Governatori di Velletri
titolo che fu concesso per la prima volta nel 1548 al cardinale vescovo della sede suburbicaria di Velletri, che fu contemporaneamente anche cardinale decano del Sacro Collegio, con una lettera di Papa Paolo III
Il titolo di governatore perpetuo della città di Velletri venne concesso al cardinale vescovo della Sede suburbicaria di Velletri, che al tempo stesso era anche cardinal decano del Sacro Collegio, la prima volta nel 1548 con un breve di papa Paolo III.
Questo stato di cose venne mutato da papa Sisto V dopo la morte del cardinal Alessandro Farnese il giovane il 5 marzo 1589. Tuttavia, questa situazione durò poco: infatti papa Gregorio XIV il 23 marzo 1591 con il breve Si de restituendis ripristinò il potere temporale in favore del cardinale vescovo. Così rimase la situazione fino al settembre 1870.
Note
modifica- ^ La data di insediamento come cardinale vescovo delle Sedi suburbicaria di Ostia e Velletri è il 1537.
- ^ Eccetto la parentesi della Repubblica Romana (1798-1799), proclamata a Velletri il 18 febbraio 1798 e cessata con la rioccupazione napoletana di Roma il 30 settembre 1799.
- ^ Il 2 febbraio 1805 i francesi entrarono a Roma dopo aver occupato lo Stato Pontificio.
- ^ Il 17 maggio 1809 i territori dello Stato Pontificio vennero di fatto annessi all'Impero napoleonico, e Velletri divenne capoluogo di provincia della Campagna.
- ^ Il 24 gennaio 1814 papa Pio VII fece rientro nei territori dello Stato Pontificio liberati dai francesi, completando la riannessione della totalità della nazione il 6 luglio 1816.
- ^ Il 1º febbraio 1832 papa Gregorio XVI costituì la Delegazione di Velletri, affidandone il governo al cardinale vescovo della Sede suburbicaria di Velletri.
- ^ Il 20 settembre 1870 lo Stato Pontificio venne annesso dal Regno d'Italia dopo la presa di Porta Pia.
Bibliografia
modifica- Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica - Velletri, vol. LXXXIX - XC, Venezia, Tipografia Emiliana, 1841-1861.