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Grigorovich IP-1: differenze tra le versioni

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== Stabilità di volo ==
== Stabilità di volo ==
Le modifiche apportate al progetto iniziale, come la sostituzione dei cannoni APK-4 con gli [[ShVAK]] e l'aumento del numero di mitragliatrici alloggiate a bordo, comportarono una spostamento del [[baricentro]] che influì negativamente sulla stabilità di volo del mezzo. Durante alcune manovre, tra cui il volo a vite piatta, il mezzo tendeva ad andare in avvitamento incontrollato. Per risolvere il problema venne installata sul mezzo una lunga pinna che andava dal poggiatesta del pilota fino al timone di coda, la quale migliorava la stabilità direzionale.
Le modifiche apportate al progetto iniziale, come la sostituzione dei cannoni APK-4 con gli [[ShVAK]] e l'aumento del numero di mitragliatrici alloggiate a bordo, comportarono una spostamento del [[baricentro]] che influì negativamente sulla stabilità di volo del mezzo. Durante alcune manovre, tra cui il volo a vite piatta, il mezzo tendeva ad andare in avvitamento incontrollato. Per risolvere il problema venne installata sul una lunga pinna che andava dal poggiatesta del pilota fino al timone di coda, la quale migliorava la stabilità direzionale.


== Servizio operativo ==
== Servizio operativo ==

Versione delle 11:31, 28 giu 2016

Grigorovich IP-1
Descrizione
Tipoaereo da caccia
Equipaggio1
ProgettistaUnione Sovietica (bandiera) OKB Grigorovič
CostruttoreUnione Sovietica (bandiera) GAZ n.39
Unione Sovietica (bandiera) GAZ n.135
Data primo volo1935
Data ritiro dal servizio1940
Utilizzatore principaleUnione Sovietica (bandiera) VVS
Esemplaricirca 90
Dimensioni e pesi
Lunghezza7,23 m
Apertura alare10,97 m
Superficie alare20,00
Peso a vuoto1 200 kg
Peso carico1 880 kg
Propulsione
Motoreun radiale Shvetsov M-25
Potenza710 CV (530 kW)
Prestazioni
Velocità max410 km/h
Velocità di crociera298 km/h
Velocità di salita12,8 m/s
Autonomia600 km
Armamento
Mitragliatrici2 ShKAS calibro 7,62 mm sulla fusoliera e 6 ShKAS ospitate sotto le ali
Cannoni2 APK-4 calibro 76,2 mm
voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Il Grigorovich IP-1 fu un aereo da caccia, monoplano ad ala bassa, sovietico prodotto nel 1935. A causa della tendenza ad andare in avvitamento incontrollato ed alla comparsa del superiore Polikarpov I-16 venne presto ritirato dal servizio.

Contesto storico

Nei primi tempi degli anni '30 del secolo scorso sempre più aerei venivano realizzati in metallo, i quali meglio sopportavano le sollecitazioni del volo e resistevano maggiormente all'urto con proiettili. Il raffinarsi di questa tecnica fece nascere la necessità di aumentare il calibro delle armi in dotazione ai velivoli, tanto da ipotizzare l'utilizzo di cannoni a bordo. Ma questa soluzione non sembrava attuabile per via del peso notevole e del forte rinculo di tali armi. Il problema venne risolto con la creazione di appositi cannoni aeronautici, con peso e rinculo minore. Nel 1934, D. P. Grigorovich progettò un nuovo caccia armato con i cannoni APK-4 con la designazione di fabbrica DG-52, denominazione cambiata dai militari in IP-1 (Истребитель Пушечный "Istrebitiel Puchechni", ossia Caccia cannoniera).

Descrizione

Strutturalmente, l'IP-1 fu progettato come un monoplano ad ala bassa con struttura interna in metallo. I costruttori adottarono una serie di soluzioni, alcune anche non tradizionali, al fine di garantire ottime condizioni di performance e di funzionamento. Caratteristica distintiva del velivolo furono le ali dalla forma ellittica, con struttura interna al cromo-molibdeno. Tutto l'aereo era rivestito di metallo, ad eccezione dei timoni di coda, rivestiti di tela. Il velivolo disponeva di un carrello retrattile, soluzione utilizzata per la prima volta in URSS. Come motore venne scelto un Shvetsov M-25, copia sovietica con licenza dello statunitense Wright R-1820. L'armamento principale prevedeva due cannoni APK-4 con calibro 76,2 mm coadiuvati da mitragliatrici ShKAS ospitate sotto le ali o nella fusoliera.

Test di volo

I test di volo dell'IP-1 furono eseguiti da gennaio a marzo del 1935. Il mezzo dimostrò subito di avere alta velocità, buona manovrabilità è ottima stabilità di volo, nonché semplicità di utilizzo. La velocità di salita risultò scarsa a causa del grande peso del velivolo,ma bisogna sottolineare che questa fu una caratteristica di molti caccia con armamento pesante. Durante i test vennero rilevati anche diversi problemi, tra i quali: la debolezza della calotta del motore, il surriscaldamento dell'olio, difficoltà nel controllo dell'aeromobile al momento della partenza o nel ritiro del carrello, la difficoltà nell'utilizzare la mitragliatrice. Inoltre si evidenziò una certa debolezza del rivestimento in metallo e scarsa efficacia degli alettoni. Tuttavia tali problemi potevano essere risolti con delle piccole modifiche al progetto, modifiche che vennero completate nel 1936.

Produzione

L'IP-1 andò in produzione presso la fabbrica aeronautica N. 135 di Kharkiv, dove fu il primo aereo in metallo ad essere realizzato. Parallelamente iniziarono le modifiche e i miglioramenti, introdotti direttamente nel processo di produzione. Tra il 1936 e il 1937, data della fine della produzione presso la fabbrica No.135, circa 90 IP-1 esemplari furono realizzati.

Stabilità di volo

Le modifiche apportate al progetto iniziale, come la sostituzione dei cannoni APK-4 con gli ShVAK e l'aumento del numero di mitragliatrici alloggiate a bordo, comportarono una spostamento del baricentro che influì negativamente sulla stabilità di volo del mezzo. Durante alcune manovre, tra cui il volo a vite piatta, il mezzo tendeva ad andare in avvitamento incontrollato. Per risolvere il problema venne installata sul velivolo una lunga pinna che andava dal poggiatesta del pilota fino al timone di coda, la quale migliorava la stabilità direzionale.

Servizio operativo

La gran parte degli esemplari realizzati vennero consegnati alla 43° brigata aerea, che gli utilizzò fino al 1939, quando cominciarono ad essere sostituiti dal Polikarpov I-16, preferito soprattutto a causa della sua costruzione in legno. Da lì le tracce degli IP-1 scompaiono.

Utilizzatori

Bibliografia

  • Michael J. H. Taylor, Jane's Encyclopedia of Aviation, London, Studio Editions, 1989.
  • World Aircraft Information Files, London, Bright Star Publishing.
  • (ES) Enciclopedia Ilustrada de la Aviación Vol 8, p 1999, Barcelona, Delta S.A., 1982, ISBN 84-85822-73-0.