Annegret Kramp-Karrenbauer
Annegret Kramp-Karrenbauer | |
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Annegret Kramp-Karrenbauer nel 2018 | |
Ministro federale della difesa | |
Durata mandato | 17 luglio 2019 – 8 dicembre 2021 |
Capo del governo | Angela Merkel |
Predecessore | Ursula von der Leyen |
Successore | Christine Lambrecht |
Presidente federale dell'Unione Cristiano-Democratica di Germania | |
Durata mandato | 7 dicembre 2018 – 16 gennaio 2021 |
Predecessore | Angela Merkel |
Successore | Armin Laschet |
Ministro presidente della Saarland | |
Durata mandato | 10 agosto 2011 – 1º marzo 2018 |
Predecessore | Peter Müller |
Successore | Tobias Hans |
Membro del Bundestag per la Saarland | |
Durata mandato | 1º marzo 1998 – 26 ottobre 1998 |
Predecessore | Klaus Töpfer |
Successore | distretto plurinominale |
Circoscrizione | Lista Unione Democratica Cristiana |
Membro del Landtag della Saarland | |
Durata mandato | 29 settembre 2004 – 1º marzo 2018 |
Predecessore | distretto plurinominale |
Successore | Timo Mildau |
Durata mandato | 29 settembre 1999 – 29 settembre 2004 |
Predecessore | distretto plurinominale |
Successore | distretto plurinominale |
Circoscrizione | Saarbrücken |
Dati generali | |
Partito politico | Unione Cristiano-Democratica di Germania |
Titolo di studio | Dottorato di ricerca Master of Arts |
Università | Università della Saarland Università di Treviri |
Annegret Kramp-Karrenbauer, nata Kramp, nota anche con l'acronimo AKK (Völklingen, 9 agosto 1962), è una politica tedesca, presidente dell'Unione Cristiano-Democratica di Germania dal 2018 al 2021 e Ministro della difesa dal luglio 2019 al dicembre 2021.
Si è dimessa dal Parlamento dopo le elezioni federali del 2021[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]È cresciuta in una famiglia cattolica: il padre è stato insegnante, mentre la madre casalinga; ha cinque fratelli e sorelle.[2] Si è dedicata alla politica dal 1981 quando si è iscritta alla CDU, partito col quale, nel 1984, è stata eletta consigliera nel Comune di Püttlingen.
Nel 1998 è stata eletta deputata per la prima volta. È stata la prima donna a ricoprire l'incarico di Ministra presidente della Saarland, posizione occupata dal 2011 al 2018. Durante l'iter di approvazione della legge, si è opposta al matrimonio tra persone dello stesso sesso.[2][3] Ha posizioni rigide su aborto e religione islamica.[4]
Il 7 dicembre 2018 al congresso dell'Unione Cristiano-Democratica di Germania è stata eletta presidente del partito, succedendo alla Cancelliera Angela Merkel.[5] Ha superato con il 52% Friedrich Merz.[5] È considerata la candidata più vicina alle posizioni della Cancelliera al punto da essere soprannominata la piccola Merkel.[2]
È una sostenitrice dei diritti dei lavoratori e dei diritti degli immigrati: le sue posizioni sono state spesso in contrasto con quelle del CSU, il principale alleato della CDU in Baviera.[2] Il 17 luglio 2019 è nominata ministro della Difesa federale al posto di Ursula von der Leyen, eletta Presidente della Commissione europea.[6]
Il 10 febbraio 2020, in relazione all'elezione di Thomas Kemmerich a Ministro presidente della Turingia con l'appoggio dell'ultradestra di AfD (la linea nazionale della CDU esclude questa evenienza) e al conseguente acceso dibattito scoppiato all'interno del partito, annuncia che avrebbe rassegnato entro l'anno le dimissioni dalla presidenza federale della CDU e che avrebbe abbandonato la candidatura per l'incarico di cancelliera del 2021.[7][8][9]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]È sposata dal 1984 con Helmut Karrenbauer, un ingegnere minerario in pensione,[2] con il quale ha tre figli, nati nel 1988, nel 1991 e nel 1998. Vivono nella città di Püttlingen. Kramp-Karrenbauer parla francese.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Merkel allies quit German parliament to allow conservatives to rebuild, in Reuters, 9 ottobre 2021. URL consultato il 14 ottobre 2021.
- ^ a b c d e Annegret Kramp-Karrenbauer è la nuova presidente della CDU, su Il Post, 7 dicembre 2018. URL consultato il 7 dicembre 2018.
- ^ Dalla periferia a Berlino, la scalata di Annegret - Europa, su ANSA.it, 8 dicembre 2018. URL consultato l'8 dicembre 2018.
- ^ Chi è Annegret Kramp-Karrenbauer, la mini-Merkel diventata grande, su Il Sole 24 ORE, 7 dicembre 2018. URL consultato il 7 dicembre 2018.
- ^ a b Germania, è Annegret Kramp-Karrenbauer la nuova leader Cdu, su Repubblica.it, 7 dicembre 2018. URL consultato il 7 dicembre 2018.
- ^ Anngret Kramp-Karrembauer al ministero della Difesa, su eunews.it, 17 luglio 2019. URL consultato il 18 luglio 2019.
- ^ (DE) Kramp-Karrenbauer verzichtet auf Kanzlerkandidatur, in tagesschau.de, 10 febbraio 2020.
- ^ (EN) Annegret Kramp-Karrenbauer: Favourite to replace Merkel stands down, in BBC News. URL consultato il 10 febbraio 2020.
- ^ L'erede della Merkel, Kramp-Karrenbauer, rinuncia alle elezioni per cancelliera, su repubblica.it, 10 febbraio 2020. URL consultato l'11 febbraio 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Manfred Otzelberger, Die Macht ist weiblich. Annegret Kramp-Karrenbauer. Die Biografie, Monaco, Riva Verlag, 2018 ISBN 978-3-7423-0714-9.
- Kristina Dunz, Eva Quadbeck, Ich kann, ich will und ich werde: Annegret Kramp-Karrenbauer, die CDU und die Macht. Biografie, Berlino, Propyläen Verlag, 2018 ISBN 978-3-549-07651-4.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Annegret Kramp-Karrenbauer
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Annegret Kramp-Karrenbauer
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Kramp-Karrenbauer, Annegret, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 305118840 · ISNI (EN) 0000 0004 1719 215X · LCCN (EN) n2019026133 · GND (DE) 1037983726 |
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