CXLVII

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CXLVI CXLVIII
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CXLVII.


Saper vorrei da chi avete imparato,
     Voi reverende suore ed abbadesse
     Questo vostro fregarvi fra voi stesse,
     4E che Priapo non ci sia chiamato.
Certo, leggendo ve l’avrà mostrato
     Saffo, maestra delle poetesse,
     Come ricetta delle sue brachesse,
     8Ad onta di Faone innamorato.
Voi pensate, per Dio farmi dispetto,
     E per Dio vi trovate in grand’errore,
     11Nè per ciò ve ne porto mal concetto,
Che ciò che fate, tengo a gran favore,
     Perchè il vostro cotal prender diletto,
     14Tutto è martel che avete del mio amore.