Rainis

Dal 1891 al 1895 fu caporedattore de Il quotidiano, sostenne accesamente le teorie di Karl Marx e fu arrestato dallo zar nel 1897, perché sospetto sobillatore. In carcere si dedicò alla traduzione e alla poesia, cosicché nel 1903 pubblicò il volume Echi lontani nella sera azzurra. Nel 1903 fu scarcerato, ma finì di nuovo nelle mire zariste dopo il 1905 e dovette rifugiarsi a Castagnola (Lugano, Svizzera) dove rimase fino al 1920.

Tra le sue numerose opere si ricordano Fuoco e notte (1905), Giocai, danzai (1919), La strega di Riga (1928), ecc. Era sposato con la scrittrice Johanna Emīlija Lizete Rosenberga, detta Aspazija.

• Marta Rasupe, Rainis, Jānis, in Dizionario Letterario Bompiani. Autori, III, Milano, Valentino Bompiani editore, 1957, p. 274, SBN IT\ICCU\PAL\0199718.

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• Rainis, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.  
• Arveds Švābe, RAINIS, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935.  
• Rainis, Janis, su sapere.it, De Agostini.  
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• (EN) Rainis, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.  
• (EN) Opere di Rainis / Rainis (altra versione), su Open Library, Internet Archive.  
• (EN) Audiolibri di Rainis, su LibriVox.  
• (EN) Rainis, su IMDb, IMDb.com.