Australian Army

forza armata terrestre dell'Australia
(Reindirizzamento da Esercito australiano)

L'Esercito Australiano (Australian Army) è una delle Forze armate australiane assieme alla Regia marina militare e alla Regia aeronautica militare australiane.

Australian Army
Esercito Australiano
Descrizione generale
Attivo1º marzo 1901 - oggi
NazioneAustralia (bandiera) Australia
ServizioForza armata
TipoEsercito
Dimensione30.000 Effettivi (2022)[1]
Battaglie/guerreSeconda guerra boera
Prima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
Guerra di Corea
Crisi malese
Conflitto malese-indonesiano
Guerra del Vietnam
Guerra in Afghanistan
Guerra al Terrorismo
Guerra in Iraq
Anniversari1º marzo
Parte di
Forze armate australiane
Comandanti
Chief of the Defence ForceGenerale
Angus J. Campbell
Chief of ArmyTenente generale
Rick Burr
Deputy Chief of ArmyMaggior generale
Anthony Rawlins
Commander Forces CommandMaggior generale
Matt Pearse
Degni di notaWilliam Birdwood, primo barone di Birdwood e primo comandante dell'ANZAC, Sir John Monash, Sir Henry Chauvel, Sir Brudenell White, Sir Thomas Blamey, Peter Cosgrove

David Hurley

Simboli
Tondo
(Aviazione dell'Esercito)
Bandiera
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Sebbene il Capo di stato maggiore dell'Esercito (Chef of Army) sia subordinato al Capo di stato maggiore della Difesa (Chief of Defence), egli risponde anche del suo operato al Ministro della Difesa australiano.[2]

I soldati australiani, lungo la storia di questa forza armata, sono stati coinvolti in molti conflitti di minore o maggiore entità, quasi sempre fuori dai confini nazionali. Solo durante la seconda guerra mondiale l'Australia è stata attaccata direttamente.

La missione dell'Esercito australiano è di rendere sicura l'Australia e il suo popolo con un esercito potente, versatile e moderno.[3][4][5] Di conseguenza, la pubblicazione riguardante la dottrina chiave dell'esercito, The Fundamentals of Land Warfare (Fondamentali sulla guerra terrestre), afferma che "la missione dell'esercito è di vincere le battaglie terrestri".[6]

Nel 1788 fu costituita la prima colonia penale inglese in territorio australiano a Botany Bay, e le autorità britanniche ebbero subito chiaro che non sarebbe stato possibile controllare il vasto territorio con le forze regolari del British Army ivi presenti. Si trattava di 247 Royal Marines inviati dal 1º, 2º e 4º reggimento, e nel 1790 fu costituita la prima milizia coloniale denominata New South Wales Corp. I miliziani erano dediti al contrabbando di rum, e furono coinvolti in diversi ammutinamenti tra cui quello del 1808-1810 passato alle cronache come "Rum rebellion", che portò allo scioglimento del corpo. Con i soldati veterani del British Army e dei Royal Marines, verso la fine del 1810 fu costituito il Royal New South Wales Veteran Corps, che grazie alla provenienza dei militari in servizio si dimostrò subito affidabile. Nel 1830 il corpo fu coinvolto nella repressione della rivolta scoppiata a Bathurst, e nel 1854 di quella scoppiata a Ballarat. In seguito allo scoppio della guerra di Crimea, nel 1855 alcune unità inglesi vennero richiamate in Patria, e allora fu costituito il 1st Regiment of South Wales Rifles, composto da uno squadrone di cavalleria, sei compagnie di fanteria e una batteria d'artiglieria campale. I reparti che prestavano servizio in territorio australiano furono coinvolti in conflitti contro gli aborigeni già a partire dal 1788, in una guerriglia discontinua che durò fino al 1870, con altri scontri verso la fine del XIX secolo e tra il 1928 e il 1934. I reparti della milizia vennero impiegati anche in Nuova Zelanda nelle guerre contro i Maori (1863-1872), in Sudan contro le forze mahdiste (1885) e in Sudafrica contro i Boeri (1899-1902).

Il 1 gennaio 1901 fu costituito ufficialmente il Commonwealth Australiano, e ciò porto alle creazione di un esercito e di una marina permanenti, dotati di autonomia anche se all'interno delle forze imperiali britanniche. Dei 28 923 militari passati in forza all'esercito australiano, solo 1 457 erano soldati di professione, mentre la grande maggioranza erano volontari e miliziani territoriali. Il Defence Act del 1903 portò alla creazione delle Citizen Military Forces (CMF).

 
Soldati del 39º Battaglione australiano nel settembre 1942

Durante la prima guerra mondiale (1914-1918) vennero mobilitati 322 000 effettivi, corrispondenti al 13% della popolazione maschile, e si registrò un caduto su cinque. Nel corso della seconda guerra mondiale (1939-1945) vennero mobilitati 724 000 effettivi. Dopo la smobilitazione, tra il 1946 e il 1948 l'Australian Army venne riorganizzato in due distinte forze, l'Australian Regular Army e la Citizen Military Forces dotata di diverse brigate e reggimenti posti in posizione quadro.

 
Soldati australiani in Vietnam il 26 agosto 1967

Dopo la partecipazione alla guerra di Corea (1950-1953), l'impegno maggiore avvenne durante la guerra del Vietnam (1962-1973), con l'invio dapprima di un piccolo gruppo di consiglieri, che crebbe tra il 1965 e il 1973 con l'impiego di circa 61 000 uomini, di cui 50 000 dell'esercito, e gli altri appartenenti alla marina e all'aviazione. Si registrarono 521 caduti, 6 dispersi e 3 000 feriti.

In seguito militari australiani parteciparono alla guerra in Afghanistan (2001 - 2021), guerra in Iraq (2003 - 2011). Tuttavia, sin dal 1947 fu coinvolto in molte missioni di pace, solitamente su mandato delle Nazioni Unite. La più importante tra queste ebbe inizio nel 1999, a Timor Est. Altre operazioni di questo genere furono svolte nella regione autonoma di Bougainville e nelle Isole Salomone, ancora nel ventunesimo secolo in corso. L'esercito fu coinvolto anche in missioni umanitarie dopo il terremoto e maremoto dell'Oceano Indiano del 2004 nella provincia di Aceh, in Indonesia e nell'area coinvolta dall'operazione australiana Sumatra Assist ("assistenza a Sumatra"), conclusasi il 24 marzo 2005.[7]

Operazioni recenti e ancora in corso

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Dal 2010, l'esercito australiano impiega un numero significativo di forze in tre principali operazioni:[8]

 
Forze speciali australiane in Afghanistan nel 2009
  • Operazione Astute – circa 400 membri delle forze armate australiane e 140 di quelle neozelandesi operanti a Timor Est, in collaborazione con l'ONU e con il governo locale per il mantenimento di pace e stabilità.
  • Operazione Anode – missione di assistenza regionale nelle Isole Salomone, dove sono impiegate 160 Task Force combinate. L'esercito australiano contribuisce con 80 - 120 uomini.
  • Operazione Mazurka – collaborazione con la Multinational Force and Observers. Dal 1982, l'aviazione australiana dà, a rotazione, un supporto aereo all'operazione. Dal 1994, l'esercito australiano mantiene una presenza fissa con gli altri membri dell'organizzazione. Venticinque uomini dell'esercito, due volte all'anno, in rotazione, vengono impiegato in posizioni logistiche, di comando e in varie operazioni.
  • Operazione Paladin – è la più lunga operazione a cui prese parte l'esercito australiano, in corso ancora nel ventunesimo secolo, iniziata nel 1956. L'operazione Paladin è la parte australiana della supervisione delle Nazioni Unite all'attuazione e il mantenimento degli accordi stipulati al termine della prima guerra arabo-israeliana.

Organizzazione

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La struttura dell'esercito australiano nel 2019

La 1ª Divisione ha la responsabilità sulla maggior parte delle forze regolari mentre la 2ª Divisione sotto il controllo del Forces Command è la principale difesa territoriale, contenente infatti le unità di riserva. Solamente il quartier generale della 1ª Divisione più essere dispiegato sul campo mentre quello della 2ª Divisione ha solo funzioni amministrative. L'Esercito Australiano non fu dispiegato con una formazione e una dimensione tipiche delle divisioni moderne prima del 1945 e non ci si aspetta che ciò accada in futuro.[9]

1ª Divisione

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La 1ª Divisione è suddivisa in regolari brigate, a loro volta divise in 11 gruppi:

  • 1ª Brigata meccanizzata con base a Darwin
    • 1 Reggimento corazzato (M1A1 Abrams AIM)
    • 1 Reggimento corazzato da ricognizione (Corazzati leggeri)
    • 2 Battaglioni di fanteria meccanizzata (M113AS3/4)
    • 1 Reggimento d'artiglieria media (Obice M777)
    • 1 Squadrone (aereo) da ricognizione (Tiger ARH)
  • 3ª Brigata di fanteria leggera con base a Townsville
    • 1 Squadrone corazzato da trasporto personale (veicolo trasporto truppe Bushmaster PMV)
    • 3 Battaglioni di fanteria leggera
    • 1 Reggimento d'artiglieria da campo (M777)
  • 7ª Brigata motorizzata con base a Brisbane
    • 1 Reggimento di cavalleria corazzata (corazzati leggeri)
    • 2 Battaglioni di fanteria motorizzata (Bushmaster PMV)
    • 1 Reggimento d'artiglieria da campo (M777)

Forze Speciali

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Il Comando operazioni speciali, a capo delle forze speciali australiane, è un comando equivalente agli altri comandi delle forze di difesa australiane. Le forze speciali australiane compongono un'unità delle dimensioni di una brigata.

  • 1 Reggimento SAS (Special Air Service)
  • 2 Reggimenti commando
  • 1 Reggimento operazioni speciali genieri
  • 1 Squadrone d'aviazione (Black Hawk)

Forces Command

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2ª Divisione

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La 2ª Divisione è la principale forza difensiva del territorio nazionale e consiste principalmente in forze di riserva, il cui quartier generale si trova a Sydney. La divisione è suddivisa in 6 brigate:

Piano di riorganizzazione

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In base ad un piano di riorganizzazione, conosciuto come Plan Beersheba, annunciato nel tardo 2011, la 1ª, la 3ª e la 7ª Brigata saranno rese brigate multi ruolo con il 2º Battaglione (3ª Brigata) come nucleo per una futura forza anfibia[10] simile ai Marines statunitensi.[11]

Colori, stendardi e stemmi

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Le unità di fanteria, e qualche altra unità combattente, dell'esercito australiano portano con sé le bandiere chiamate Queen's Colour ("Colore della Regina") e Regimental Colour ("Colore Regimentale"), conosciuti come i "Colori". Gli stemmi delle unità corazzate sono più piccole mentre l'artiglieria ha i propri. Le unità in riserva non possiedono i Colori perché questi sono bandiere da battaglia, consegnabili solo ad unità combattenti. In sostituzione, le riserve hanno altre bandiere e stendardi.[12] Le varie unità, che siano state premiate con gli "onori di battaglia", possono rappresentare questi onori sui propri simboli, in memoria del passato dell'unità e ai loro caduti. L'artiglieria non riceve onori di battaglia, l'unico che le viene riconosciuto è quello di "ubiqua".

L'esercito è la guardia della bandiera dell'Australia e come tale non può avere una bandiera propria, al contrario per esempio della RAAF. L'esercito tuttavia ha una sua insegna, l'insegna dell'esercito. Nella commemorazione del centenario dell'esercito, il generale Sir William Deane consegnò all'esercito una nuova insegna, durante una parata, di fronte all'Australian War Memorial, il 10 marzo 2001.

L'insegna raffigura lo stemma dell'Australia con le date "1901-2001" color oro sopra lo stemma. L'altra faccia dell'Insegna raffigura il "sole nascente", il distintivo dell'esercito, con a fianco i luoghi dei sette conflitti cui all'epoca aveva preso parte, scritti in colori dorati: Sudafrica, prima guerra mondiale, seconda guerra mondiale, Corea, Malaya-Borneo, Vietnam del Sud e Missioni di Pace. L'Insegna è rifinita con frange d'oro, ha corde e pennacchi color oro e cremisi ed è appesa ad una picca con la cresta tipica britannica.[13]

Personale

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Effettivi

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Nel 2010 - 2011 l'esercito poteva contare su una media di 47 135 uomini: 30 235 permanenti (regolari) e 16 900 riservisti attivi (part-time).[14] Oltre a questi vi erano altri 12 496 membri del personale della Riserva non attiva.[15] L'Esercito regolare nel prossimo futuro dovrà espandere l'organico fino a 31 000 uomini entro il 2014 - 2015.[14]

Gradi militari

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I gradi dell'esercito australiano si basano sui gradi del British Army. I gradi dell'esercito australiano sono i seguenti:

  1. Private (PTE) - E2
  2. Private Proficient (PTE(P)). Usato anche come equivalente di Private - E3
  3. Lance Corporal o Lance Bombardier (LCPL o LBDR) - E4
  4. Corporal o Bombardier (CPL o BDR) - E5
  5. Sergeant (SGT) - E6
  6. Staff Sergeant (SSGT) - E7
  7. Warrant Officer Class Two (WO2) - E8
  8. Warrant Officer Class One (WO1) - E9
  9. Regimental Sergeant Major of the Army (RSM-A) - E10
  10. Second Lieutenant (2LT) - O1
  11. Lieutenant (LT) - O2
  12. Captain (CAPT) - O3
  13. Major (MAJ) - O4
  14. Lieutenant Colonel (LTCOL) - O5
  15. Colonel (COL) - O6
  16. Brigadier (BRIG) - O7. Come nel Regno Unito, prima del 1922, l'Australia usava il grado di Brigadier General
  17. Major General (MAJGEN) - O8
  18. Lieutenant General (LTGEN) - O9
  19. General (GEN) - O10
  20. Field Marshal (FM) - O11. Questo grado viene generalmente usato solo in tempo di guerra e nelle cerimonie. Sir Thomas Blamey è l'unico ufficiale nato in terra d'Australia promosso a questo grado. Il principe Filippo, duca di Edimburgo, era il più anziano detentore di questo grado ma non possedeva alcun ruolo attivo nella Struttura di Comando australiana.

Equipaggiamento

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Armi individuali

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Modello Immagine Tipo Calibro Origine Note
Pistole
Browning HP Mark 3
 
Pistola semiautomatica 9 × 19 mm Parabellum   Belgio [16]
Heckler & Koch USP
 
Pistola semiautomatica 9 × 19 mm Parabellum   Germania Utilizzata dalle forze speciali.[17]
SIG Sauer P320
 
Pistola semiautomatica 9 × 19 mm Parabellum   Germania
  Svizzera
Acquistate nel 2022 per sostituire le Browning HP.[18]
Pistole mitragliatrici
Heckler & Koch MP5
 
Pistola mitragliatrice 9 × 19 mm Parabellum   Germania Utilizzata dalle forze speciali.[16]
Fucili a canna liscia
Remington 870
 
Fucile a pompa Calibro 12   Stati Uniti [19]
Benelli M3A1
 
Fucile semiautomatico Calibro 12   Italia Acquistati nel 2022 per sostituire i Remington 870.[18]
Fucili d'assalto
F88 Austeyr
 
Fucile d'assalto 5,56 × 45 mm NATO   Austria
  Australia
Steyr AUG prodotto su licenza da Thales Australia.[16]
EF88 Austeyr
 
Fucile d'assalto 5,56 × 45 mm NATO   Austria
  Australia
Versione aggiornata dell'F88.[16]
M4
 
Fucile d'assalto 5,56 × 45 mm NATO   Stati Uniti Utilizzato dalle forze speciali.[20]
M16
 
Fucile d'assalto 5,56 × 45 mm NATO   Stati Uniti Utilizzato per l'addestramento e dalla riserva.
SIG MCX
 
Fucile d'assalto 5,56 × 45 mm NATO   Stati Uniti Acquistati nel 2022.[18]
Mitragliatrici
FN Minimi
 
Mitragliatrice leggera 5,56 × 45 mm NATO   Belgio [16]
Mk 48 Maximi
 
Mitragliatrice leggera 7,62 × 51 mm NATO   Belgio [16]
FN MAG
 
Mitragliatrice ad uso generale 7,62 × 51 mm NATO   Belgio [16]
Browning M2
 
Mitragliatrice pesante 12,7 × 99 mm NATO   Stati Uniti [21]
Fucili di precisione
Accuracy International Arctic Warfare
 
Fucile di precisione 7,62 × 51 mm NATO   Regno Unito [16]
Blaser R93 Tactical
 
Fucile di precisione .338 Lapua   Germania [16]
SR-25
 
Fucile di precisione 7,62 × 51 mm NATO   Stati Uniti [20]
Accuracy International AX-SR Fucile di precisione 7,62 × 51 mm NATO   Regno Unito Acquistati nel 2022.[18]
Heckler & Koch HK417
 
Designated marksman rifle 7,62 × 51 mm NATO   Germania [16]
Mk 14 EBR
 
Designated marksman rifle 7,62 × 51 mm NATO   Stati Uniti
Accuracy International AW50F Fucile anti-materiale 12,7 × 99 mm NATO   Regno Unito [16]
Barrett M107
 
Fucile anti-materiale 12,7 × 99 mm NATO   Stati Uniti Acquistati nel 2022.[18]
Lanciagranate
SL40 Lanciagranate 40 mm   Austria
  Australia
Prodotto su licenza da Lithgow Arms.[22]
M203
 
Lanciagranate 40 mm   Stati Uniti
Mk 47 Striker
 
Lanciagranate automatico 40 mm   Stati Uniti
Lanciarazzi
M72 LAW
 
Lanciarazzi anticarro 66 mm   Stati Uniti
Carl Gustav
 
Cannone senza rinculo 84 mm   Svezia

Artiglieria

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Modello Immagine Calibro Origine In servizio Note
Semoventi
AS9 Huntsman
 
155 mm   Corea del Sud 0 30 acquistati nel 2021 che saranno prodotti su licenza.[23]
Obici
M777A2
 
155 mm   Regno Unito 48[24] 35 acquistati nel 2008 e 19 nel 2012.[25] 6 sono stati donati all'Ucraina nel 2022.[26]
Mortai
81 mm F2
 
81 mm   Regno Unito
  Canada
[21]
M252A1
 
81 mm   Stati Uniti 176 176 acquistati e in servizio dal 2019.[27]

Veicoli

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Modello Immagine Tipo Origine In servizio Note
Carri armati
M1 Abrams
 
Carro armato da combattimento   Stati Uniti 59[24] 59 M1A1 acquistati nel 2006 e in servizio dal 2007, 75 M1A2 SEPv3 acquistati nel 2022, con consegne previste a partire dal 2024.[28]
Veicoli da combattimento della fanteria
ASLAV
 
IFV   Canada
  Australia
253[24]
Boxer
 
IFV   Germania
  Paesi Bassi
25 211 ordinati e in consegna dal 2021, di cui 131 in versione Combat Reconnaissance Vehicle.[29] I primi 25 sono stati prodotti in Germania mentre i restanti 186 saranno prodotti da Rheinmetall nel Queensland.[30]
Veicoli trasporto truppe
M113AS4
 
APC   Stati Uniti 403[24] Su 431 M113AS4 in servizio nel 2022, 28 sono stati donati all'Ucraina.[31]
Thales Bushmaster
 
APC   Australia 980[24] 1 052 acquistati nel 2005,[32] 10 venduti alla Figi nel 2017,[33] 15 donati all'Indonesia nel 2021[34] e 40 donati all'Ucraina nel 2022.[35]
Thales Hawkei
 
Infantry Mobility Vehicle   Australia 260[36] 1 100 ordinati nel 2015.
Veicoli per usi speciali
ASLAV-F Veicolo del genio   Canada
  Australia
15[24]
JCB HMEE
 
Bulldozer corazzato   Regno Unito 8[37]
M88A2
 
Veicolo corazzato da recupero   Stati Uniti 13 7 acquistati nel 2007[38], 6 acquistati nel 2017[39] e altri 6 nel 2022[28].
ASLAV-R Veicolo corazzato da recupero   Canada
  Australia
17[24]
M1074 Joint Assault Bridge
 
Veicolo gettaponte   Stati Uniti 0 17 acquistati nel 2022.[28]
AS10
 
Veicolo da rifornimento munizioni   Corea del Sud 0 15 acquistati nel 2021 che saranno prodotti su licenza.[23]
Husky Mark III
 
Veicolo per lo sminamento   Sudafrica 12[24]
DOK-ING MV-10 Veicolo per lo sminamento   Croazia 8[24]
M1150 Assault Breacher Vehicle
 
Veicolo per lo sminamento   Stati Uniti 0 29 acquistati nel 2022.[28]
Veicoli utility
Supacat Extenda
 
Veicolo tattico   Regno Unito
  Australia
>31 31 Extenda consegnati nel 2011[40] e 89 Extenda Mk 2 acquistati nel 2014[41].
LARC 5
 
Veicolo anfibio da trasporto   Stati Uniti 15[24]
Land Rover Perentie
 
Veicolo multiruolo   Regno Unito
  Australia
Mercedes-Benz Classe G
 
Veicolo multiruolo   Germania In versione 4×4 per trasporto merci e personale e in versione 6×6 per trasporto merci, veicolo di comando, veicolo da sorveglianza e ricognizione, ambulanza e da posa di linee di comunicazione.[42]
Autocarri
Rheinmetall MAN HX
 
Autocarro   Germania 2 536 2 536 camion medi e pesanti acquistati nel 2013 in versione protetta e non protetta, consegnati tra il 2016 e il 2020.[43] Sono stati acquistati in versione da trasporto, da recupero, cisterna, gettaponte, d'opera, posto di comando, ponte di barche mobile e da posa di linee di comunicazione.[44]
Imbarcazioni
LCM-8
 
Landing Craft, Mechanized   Stati Uniti 15[24]

Mezzi aerei

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Australian Army Aviation.

Missili

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Modello Immagine Tipo Origine Note
Missili anticarro
AGM-114 Hellfire
 
Missile a guida laser   Stati Uniti Lanciato da elicotteri.[24]
FGM-148 Javelin
 
Missile a guida infrarossa   Stati Uniti [16]
Missili antiaerei
NASAMS
 
Sistema SAM a medio/corto raggio   Norvegia
  Stati Uniti
Ordinati nel 2019 e prodotti localmente da Raytheon Australia. Saranno installati sugli Hawkei.[45]
RBS-70
 
Missile antiaereo a corto raggio   Svezia [24]

Basi dell'esercito

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Il quartier generale operativo dell'esercito, il Land Command (Comando di Terra), è situato nella base di Victoria Barracks, a Sydney. Le tre brigate regolari sono situate nelle basi di Robertson Barracks (Darwin), Lavarack Barracks (Townsville) e Gallipoli Barracks (Brisbane).

Tra le altre importanti basi vi è l'Army Aviation Centre, vicino a Oakey, Queensland, l'Holsworthy Barracks, vicino a Sydney, la Lone Pine Barracks, a Singleton, Nuovo Galles del Sud, e la Woodside Barracks, vicino ad Adelaide, Australia Meridionale. L'Australian Special Air Service Regiment (SASR - Forze Speciali) ha base a Campbell Barracks, a Swanbourne, un sobborgo di Perth, Australia Occidentale.

A Pucknapunyal, a nord di Melbourne, vi è l'Australian Army's Combined Arms Training Center (centro di addestramento), il Land Warfare Development Centre e tre delle cinque principali accademie militari. Altre basi sono la Steele Barracks, a Sydney, la Keswick Barrack, ad Adelaide, e la Irwin Barracks, a Karrakatta vicino a Perth. Dozzine di centri per i riservisti sono dislocati in tutto il territorio nazionale.

  1. ^ https://www.cia.gov/the-world-factbook/countries/australia/#military-and-security
  2. ^ (EN) Defence Act (1903), su comlaw.gov.au.
  3. ^ (EN) Australian Army, su sacentral.sa.gov.au, Government of South Australia, 6 marzo 2008 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2008).
  4. ^ (EN) Australian Defence Force (ADF), su australia.gov.au, Australian Government, 11 gennaio 2010. URL consultato il 19 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2010).
  5. ^ (EN) Australia in Brief, su Department of Foreign Affairs and Trade, Australian Government, giugno 2008. URL consultato il 19 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2010).
  6. ^ (EN) Doctrine Wing, Combined Arms Training and Development Centre, Land warfare doctrine 1: the fundamentals of land warfare, 1998. URL consultato l'11 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2007).
  7. ^ (EN) Australian War Memorial Official History of Peacekeeping, Humanitarian and Post-Cold War Operations, su awm.gov.au. URL consultato il 4 aprile 2009.
  8. ^ (EN) Global Operations, su Department of Defence, Australian Government, 3 marzo 2010. URL consultato il 19 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2012).
  9. ^ (EN) David Horner, Making the Australian Defence Force, Melbourne, Oxford University Press, 2001, p. 195, ISBN 0-19-554117-0.
  10. ^ (EN) Defence announces major Army restructure, ABC Online, 12 dicembre 2011.
  11. ^ (EN) Specialist force trained for East Timor-style operations, Herald Sun, 12 dicembre 2012.
  12. ^ (EN) National Flags, Military Flags, & Queens and Regimental Colours, su diggerhistory.info, Digger History. URL consultato il 3 aprile 2007.
  13. ^ (EN) Army Flags (Australia), su crwflags.com, Flags of the World. URL consultato il 3 aprile 2007.
  14. ^ a b (EN) ISBN 978-0-642-29739-6 Department of Defence, Portfolio Budget Statements 2011-12: Defence Portfolio (PDF), Canberra, Commonwealth of Australia, 2011, pp. 39.
  15. ^ (EN) Australian National Audit Office, Army Reserve Forces (PDF), Audit Report No.31 2008–09, Canberra, Australian National Audit Office, 2009, ISSN 1036-7632 (WC · ACNP) (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2009).
  16. ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Small Arms, su army.gov.au. URL consultato il 1º dicembre 2022.
  17. ^ (EN) Force Protection’s Last Resort: Evaluating the Browning Hi-Power Mk III for the Australian Army of Tomorrow (PDF), in Australian Army Journal, vol. 13, n. 1, Australian Army, 2015, p. 125. URL consultato il 1º dicembre 2022.
  18. ^ a b c d e (EN) Details around NIOA's Land 159 offer, su australiandefence.com.au, 6 ottobre 2022. URL consultato il 1º dicembre 2022.
  19. ^ (EN) Shotgun training advances urban warfare capability, su defence.gov.au, 2 marzo 2021. URL consultato il 1º dicembre 2022.
  20. ^ a b (EN) The future of Army weapons, su australiandefence.com.au, 10 settembre 2018. URL consultato il 1º dicembre 2022.
  21. ^ a b (EN) Support Weapons, su army.gov.au. URL consultato il 1º dicembre 2022.
  22. ^ (EN) Hands on with the SL40 UBGL/Standalone Grenade Launcher from Lithgow Arms, su The Firearm Blog, 16 novembre 2018. URL consultato il 1º dicembre 2022.
  23. ^ a b Giacomo Cavanna, L'Australia acquista 30 K-9 e 15 K-10 della Hanwha per 1,6 miliardi di dollari, su Ares Osservatorio Difesa, 13 dicembre 2021. URL consultato il 1º dicembre 2022.
  24. ^ a b c d e f g h i j k l m The Military Balance 2022, p. 248.
  25. ^ (EN) 19 new Howitzer guns for the Army, su minister.defence.gov.au, 16 ottobre 2012. URL consultato il 1º dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2012).
  26. ^ (EN) Inder Singh Bisht, Australia to Deliver Six M777 Howitzers to Ukraine, su The Defense Post, 28 aprile 2022. URL consultato il 1º dicembre 2022.
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Bibliografia

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Pubblicazioni

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  • (EN) International Institute for Strategic Studies, The Military Balance 2022, Londra, pp. 247-249.
  • Giuliano Da Frè, L'esercito australiano, in X-tra' gli speciali di RID), n. 4, Chiavari, Giornalistica Riviera Soc. Coop., pp. 18-31.

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