Meleagro di Gadara
Meleagro di Gadara (in greco antico: Μελέαγρος?, Meléagros; Gadara, 130 a.C. – 60 a.C. circa) è stato un filosofo, scrittore e poeta greco antico.
Biografia
modificaMeleagro, molto probabilmente di pelle nera,[1] era figlio di Eucrate, e nacque a Gadara – oggi Umm Qais –, città della Giordania che sotto il regno dei Seleucidi era diventata un notevole centro di cultura ellenica.
In gioventù aderì al cinismo[2] e scrisse dialoghi di contenuto leggero nel genere della satira. Si trasferì poi a Tiro e in vecchiaia prese dimora a Kos (Coo), dove terminò i suoi giorni intorno al 60 a.C.
Opere
modificaIn gioventù compose un'opera intitolata Le Càriti e delle satire menippee, di cui è pervenuto soltanto qualche titolo (ad esempio, la Comparazione del pisello con la lenticchia); come il solo titolo ci è noto di una sua opera dossografica in 5 libri[3] sulle opinioni dei filosofi (Περὶ δοξῶν)[4].
Tuttavia è noto soprattutto come autore di epigrammi: ne possediamo 130, raccolti nell'Antologia Palatina e di tipo erotico. Alcuni cantano etere come Eliodora e Zenofila, altri l'amore verso fanciulli e uomini.
Meleagro fu anche il primo autore di una antologia di epigrammi, intitolata Στέϕανος, La corona, con componimenti propri e di altri autori contemporanei, in cui paragona ogni autore raccolto a un fiore. In tutto, contando anche sé stesso, Meleagro menziona 47 poeti, ossia, nell'ordine: Anite, Mero, Saffo, Melanippide, Simonide, Nosside, Riano, Erinna, Alceo, Samio, Leonida, Mnasalca, Panfilo, Pancrate, Timne, Nicia, Eufemo, Damageto, Callimaco, Dioscoride, Euforione, Egesippo, Diotimo, Menecrate, Niceneto, Faenno, Simmia, Partenide, Bacchilide, Anacreonte, Archiloco, Alessandro, Policlito, Polistrato, Antipatro, Ermodoro, Posidippo, Edilo, Asclepiade, Platone, Arato, Cheremone, Fedimo, Antagora, Teodorida, Fania,[5] Meleagro. Successivamente la raccolta venne inglobata nell'Antologia Palatina, dove si riconoscono sequenze da essa provenienti[6].
L'epigramma di Meleagro trae spunto dalla lirica corale arcaica, di cui mutua le occasioni e le circostanze: i carmi simposiali e amorosi sono testimonianza non di reali conviti e banchetti ma di un gioco letterario, tipicamente alessandrino, volto al recupero di quelle antiche forme ormai perdute, con un senso museologico e profondamente storico della poesia. I sentimenti non sono mai piatti ma sempre osservati in maniera completa e profonda, solo talora con l'impiego di un lessico ampolloso.
Note
modifica- ^ Meleagro di Gadara – Studia Humanitatis – παιδεία, su Studia Humanitatis - παιδεία, 13 aprile 2013. URL consultato il 24 maggio 2024.
- ^ Ateneo, IV, 157; Diogene Laerzio, VI 99, lo affianca, per produzione, a Menippo.
- ^ http://www.bible-history.com/links.php?cat=48&sub=4339.
- ^ A. Rostagni, s.v. Meleagro, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1934.
- ^ AP, IV 1, passim.
- ^ F. Bornmann, Meleagro e la corona delle Muse, in "SIFC", n. 45 (1973), pp. 223-232.
Bibliografia
modifica- Carlo Diano, (a cura di) Meleagro, Epigrammi. Con una tavola di Tono Zancanaro. Venezia, Neri Pozza, 1966. Edizione numerata di 400 esemplari
- F. Bornmann, Meleagro e la corona delle Muse, in "SIFC", n. 45 (1973), pp. 223–232.
- Meleagro, Epigrammi, a cura di G. Guidorizzi, Milano, Oscar Mondadori, 1992.
- M. Cavalli-G. Guidorizzi (a cura di) Poeti ellenistici. Callimaco, Teocrito, Meleagro, Milano, Mondadori, 2008.
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Meleagro di Gadara
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- Wikiquote contiene citazioni di o su Meleagro di Gadara
Collegamenti esterni
modifica- Meleagro di Gadara, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Augusto Rostagni, MELEAGRO di Gadara, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
- Meleagro di Gàdara, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Opere di Meleagro di Gadara, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 226561227 · ISNI (EN) 0000 0003 8259 406X · SBN LO1V088318 · BAV 495/42223 · CERL cnp00980192 · LCCN (EN) n82162698 · GND (DE) 11858054X · BNE (ES) XX895736 (data) · BNF (FR) cb12180969q (data) · J9U (EN, HE) 987007376854705171 · CONOR.SI (SL) 12965987 |
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