Karijotas o Koriat (battezzato in Michal) (13001358) era uno dei figli di Gediminas, Granduca di Lituania, e duca di Navahrudak (in lituano: Naugardukas) e Vaŭkavysk (in lituano: Valkaviskas).

Karijotas
Il matrimonio di Karijotas con la figlia di Ivan II di Russia
Duca di Navahrudak e Vaŭkavysk
Nascita1300
Morte1358
Luogo di sepolturaCattedrale dell'Arcangelo Michele di Mosca
DinastiaGediminidi
PadreGediminas
MadreJewna
Consorteuna figlia di Ivan II di Russia
FigliCostantino di Czartorysk
Alessandro
Jerzy
Teodoro
Demetrio

Biografia

modifica

Secondo lo storico polacco Jan Tęgowski, nacque nel 1300[1] e fu battezzato prima del 1349.[2]

Nel 1349 Algirdas lo inviò insieme a due dei suoi figli, Aikštas o Eikšis di Eišiškės (un insediamento situato al confine tra la Bielorussia e la Lituania) e Simeone di Svislač,[3] da Jani Beg, khan dell'Orda d'Oro, per negoziare un'alleanza contro i cavalieri teutonici e il Granducato di Mosca, in quel periodo in forte espansione.[4] Tuttavia, Jani Beg preferì consegnare Karijotas a Simeone di Russia in cambio di un riscatto.

Discendenza

modifica
 
Ritratto immaginario di Karijotas realizzato nel 1578 da Bartosz Paprocki

Non è chiaro quanti figli ebbe Karijotas. Il numero varia tra quattro[5] e dieci.[6]

Sono disponibili dati affidabili su quattro di questi: Alessandro, Giorgio, Costantino e Teodoro, che aiutarono il fratello di Karijotas, Algirdas, granduca di Lituania, a sconfiggere i tatari nella battaglia delle Acque Blu nel 1363. In cambio ricevettero la Podolia.[7] Alessandro (morto intorno al 1380) fu coinvolto nelle guerre di Galizia-Volinia tra suo zio Liubartas e Casimiro III di Polonia. Nel 1366 Aleksander ricevette Volodymyr-Volyns'kyj da Casimiro per i servigi prestati contro suo zio.[8] Solo quattro anni più tardi, a seguito della morte di Casimiro, Liubartas riconquistò la città. Giorgio (morto nel 1375 in Moldavia) inizialmente sostenne Alessandro, ma fu avvelenato subito dopo aver accettato l'invito a diventare sovrano della Moldavia.[9] Costantino (secondo alcuni figlio invece di Algirdas), dopo l'unione di Krewo del 1385, si trasferì in Ungheria e si spense nel 1389 circa. Teodoro (morto nel 1414) ereditò Navahrudak da suo padre e dopo la morte degli altri fratelli, nel 1389 circa, divenne sovrano dell'intera Podolia. Nel 1392 rinunciò a seguire Vitoldo il Grande e dovette fuggire in Ungheria, dove governò Mukačevo e vi fece costruire il castello di Palanok.[9] Anche Dmitri Bobrok è spesso indicato come uno dei figli di Karijotas.[10]

  1. ^ (PL) Jan Tęgowski, Pierwsze pokolenia Giedyminowiczów, Poznań-Breslavia, Wydawnictwo Historyczne, 1999, pp. 164-165, ISBN 8391356310.
  2. ^ (PL) Jan Tęgowski, Pierwsze pokolenia Giedyminowiczów, Poznań-Breslavia, Wydawnictwo Historyczne, 1999, p. 166, ISBN 8391356310.
  3. ^ (LT) Mečislovas Jučas, Karijotas, in Lietuvos valdovai (XIII-XVIII a.): enciklopedinis žinynas, Vilnius, Mokslo ir enciklopedijų leidybos institutas, 2004, p. 45, ISBN 5-420-01535-8.
  4. ^ (EN) Stephen C. Rowell, Lithuania Ascending, Cambridge University Press, 2014, p. 114, ISBN 978-11-07-65876-9.
  5. ^ (LT) Simas Sužiedėlis, Karijotas, in Encyclopedia Lituanica, III, Boston, 1970-1978, pp. 47-48.
  6. ^ (LT) Zenonas Ivinskis, Eikšis, in Lietuviškoji enciklopedija, vol. 7, Kaunas, Spaudos Fondas, 1939, pp. 577–578.
  7. ^ (EN) Robert I. Frost, The Oxford History of Poland-Lithuania, vol. 1, Oxford University Press, 2018, p. 24, ISBN 978-01-92-56814-4.
  8. ^ (EN) Thomas Wünsch e Andrzej Janeczek, An Der Grenze Des Lateinischen Europa: Integration und Segregation in Rotreussen, 1350-1600, Institute of Archaeology and Ethnology of the Polish Academy of Sciences, University of Constance, 2004, p. 133, ISBN 978-83-89-49917-2.
  9. ^ a b Jonas Zinkus et al., Karijotaičiai, in Tarybų Lietuvos enciklopedija, vol. 2, Vilnius, Vyriausioji enciklopedijų redakcija, 1986, p. 218.
  10. ^ (PL) Jan Tęgowski, Pierwsze pokolenia Giedyminowiczów, Poznań-Breslavia, Wydawnictwo Historyczne, 1999, pp. 170-171, ISBN 8391356310.

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN240154380981230291118