Salazosulfapiridina
La salazosulfapiridina o sulfasalazina è una solfonammide, che deriva dall'associazione chimica di un sulfamidico (sulfapiridina) e un antinfiammatorio (acido salicilico).
Sulfasalazina | |
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Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C18H14N4O4S |
Massa molecolare (u) | 398.394 g/mol |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 209-974-3 |
Codice ATC | A07 |
PubChem | 5384001 |
DrugBank | DBDB00795 |
SMILES | C1=CC=NC(=C1)NS(=O)(=O)C2=CC=C(C=C2)N=NC3=CC=C(C(=C3)C(=O)O)O |
Dati farmacologici | |
Modalità di somministrazione | orale |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 317 - 334 |
Consigli P | 261 - 280 - 342+311 [1] |
Usi terapeutici
modificaUsato nella colite ulcerosa, malattia di Crohn e nell'artrite reumatoide. Il suo impiego può essere esteso alle altre forme di IBD.
Meccanismo d'azione
modificaLa salazosulfapiridina è un farmaco batteriostatico, in quanto agendo a livello della pteroato sintetasi sostituendosi al PABA, blocca la biosintesi del tetraidrofolato, che inibisce la replicazione cellulare e non uccide il batterio. L'enzima riconosce dimensione e acidità. L'attività antinfiammatoria della sulfasalazina è legata alla sua porzione strutturale 5-aminosalicilica: essa, infatti, è un pro-farmaco e al livello intestinale subisce scissione del gruppo azoico ad opera della azo-reduttasi batteriche, che liberano la struttura antinfiammatoria ed il sulfamidico sulfapiridina.
Resistenza
modificaLo sviluppo di resistenza è dovuto a tre meccanismi:
- Aumento della produzione di PABA da parte dell'organismo.
- Sintesi di diidropteroato sintetasi in grado di legare i PABA e non i sulfamidici.
- Alterata permeabilità ai sulfamidici.
Note
modifica- ^ Sigma Aldrich; rev. del 24.10.2012
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