Giovanni Raineri (rugbista)

giocatore e allenatore italiano di rugby a 15

Giovanni Raineri, detto Nanni[1][2] (Colleferro, 4 novembre 1976), è un ex rugbista a 15 e allenatore di rugby a 15 italiano, di ruolo mediano d'apertura o tre quarti centro è stato due volte campione d'Italia con Calvisano e Rugby Roma; ritiratosi nel 2010, ha intrapreso la carriera tecnica da allenatore.

Giovanni Raineri
Raineri a Parma in occasione del Sei Nazioni femminile 2023
Dati biografici
PaeseItalia (bandiera) Italia
Altezza175 cm
Peso86 kg
Rugby a 15
RuoloUtility back
Ritirato2010
Carriera
Attività giovanile
1992-1995Rugby Roma
Attività di club[1]
1995-2001Rugby Roma144 (?)
2002-2006Calvisano? (?)
2006-2008Capitolina36 (367)
2008-2009Calvisano12 (22)
2009-2010Rugby Roma12 (30)
Attività da giocatore internazionale
1998-2003Italia (bandiera) Italia22 (10)
Attività da allenatore
2013-2014L'Aquila
2014-2016Fiamme OroAll. 3/4
2017-2022Accademia FIRAll. 2ª
2022-2024Italia (bandiera) Italia femminile

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Statistiche aggiornate al 6 dicembre 2024

Dal 2022 al 2024 è stato commissario tecnico della nazionale femminile, e dal 2025 ricopre l'incarico di responsabile dello sviluppo giovanile presso il centro di formazione federale a Roma.

Biografia

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Proveniente da Colleferro, cittadina della provincia romana, dove iniziò a giocare all'età di dodici anni, Raineri fu iniziato al rugby da un compagno di scuola, proveniente da una famiglia nota per la sua passione per la disciplina[3]. Trasferitosi nella Capitale, entrò a 16 anni nelle giovanili del Rugby Roma[3]; con tale club vinse due scudetti giovanili e, passato in prima squadra, ebbe il culmine della sua carriera nella stagione 1999-2000, quando la Rugby Roma vinse lo scudetto a 52 anni di distanza dal precedente.

In tale periodo si mise in luce anche a livello internazionale: militò in tutte le nazionali giovanili, dall'Under-15, U-16, U-17, U-19, poi nell'Under-21 (con presenze anche da capitano) ed infine nella nazionale A prima di esordire nell'Italia maggiore nel 1998 per un test match contro i Paesi Bassi, sotto la gestione Coste. Dopo sporadici test nel 1999 e nel 2000, fu impiegato in 4 incontri del Sei Nazioni 2001, quelli contro le quattro Home Nations britanniche.

Nel 2002 conobbe il suo primo trasferimento da Roma, all'Amatori & Calvisano, poi dal 2003 solo Calvisano, nel quale rimase quattro stagioni e con cui vinse il campionato proprio nel 2004-05. Rientrato a Roma, nella Capitolina, spese due stagioni segnalandosi come uno dei migliori marcatori di stagione; trasferitosi, di nuovo, per una stagione al Calvisano nel 2008, dopo la mancata iscrizione del club nel Super 10 2009-10 Raineri firmò un contratto con il suo club d'origine, la Rugby Roma[4].

Al termine della stagione Raineri annunciò il suo ritiro dal rugby giocato per abbracciare la carriera tecnica: scelto dalla Federazione Italiana Rugby per frequentare i corsi dell'Università di Stellenbosch, in Sudafrica, onde ivi conseguire l'abilitazione all'allenamento, è anche iscritto al corso di preparatori fisici del CONI[5]; al termine del corso Raineri effettuò un periodo di tirocinio tecnico presso il Western Province.

Dopo un triennio trascorso allenando varie squadre giovanili in Sudafrica, una volta tornato in Italia Raineri assunse nel luglio 2013 la conduzione tecnica dell'Aquila retrocessa in serie A1 al termine della stagione precedente[6]; dopo la conquista della promozione e il ritorno in massima categoria, Raineri tornò a Roma per due stagioni nello staff tecnico delle Fiamme Oro come allenatore in seconda di Pasquale Presutti[7].

Entrato nei ranghi federali, ha lavorato con vari incarichi nelle accademie giovanili dapprima a Torino e poi a Milano e, da dicembre 2022, è il nuovo commissario tecnico dell'Italia femminile, succedendo ai 13 anni di gestione di Andrea Di Giandomenico[8]. Nei suoi due anni di mandato Raineri riuscì a mandare l'Italia a punti in due edizioni del Sei Nazioni e a centrare la prima vittoria di sempre a Dublino contro l'Irlanda, nonché a garantire alla squadra la partecipazione alla Coppa del Mondo 2025[9]; a dicembre 2024 la F.I.R. lo ha destinato allo sviluppo delle giovanili maschili presso il centro di formazione federale di Roma[9].

Palmarès

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Onorificenze

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«Campione italiano (brevetto 20110)»
— 2000
«20 presenze in nazionale (brevetto 24113)»
— 2003
  1. ^ Melita Martorana, L’Aquila, Sudafrica e Fiamme Oro: Nanni Raineri riparte da Roma, su onrugby.it, 24 agosto 2014. URL consultato il 24 agosto 2021.
  2. ^ Paolo Bramardo, Viaggio nel mondo del Rugby ad Artena, in Tuttosport, 28 ottobre 2020. URL consultato il 28 ottobre 2020.
  3. ^ a b Valerio Vecchiarelli, La vera meta di Raineri: “Con l’Irlanda mi basta giocare”, in Corriere della Sera, 20 gennaio 2001. URL consultato il 23 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2014).
  4. ^ Nanni Raineri torna alla Roma, su solorugby.org, 27 agosto 2009. URL consultato il 23 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2014).
  5. ^ Tutte notizie & risultati - Raineri lascia, in la Gazzetta dello Sport, 24 luglio 2010. URL consultato il 3 agosto 2010.
  6. ^ L'Aquila Rugby, Raineri nuovo allenatore. Zaffiri direttore sportivo, in L'Editorial, 24 luglio 2013. URL consultato il 23 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2014).
  7. ^ Valerio Vecchiarelli, Ima e Fiamme Oro, grandi ambizioni, in Corriere della Sera, 25 agosto 2014. URL consultato il 7 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2014).
  8. ^ Giovanni Raineri nuovo commissario tecnico della nazionale femminile, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 6 dicembre 2022. URL consultato il 7 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2022).
  9. ^ a b Italia Femminile, Giovanni Raineri lascia la guida tecnica delle Azzurre, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 4 dicembre 2024. URL consultato il 4 dicembre 2024 (archiviato il 4 dicembre 2024).

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Collegamenti esterni

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