Si tenne dall’8 settembre 2001 al 18 maggio 2002 tra 10 squadre e fu il primo torneo organizzato dalla neoistituita Lega Italiana Rugby d'Eccellenza.
Fu strutturato con una stagione regolare a girone unico e una retrocessione a fine di detta fase, più una fase a play-off con le prime quattro classificate che si affrontavano in semifinale[1].
Strutturato secondo il sistema di punteggio dell'emisfero sud (4 punti per la vittoria, 2 per il pareggio, 0 per la sconfitta, più eventuali punti di bonus per almeno quattro mete segnate in un incontro oppure per la sconfitta con meno di 8 punti di scarto), vide tale discriminante di punteggio utilizzata anche nelle semifinali[2][3]: questo spiega perché Benetton, pur avendo inflitto a Viadana nel doppio incontro uno scarto di 6 punti[3], non accedette alla finale, avendo i lombardi segnato 4 mete nella vittoriosa semifinale di ritorno contro le sole due marcate dai veneti in quella dell'andata; tale sistema non mancò di sollevare critiche[3] e, benché ancora valido sebbene non discriminante nella stagione successiva, fu poi abbandonato e si tornò al confronto dei punteggi ottenuti nei due incontri.
La finale, di scena al Battaglini di Rovigo, fu inedita in senso assoluto: non solo era l'esordio del Viadana nella gara-scudetto (mentre l'Amat. & Calvisano era alla sua seconda consecutiva), ma fu anche la prima volta che a contendersi il titolo si trovarono due squadre che in precedenza non ne avevano mai vinto alcuno; il derby lombardo, tra due paesi che in totale assommano meno di 25000 abitanti[3][4][5], fu vinto dal Viadana per 19-13[4], con due mete e tre piazzati conto i quattro calci tra i pali di Calvisano; la squadra della Bassa padana divenne così la dodicesima formazione a iscriversi nell'albo d'oro del campionato, a 27 anni di distanza dalla più recente "prima volta", quella del Brescia nel 1974-75.