Tonino Valerii

regista italiano (1934-2016)

Tonino Valerii (Montorio al Vomano, 20 maggio 1934Roma, 13 ottobre 2016[1]) è stato un regista e sceneggiatore italiano, noto per spaghetti-western come I giorni dell'ira e Il mio nome è Nessuno.

Biografia

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Nato a Montorio al Vomano, in provincia di Teramo, trasferito a Campli negli anni '40 e residente da allora a Roma con la famiglia, Valerii entrò al Centro sperimentale di cinematografia nel 1955.

Gli inizi

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Valerii iniziò a farsi notare nel panorama del cinema italiano nel 1963 con il film Tutto è musica di Domenico Modugno, del quale scrisse il soggetto. L'anno seguente, dopo essere stato pagato per scrivere la storia di La cripta e l'incubo di Camillo Mastrocinque, il futuro regista si fece notare dall'icona nascente del western all'italiana del tempo, Sergio Leone, che gli chiese di fargli da assistente alla regia per i film da lui diretti Per un pugno di dollari (dove tuttavia non risulta accreditato) e Per qualche dollaro in più (1965).

L'esordio alla regia

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Nel 1966 Valerii inizia la sua carriera da regista con Per il gusto di uccidere, con Craig Hill e George Martin. Come già s'è detto, l'anno precedente egli aveva firmato la seconda unità di regia per Per qualche dollaro in più, cosa di cui il film risente, dal momento che molte location del film sono le stesse e alcune scene - come ad esempio il duello tra Lanky e Sanchez - sembrano ricalcate sul sopraccitato modello leoniano. Come succederà con il successivo I giorni dell'ira (1967), gli spettatori si abituano a seguire il nemico da lontano con una particolare tecnica della cinepresa piuttosto classica che, con le innovazioni del tempo, risultò nuova.

I giorni dell'ira

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Ed è dal 1967 che Valerii si dedica appunto alla trasposizione sul grande schermo del romanzo di Ron Barker Der Tod ritt dienstags, sceneggiato con Ernesto Gastaldi, che vedeva come protagonisti due star dello spaghetti western, quali Giuliano Gemma e Lee Van Cleef, quest'ultimo reduce dai successi ottenuti sotto la regia di Leone con il già citato Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il cattivo. Il film di Valerii si presenta psicologico e violento, com'era già stato Per il gusto di uccidere: inoltre è rimasta celebre la colonna sonora del film, realizzata da Riz Ortolani, successivamente utilizzata anche in Django Unchained da Quentin Tarantino, grande appassionato del genere.

Il mio nome è Nessuno

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Nel 1973 dirige Terence Hill ed Henry Fonda in Il mio nome è Nessuno, film nato da un'idea di Sergio Leone ancora con la sceneggiatura di Ernesto Gastaldi, che risulta essere un vero e proprio omaggio al cinema leoniano e al western in generale. Un film venduto ai produttori, come più volte affermò Leone, raccontando i primi tre minuti, senza sapere come sarebbe proseguito: la pellicola fu un grandissimo successo di pubblico, tra i primi tre incassi dell'anno.

Dagli anni '80 in poi

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Nel 1986 scrive e dirige Senza scrupoli, film erotico interpretato da Marzio Honorato e Sandra Wey, quest'ultima lanciata due anni prima come protagonista di Histoire d'O, ritorno a Roissy. La pellicola si avvale della colonna sonora scritta da James Senese e Joe Amoruso, oltre che della fotografia a opera di Giulio Albonico. Negli ultimi anni Valerii si è occupato soprattutto di sceneggiati TV e altri prodotti per la Rai. Dal 1996 è stato ideatore e curatore della rassegna cinematografica Roseto opera prima, dedicata ai registi italiani esordienti, che si svolge ogni estate a Roseto degli Abruzzi. Nel 2003 aveva annunciato di avere in preparazione un libro sul suo maestro Sergio Leone.[2] Nel 2014 ha partecipato al documentario Alfonso Sansone produttore per caso, ricordando i produttori Sansone e Chroscicki, che gli affidarono il film I giorni dell'ira.

Muore il 13 ottobre 2016 presso la clinica Villa Sacra Famiglia di Roma; due giorni dopo, il 15 ottobre, viene celebrato il funerale nella cappella della clinica.[3]

Filmografia

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Sceneggiatura

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Documentari

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  1. ^ Gianluca Gioia, Addio a Tonino Valerii, ombra di Sergio Leone., su Terza Pagina, 14 ottobre 2016. URL consultato il 14 ottobre 2016.
  2. ^ Intervista a Tonino Valerii, su terencehill.it, 10 dicembre 2003. URL consultato il 25 dicembre 2020.
  3. ^ E’ morto il regista Tonino Valerii, su Cinecittà News, 15 ottobre 2016. URL consultato il 10 novembre 2023.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN51416870 · ISNI (EN0000 0001 1461 1193 · SBN SBLV241610 · LCCN (ENno2005029162 · GND (DE137356153 · BNE (ESXX1548942 (data) · BNF (FRcb13900681m (data) · CONOR.SI (SL166382691