Contovello

quartiere di Trieste

Contovello (Contovèl in dialetto triestino, Kontovel in sloveno) è un quartiere[2] del comune di Trieste.

Contovello
(IT) Contovello
(SL) Kontovel[1]
L’abitato di Contovello visto dalla Vedetta Italia
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Friuli-Venezia Giulia
Provincia  Trieste
Città Trieste
Circoscrizione1
Codice postale34017
Altitudine245 m s.l.m.
Abitanti1 487 ab.

Si trova sul ciglione dell'Altopiano Carsico, a poca distanza dal quartiere di Prosecco e praticamente sopra il quartiere di Miramare, raggiungibile tramite un pittoresco sentiero che sbocca nella stazione omonima.

È abitato prevalentemente dalla comunità etnica slovena[senza fonte]. Prima dell'annessione all'Italia nel 1918, più del 95% della popolazione era di madrelingua slovena.[3]

 
Raffigurazione del Castello di Moncolano, presso il quale nel 1413 sorse il paese di Contovello

L'area, strategica sin dall'antichità era nel medio evo oggetto di attenzione sia da parte dei signori di Duino che del Comune di Trieste, che vi costruì agli inizi del trecento, per motivi di controllo, il succitato Castello di Moncolano, noto poi come Torre di Prosecco, struttura che diede nome al celebre vino.

Per migliorare il controllo della zona il Comune di Trieste decise di realizzare anche un insediamento stabile, un abitato di fondazione costruito su preciso progetto, dove insediare contadini provenienti dagli abitati carsici esterni al distretto comunale (all'epoca indicati in modo generico come slavi, per differenziarli dai distrettuali, la cui etnia era all'epoca meno importante che in epoca moderna)[4].

 
Tabella collocata all'entrata del paese

Contovello è l'unico borgo del territorio triestino del quale possiamo indicare l'esatto anno di fondazione. Nel luglio del 1413 il maggior Consiglio comunale triestino, su indicazione dei Giudici cittadini incarica questi ultimi di informarsi riguardo agli importanti terreni vitivinicoli posti presso la cappella di San Girolamo, vicino al Castello di Moncolano. I terreni privati dovevano essere acquisiti dal Comune per l'insediamento dei slavi, che vennero o verranno ad abitare nel territorio comunale[5]:

«Die et loco predictis et in majori consilio antedicto facta proposta per dictos Dominos judices supra facto terrenorum quorundam de Prosecho positorum citra Castrum Moncolani juxta Ecclesiam S. Jeronimi habilium pro habitatione sclavorum qui venerunt et venient habitatum supra nostrum districtum [...]»

Successivamente l'abitato si dotò, durante le scorrerie turche, di un muro di difesa, la centa, che cingeva tutto il borgo. Oggi questa struttura risulta inglobata dall'abitato contemporaneo, che espandendosi ha mutato la propria forma originaria. Questo nucleo primigenio, assieme all'antico muro di difesa si cela ancora tra le peculiari stradine del borgo, le cui caratteristiche narrano una storia unica nel panorama triestino...

Monumenti e luoghi di interesse

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Girolamo (Trieste, Contovello).
  • Chiesa di Santa Maria della Salvia, poco fuori dal centro abitato, in località Moncolano.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Verifica del grado di attuazione delle disposizioni ai sensi dell’art. 10 della Legge di tutela n. 38/2001 in materia di insegne pubbliche e toponomastica (PDF), su consiglio.regione.fvg.it.
  2. ^ Comune di Trieste - Statuto
  3. ^ Spezialortsrepertorium der Oesterreichischen Laender. VII. Oesterreichisch-Illyrisches Kuestenland. Wien, 1918, Verlag der K.K. Hof- und Staatsdruckerei
  4. ^ F. Colombo, Dal Castello di Moncholano... cit.
  5. ^ Fulvio Colombo, Dal Castello di Moncholano alla Torre di Prosecco. Storia e vicende di una struttura fortificata triestina fra tardo medioevo ed età moderna, in »Archeografo Triestino«, CVI, 1998, pp. 213-256

Bibliografia

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  • Fulvio Colombo, Dal Castello di Moncholano alla Torre di Prosecco. Storia e vicende di una struttura fortificata triestina fra tardo medioevo ed età moderna, in »Archeografo Triestino«, CVI, 1998, pp. 213–256
  • Fulvio Colombo, Prosecco perché? Le nobili origini di un vino triestino, Luglio editore, Trieste 2012

Voci correlate

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