Giorgio Doria (senatore)

nobile e politico italiano

Giorgio Doria (Genova, 5 gennaio 1800Genova, 23 gennaio 1878) è stato un politico italiano.

Giorgio Doria

Senatore del Regno di Sardegna e del regno d'Italia
Durata mandato10 maggio 1848 –
23 gennaio 1878
Legislaturadalla I (nomina 3 aprile 1848) alla XIII
Tipo nominaCategoria: 21
Sito istituzionale

Dati generali
ProfessionePossidente

Biografia

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Figlio del marchese Ambrogio, conte di Montaldeo, e di Pellina Pallavicini, studia in Francia presso il Prytanée national militaire, prestigiosa accademia militare situata a La Flèche. Terminati gli studi viaggia in Europa, dall'Inghilterra ai Paesi Bassi, dalla Germania alla Danimarca, da Pietroburgo a Vienna.

Rientrato in Italia sposa, il 5 novembre 1823, Teresa Durazzo, figlia del marchese Marcello, e da lei ha quattro figli: Ambrogio, Marcello, Andrea e Giacomo, il celebre naturalista.

I due giovani sposi condividono le stesse idee liberali e patriottiche e insieme evolvono verso la politica riformatrice.[1] Nel 1830 è sospettato di essere carbonaro. Nel 1846 è comunque attestato su posizioni liberal moderate e filomonarchiche e l 'anno successivo sostiene le manifestazioni a favore di Pio IX e Carlo Alberto, della libertà di stampa e della guardia civica.

Sostiene i moti del 1848, ma opponendosi alle tendenze repubblicane, municipalistiche, antipiemontesi e ribadendo la necessità di uno Stato forte ed unito sotto la monarchia.

Nel 1848 da re Carlo Alberto è nominato senatore del Regno, mandato che manterrà fino alla sua morte nel 1878.

E' stato Consigliere comunale di Genova, Consigliere e vicepresidente del Consiglio provinciale di Genova, membro della Deputazione provinciale. Dal 1848 Capitano della Guardia civica e Regio commissario a Genova, Presidente dell'Amministrazione dell'Albergo dei poveri della sua città.

Deluso dagli sviluppi della politica, si occupa dell'amministrazione del suo vasto patrimonio immobiliare, comprendente proprietà a Genova[2], La Spezia[3] Milano e Lorenteggio, Montaldeo, Tortona, Mornese, Pecorara.

Nel suo ultimo intervento in Senato, nel 1870, sostiene la necessità dell'apertura della linea ferroviaria La Spezia-Parma.

  1. ^ Giorgio Doria, su treccani.it. URL consultato il 6 settembre 2022.
  2. ^ Palazzo Doria in Strada Nuova.
  3. ^ In città dispone del seicentesco Palazzo in via Prione e ne fa costruire uno più ampio e moderno in via Chiodo.

Bibliografia

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  • G. Gallo, L'opera di Giorgio Doria a Genova negli albori della libertà, Genova, 1927

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