Provincia di Gorizia (1919-1923)

provincia del Regno d'Italia (1919-1923)

La provincia di Gorizia venne creata il 4 luglio 1919 dal Regno d'Italia trasformando la precedente Contea Principesca di Gorizia e Gradisca, che il Regio Esercito avevano occupato militarmente da più di sei mesi in seguito all'armistizio di Villa Giusti, per poi essere soppressa il 18 gennaio 1923.

Provincia di Gorizia
Informazioni generali
CapoluogoGorizia
35.268 abitanti (1921)
Dipendente daItalia (bandiera) Italia
Commissariato della Venezia Giulia
Suddiviso in53 comuni
Amministrazione
Forma amministrativaProvincia
Presidente della DeputazioneLuigi Pettarin
Organi deliberativiConsiglio provinciale
Evoluzione storica
Inizio4 luglio 1919
CausaTrattato di Saint-Germain
Fine18 gennaio 1923
CausaSoppressione
Preceduto da Succeduto da
Contea di Gorizia e Gradisca
Ducato di Carniola
Provincia di Udine
Provincia di Trieste

Il destino della provincia fu segnato dagli esiti delle elezioni politiche del 1921, dove vennero eletti quattro deputati di lingua slovena ed un deputato italiano comunista, che misero in agitazione le forze nazionaliste, le quali cominciarono a far pressione per una normalizzazione dell'amministrazione locale giuliana, in modo che fosse ricondotta al modello generale dello Stato. La neonata provincia di Gorizia fu poi soppressa nel 1923. Fu solo nel 1927, sotto il regime fascista, che Gorizia fu riportata, su nuove basi, al rango di capoluogo provinciale grazie alla costituzione della nuova provincia di Gorizia.

 
La Contea di Gorizia e Gradisca nel 1794, il cui territorio, nel 1919, fu trasformato nella provincia di Gorizia

Ad occidente la provincia mantenne come limite il soppresso confine internazionale con l'Italia, mentre a sud si mantennero i bordi con le altre province del Litorale austriaco. La provincia fu invece gioco forza ampliata a nord e ad est, includendovi quelle porzioni dei Kronlander austriaci che erano rimasti inclusi nei territori occupati dall'Italia.

In seguito alle elezioni provinciali Luigi Pettarin, già commissario della contea nominato dal governatore militare di Trieste, fu eletto presidente della Deputazione provinciale.

In questo primo periodo il governo italiano non osò stravolgere un assetto amministrativo che durava da secoli, e che era noto per la sua efficienza. Conclusa dunque la parentesi dell'occupazione militare, nel 1919 il vecchio Kustenland subì solo modifiche lessicali, ma non sostanziali, nella sua organizzazione. La provincia di Gorizia rimase quindi sottoposta al commissario generale civile della Venezia Giulia, nuovo nome della vecchia carica dello Statthalter del Kustenland, come lo era la vecchia contea. Questa atipica - per il modello italiano - struttura a doppio livello attrasse l'attenzione dei politici riformisti a Roma, che cominciarono a dibattere se prenderla come esempio per una regionalizzazione complessiva dello Stato.

Il destino della provincia, e della peculiare organizzazione generale della Venezia Giulia, fu però segnato dagli esiti delle elezioni politiche del 1921, dove vennero eletti quattro deputati sloveni ed un deputato italiano comunista, che misero in agitazione le forze nazionaliste, le quali cominciarono a far pressione per una normalizzazione dell'amministrazione locale giuliana, in modo che fosse ricondotta al modello generale dello Stato. La neonata provincia di Gorizia fu poi soppressa nel 1923.

Uno dei primi provvedimenti del governo Mussolini poco dopo la marcia su Roma fu infatti la soppressione della slavizzante provincia goriziana e la sua spartizione fra la provincia di Udine e la neocostituita provincia di Trieste. Fu solo nel 1927 che Gorizia fu riportata, su nuove basi, al rango di capoluogo provinciale grazie alla costituzione della nuova provincia di Gorizia.

La popolazione della provincia di Gorizia parlava diverse lingue e alcuni dialetti:

  • italiano, lingua ufficiale e di cultura
  • sloveno, lingua d'uso (nei dialetti obirsko, obsoško, šokarsko, tersko, trbonsko, tolminsko, vrtojbensko, vzhodno, zasavsko, ziljsko, zgornje savinjsko) nella maggior parte del territorio provinciale, nella valli dello Iudrio e in alta e media valle Isonzo fino a Gorizia
  • friulano, nella sua variante goriziana, lingua d'uso a Gorizia insieme all'italiano, al dialetto veneto-goriziano e allo sloveno. Il friulano era anche parlato, dalla massima parte della popolazione residente nella parte occidentale e sud-occidentale della provincia
  • dialetto bisiaco in Bisiacaria

Orografia

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Monti oltre i 1000 m

Denominazione Altezza (m) Luogo
Monte Tricorno 2.863 m Alpi Giulie
Monte Canin 2.585 m Alpi Giulie
Monte Cergnala 2.344 m Alpi Giulie
Monte Grinta di Plezzo 2.344 m Alpi Giulie
Monte Nero 2.243 m Alpi Giulie
Monte Rudizza 1.962 m Alpi Giulie
Ursig 1.897 m Alpi Giulie
Monte Stol 1.668 m Alpi Giulie
Monte Matajur 1.641 m Alpi Giulie
Monte Ceson 1.348 m Alpi Giulie
Monte Cucco 1.243 m Alpi Giulie

Idrografia

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Voci correlate

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