Paolo Ferrario
Paolo Ferrario (Milano, 1º marzo 1942) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.
Paolo Ferrario | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Ferrario al Cesena nel 1970 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 178 cm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 82 kg | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex attaccante) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1975 - giocatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al dicembre 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Caratteristiche tecniche
modificaEra soprannominato Ciapina (da Ugo Ciappina della famosa "Banda Dovunque") per l'abilità nel realizzare gol di rapina.
Carriera
modificaGiocatore
modificaCresciuto nel Milan, a sedici anni entrò già nel giro della prima squadra, esordendo in Serie A il 15 novembre 1959 in Padova-Milan (2-0). Nei tre anni successivi venne dato in prestito alla Lazio, dove restò per due stagioni senza lasciare il segno, e al Monza dove disputò un ottimo campionato di Serie B, segnando 18 gol in 27 partite, che convinsero la società rossonera a richiamarlo a Milano. In questa sua seconda esperienza meneghina sembra trovò spazio in prima squadra nella stagione 1964-65, quando, a causa dei diverbi tra la società e l'asso brasiliano Altafini che spinsero quest'ultimo a trasferirsi temporaneamente in patria,[1][2] Ferrario si trovò a giocare titolare buona parte della stagione. Il suo contributo alla causa fu importante, e con i suoi 12 gol in 20 partite permise al Milan di portarsi a nove lunghezze di vantaggio sui rivali cittadini dell'Inter. Il rientro a febbraio di Altafini a Milan[3] comportò il ritorno in panchina di Ferrario, cui coincise il crollo in campionato dei rossoneri che persero in rimonta la volata scudetto con i nerazzurri.[4]
Successivamente Ferrario giocò anche con Varese, Cesena, Bologna, Perugia terminando la carriera nel 1973 nella Ternana.
In carriera ha totalizzato complessivamente 56 presenze e 19 reti in Serie A e 128 presenze e 46 reti in Serie B.
Se non sfondò mai veramente nel calcio professionistico, ciò fu dovuto in buona parte alla passione di Ferrario per l'ippica e le scommesse, che prevaleva perfino su quella per il calcio,[4] e in generale a un'indole esuberante e distratta, che non lo fece mai dedicare appieno alla causa calcistica.[5]
Allenatore
modificaDopo la fine della carriera di calciatore è diventato allenatore iniziando nelle giovanili del Cesena.
Nel 1977 ha partecipato al supercorso di Coverciano e dopo un anno nelle giovanili del Milan ha iniziato un pellegrinaggio tra diverse squadre tra le quali Messina, Brescia Calcio, Cesena, Venezia, Ospitaletto (nella stagione 1983-1984[6]), Ravenna[7], Triestina, Rimini, Trento (dove ha ottenuto il miglior risultato sportivo della società gialloblù, un settimo posto nel campionato di Serie C1) e Olbia.
Palmarès
modificaGiocatore
modificaClub
modificaNazionale
modificaAllenatore
modifica- Novara: 1995-1996 (girone A)
Note
modifica- ^ L'eroe di Wembley è stato ripagato con la solita moneta: l'ingratitudine (JPG), in MilanInter, 20 settembre 1964, p. 10. URL consultato il 15 luglio 2023.
- ^ L'eroe di Wembley è stato ripagato con la solita moneta: l'ingratitudine (JPG), in MilanInter, 20 settembre 1964, p. 10. URL consultato il 15 luglio 2023.
- ^ Il ritorno di Josè (JPG), in MilanInter, 1º febbraio 1965, p. 4. URL consultato il 15 luglio 2023.
- ^ a b Paolone Ferrario (JPG), in Intrepido, pp. 21–22. URL consultato il 15 luglio 2023.
- ^ Paolo Ferrario ovvero: il "suicidio" di un campione (JPG), in MilanInter, 16 settembre 1963, p. 11. URL consultato il 15 luglio 2023.
- ^ Beltrami, 1984, p. 301.
- ^ Beltrami, 1983, p. 307.
Bibliografia
modifica- Almanacco illustrato dal calcio 1975, Panini, p. 295.
- Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1984, Modena, Panini, 1983.
- Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1985, Modena, Panini, 1984.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paolo Ferrario
Collegamenti esterni
modifica- (DE, EN, IT) Paolo Ferrario (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Paolo Ferrario (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Paolo Ferrario, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- Dario Marchetti (a cura di), Paolo Ferrario, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).
- Paolo Ferrario, su magliarossonera.it.