Aracy de Carvalho
Aracy de Carvalho (Rio Negro, 5 dicembre 1908 – San Paolo, 28 febbraio 2011) è stata una funzionaria e diplomatica brasiliana a cui è stato riconosciuto il titolo di Giusto tra le nazioni.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Aracy de Carvalho nacque a Rio Negro (Paraná), dalla tedesca Sidonie Moebius de Carvalho, originaria dell'Alta Sassonia, e Amadeu Anselmo de Carvalho, un mercante portoghese-brasiliano che in seguito sarebbe diventato proprietario del Grande Hotel de Guarujá, la città dove la famiglia si trasferì quando Aracy era ancora una bambina.[1] Sapeva parlare tedesco, inglese, francese e portoghese. Si trasferì a San Paolo, dove visse col primo marito, il tedesco Johannes Edward Ludwig Tess, e il loro bambino, Eduardo Carvalho Tess, fino al 1935, anno in cui i coniugi si separarono. Il divorzio venne formalizzato in Messico, dato che in Brasile la legislazione in materia non esisteva ancora.
Nel 1936 prese servizio presso il Consolato brasiliano in Germania, ad Amburgo, dove fu nominata responsabile della Sezione Passaporti.[2] Cominciò ad aiutare gli ebrei durante la Notte dei cristalli, il 9 novembre 1938, distribuendo loro i visti senza la "J" rossa che li identificava come tali.[3] Fu in stretti rapporti con attivisti clandestini in Germania e concesse i visti persino agli ebrei in possesso di passaporti falsi.
Nel 1938 incontrò il collega diplomatico João Guimarães Rosa, che sarebbe poi diventato il suo secondo marito e uno dei più importanti scrittori brasiliani. Con il suo aiuto intensificò l'attività umanitaria, salvando dalla prigionia e dalla morte un gran numero di ebrei.[3] Rimase in Germania fino al 1942, quando il Brasile interruppe i rapporti coi nazisti e si unì alle forze alleate.[4][3]
L'8 luglio 1982 Aracy de Carvalho divenne una delle due personalità brasiliane onorate dallo Yad Vashem con il riconoscimento di Giusto tra le Nazioni, insieme all'ambasciatore Luis Martins de Souza Dantas[5].
Morì all'età di 102 anni, nella sua casa di San Paolo, il 28 febbraio 2011. Da tempo soffriva della malattia di Alzheimer. Fu sepolta accanto al marito, nel Mausoleo dell'Accademia Brasiliana delle Lettere al Cimitero di San Giovanni Battista a Rio de Janeiro[6][7].
Nei media
[modifica | modifica wikitesto]- Aracy de Carvalho è la figura principale della miniserie televisiva brasiliana Passaporto per la libertà, prodotta da TV Globo in collaborazione con Sony Pictures Television.[8][9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (PT) Anjo de Hamburgo: a brasileira que salvou judeus do nazismo ao conceder vistos para o Brasil e inspira série de TV, in BBC News Brasil.
- ^ Arqshoah - Arquivo virtual, su web.archive.org, 3 marzo 2016. URL consultato il 3 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- ^ a b c (PT) Anjo de Hamburgo: a brasileira que salvou judeus do nazismo ao conceder vistos para o Brasil e inspira série de TV, su Folha de S.Paulo, 11 agosto 2020. URL consultato l'11 agosto 2020.
- ^ (EN) Aracy Moebius de Carvalho: Justa entre as nações, su The International Raoul Wallenberg Foundation.
- ^ Aracy Moebius de Carvalho: "Justa entre as nações", su raoulwallenberg.net. URL consultato il 1º dicembre 2022.
- ^ (PT) Morre Aracy de Carvalho, viúva do escritor Guimarães Rosa, aos 102 anos, su VEJA.
- ^ Morre aos 102 anos viúva de Guimarães Rosa, su 1.folha.uol.com.br.
- ^ (PT) Passaporte para Liberdade vai mostrar a história de Aracy de Carvalho, su G1.
- ^ Passaporto per la libertà: La vera storia dell'Angelo di Amburgo nella serie TV di Canale 5, su The Wom, 9 giugno 2022. URL consultato il 9 giugno 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mordecai Paldiel, Diplomat Heroes of the Holocaust, Ktav, 2007, ISBN 978-0-88125-909-4.
- Mônica Raïsa Schpun, Justa. Aracy de Carvalho e o resgate de judeus: trocando a Alemanha nazista pelo Brasil. Rio de Janeiro, Brazil: Civilização Brasileira, 2011, 526 p. ISBN 978-8-52000-991-8.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Carvalho de Aracy (1908 - 2011 ), su db.yadvashem.org, Yad Vashem.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 232313448 · ISNI (EN) 0000 0003 6775 8599 · LCCN (EN) n2012213161 · GND (DE) 1020680849 · J9U (EN, HE) 987007498708605171 |
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