Un effluente (o distributario o, più raramente, defluente) è, in idrografia, un corso d'acqua che a seguito di una biforcazione fluviale si allontana dal fiume principale scaricando parte della sua portata. Il termine non va confuso con quello di emissario, con il quale si intende in genere il corso d'acqua che esce da un lago.

Effluenti naturali e artificiali

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In natura questo fenomeno si osserva in corrispondenza delle zone deltizie, dove il corso d'acqua principale si biforca in numerosi rami secondari. Altri effluenti sono i canali artificiali che si originano da corsi d'acqua naturali captandone parte delle acque in genere tramite traverse regolate da paratoie. Un canale artificiale può essere al contempo effluente di un fiume ed affluente di un altro fiume, come ad esempio il canale Cavour, che si origina dal fiume Po in provincia di Torino e convoglia nel Ticino la portata idrica che residua dall'attraversamento dell'area risicola vercellese e novarese. Può anche verificarsi il caso in cui un effluente risulti anche affluente dello stesso corso d'acqua dal quale ha avuto origine, gettandosi in esso più o meno a valle dell'incile.[1]

 
Il fiume Atchafalaya, effluente del Mississippi
  • Il Nilo possiede due effluenti principali, il braccio di Rosetta e quello di Damietta, che insieme delimitano il delta del fiume.
  • L'Okavango termina con numerosi effluenti in una larga pianura deltizia interna.

America del nord

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America del Sud

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Il fiume Casiquiare in Venezuela è un corposo effluente dell'Orinoco e confluisce nel Rio Negro, maggiore affluente del Rio delle Amazzoni.

  1. ^ Ad esempio la Roggia Caccesca è al contempo effluente e affluente del torrente Agogna
  2. ^ Lietuviškoji tarybinė enciklopedija, Volume 1, pag. 30; on-line su books.google.it (consultato nel luglio 2012)

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