ha aderito al patrocinio del Centenario il Sindaco del Comune di Verona Damiano Tommasi.

Collegamenti esterni

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