Ciassare

re dei medi

Ciassare (in greco antico: Κυαξάρης?; persiano antico 𐎢𐎺𐎧𐏁𐎫𐎼 Uvaxštra[2][3]; avestico: Huxšaθra, lett. "Buon Regnante"; accadico: Umakištar[4]; frigio: ksuwaksaros) (... – 585 a.C.), anche noto come Ciassare II, fu il terzo e più capace re della Media, secondo Erodoto, con una reputazione militare di gran lunga superiore a quella di suo padre Fraorte o di suo nonno Deioce (Ciassare I). Regnò dal 625 al 585 a.C. (alcuni sostengono dal 633 al 584 a.C.). Fu il primo condottiero dei Medi a dividere le sue truppe in distinte "armi" di lancieri, arcieri e cavalieri.[5] Unendo la maggior parte delle tribù dell'antico Iran e conquistando i territori limitrofi, Ciassare trasformò l'Impero dei Medi in una potenza regionale.[6] Giocò un ruolo fondamentale nella caduta dell'Impero neo-assiro e, secondo Erodoto, respinse gli Sciti dalla Media.[7]

Ciassare il Grande
Ritratto (presunto) di Ciassare dai rilievi della tomba Qyzqapan, nel Kurdistan iracheno[1]
Re dei Medi
In carica625 a.C.585 a.C.
PredecessoreMadio
EredeAstiage
SuccessoreAstiage
Nome completoCiassare II
Morte585 a.C.
PadreFraorte

Biografia

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L'ascesa di Ciassare

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L'Impero dei Medi di Ciassare al momento della sua massima espansione.

Ciassare nacque nella capitale dei Medi, Ecbatana. Suo padre Fraorte fu ucciso in battaglia dagli Assiri di Assurbanipal. Dopo la morte di Fraorte, gli Sciti invasero la Media e la controllarono per un periodo di ventotto anni.[8] Ciassare, in cerca di vendetta, uccise i leader sciti[9] e si autoproclamò Re dei Medi. Dopo aver cacciato gli Sciti, preparò la guerra contro l'Assiria.[1]

  Lo stesso argomento in dettaglio: Conquista medo-babilonese dell'Impero assiro.

Nell'ottobre o nel novembre del 615 a.C., profittando della rivolta babilonese di Nabopolassar contro gli Assiri di Sin-shar-ishkun, Ciassare penetrò in Assiria e conquistò la regione intorno alla città di Arrapha[10], appena debilitata dallo scontro assiro-babilonese.[11] Nello stesso anno, Ciassare sconfisse Sin-shar-ishkun nella battaglia di Tarbisu (una città secondaria dell'Impero ma ubicata a soli 7 km dalla capitale assira, Ninive), poi (614 a.C.) conquistò e saccheggiò ferocemente Assur, capitale cerimoniale del nemico.[11][12][13][14] Nabopolassar, attestato a Tikrit[10], si portò ad Assur ed ivi s'incontrò con Ciassare, alleandosi con lui e firmando un patto anti-assiro. Questa alleanza fu formalizzata attraverso il matrimonio della figlia di Ciassare, Amytis, con il figlio di Nabopolassar, Nabucodonosor II. Ciassare si alleò anche con gli Sciti seppur si fossero combattuti un decennio prima.[15] Nel 612 a.C., Medi e Babilonesi unirono le loro forze per assediare Ninive e dopo un lungo e brutale assedio, la città fu presa dalle forze alleate[16][17] (con i Medi che giocarono il ruolo principale nella caduta della città)[18][19]. I combattimenti tra Medi e Assiri sarebbero finalmente terminati nell'anno 609 a.C.

Guerra contro la Lidia

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Mappa dell'Impero lidio all'apice dell'espansione, sotto la sovranità di Creso, contemporaneo di Astiage, erede di Ciassare.

Dopo la vittoria in Assiria, i Medi conquistarono la Mesopotamia settentrionale, l'Armenia e le parti dell'Asia Minore a est del fiume Halys, in un quindicinale conflitto con l'Impero lidio retto prima da Sadiatte (regno 621-609 a.C.) e poi da Aliatte II (regno 609-560 a.C.). Lo scontro definitivo tra Ciassare e Aliatte II, impegnato anche a pacificare i territori della Frigia e del Gordiano, non ebbe però luogo poiché interrotta da un'eclissi il 28 maggio 585 a.C.

Questa fantomatica "battaglia dell'Eclissi", presso il fiume Kızılırmak (al tempo noto come Halys) venne così descritta da Erodoto:

«Un'orda di nomadi Sciti in faida con gli altri si ritirò e cercò rifugio nella terra dei Medi: e in questo momento il sovrano dei Medi era Ciassare, figlio di Fraorte, figlio di Deioce, che in un primo momento si comportò bene con questi Sciti, essendo supplici per la sua protezione, e stimandoli molto altamente ha consegnato loro dei ragazzi per imparare la loro parola e l'arte di tirare con l'arco. Poi il tempo passava e gli Sciti usavano andare continuamente alla caccia e portavano sempre qualcosa; finché una volta accadde che non prendessero nulla, e quando tornarono a mani vuote Ciassare (essendo, come mostrò in questa occasione, non di una disposizione eminentemente buona) li trattò molto duramente e usò insulti nei loro confronti. E loro, quando ebbero ricevuto questo trattamento da Ciassare, considerando che avevano subito oltraggio, progettarono di uccidere e di fare a pezzi uno dei ragazzi che erano stati istruiti tra loro, e dopo aver vestito la sua carne come erano soliti vestire il animali selvatici, per portarlo a Ciassare e darlo a lui, fingendo che fosse selvaggina presa a caccia; e quando lo ebbero dato, il loro progetto era di recarsi il più rapidamente possibile da Aliatte figlio di Sadiatte a Sardi. Questo poi è stato fatto; e Ciassare con gli ospiti che mangiavano alla sua tavola gustò quella carne, e gli Sciti, avendolo fatto, divennero supplici per la protezione di Aliatte.
 
Il fiurme Halys oggi.
Dopodiché, poiché Aliatte non avrebbe rinunciato agli Sciti quando Ciassare glielo chiedeva, era scoppiata una guerra tra i Lidi e i Medi che durava da cinque anni; in cui anni i Medi spesso sconfissero i Lidi e i Lidi spesso sconfissero i Medi (e tra gli altri combatterono anche una battaglia notturna): e poiché continuarono la guerra con egualmente equilibrata fortuna, nel sesto anno una battaglia ebbe luogo in cui accadde, quando la lotta era iniziata, che improvvisamente il giorno divenne notte. E questo cambiamento del giorno che Talete il Milesiano aveva predetto agli Ioni ponendo come limite proprio quest'anno in cui il cambiamento ha avuto luogo. I Lidi, tuttavia, e i Medi, quando videro che era diventata notte invece che giorno, cessarono i loro combattimenti ed erano molto più ansiosi di fare la pace tra loro. E coloro che portarono la pace tra di loro furono Syennesis di Cilicia e Labynetos il Babilonese: questi furono loro che sollecitarono anche il giuramento da parte loro, e provocarono uno scambio di matrimoni; poiché decisero che Aliatte avrebbe dovuto dare sua figlia Aryenis ad Astiage, figlio di Ciassare, poiché senza la costrizione di un forte legame gli accordi tendono a non restare saldamente uniti»

Dopo il successivo scambio di matrimoni, i combattimenti cessarono tra i Medi e i Lidi ma Creso in seguito rifiutò di inviare aiuti ad Astiage nel suo scontro con Ciro il Grande, dimostrando così che mentre i matrimoni risultanti potevano aver impedito ulteriori combattimenti tra i Medi e i Lidi, i due regni non erano uniti in alcun tipo di alleanza.

Ciassare morì poco dopo la battaglia e gli successe il figlio, Astiage, nonno materno di Ciro il Grande tramite la figlia Mandane.

Sepoltura

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Qyzqapan, la tomba di Ciassare a Sulaymaniyah (Kurdistan iracheno)[1]

Qyzqapan è una tomba situata nelle montagne del Kurdistan iracheno a Sulaymaniyya. Lo storico russo Igor Diakonov credeva che si trattasse probabilmente di una tomba reale e che se fosse reale fosse la tomba di Ciassare.

Lascito

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In resoconti successivi, i giardini pensili di Babilonia vengono riportati come il regalo di Nabucodonosor per sua moglie Amytis, figlia di Ciassare, per aiutarla a vincere la sua nostalgia del natio paese montuoso.[20]

Dopo che Dario I di Persia s'impadronì dell'Iranshahr, scoppiarono ribellioni fomentate da presunti discendenti di Ciassare. Dopo averle pacificate, lo scià annotò il nome di due di questi ribelli nelle c.d. "Iscrizioni di Bisotun" : Un altro era Fraorte [Fravartiš], il Mede [Mâda]; mentì dicendo:" Io sono Khshathrita, della dinastia di Ciassare". Fece ribellare i Medi. Un altro era Tritantaechmes [Ciçataxma], il Sagartiano [Asagartiya]; mentì, dicendo: "Io sono re in Sagartia, della dinastia di Ciassare". Costrinse Sagartia a ribellarsi.

  1. ^ a b c Gershevitch I, The Cambridge history of Iran: The Median and Achaemenian periods, 1984, ISBN 978-0-521-20091-2.
  2. ^ (FA) Akbarzadeh D e Yahyanezhad A, The Behistun Inscriptions (Old Persian Texts), Khaneye-Farhikhtagan-e Honarhaye Sonati, 2006, p. 87, ISBN 964-8499-05-5.
  3. ^ (FA) Kent RG, Old Persian: Grammar, Text, Glossary, Oryan S [trad.], 1384 AP, p. 406, ISBN 964-421-045-X.
  4. ^ https://www.livius.org/articles/person/cyaxares/
  5. ^ Herodotus, The Histories, 2008ª ed., Oxford University Press, 425 BC, pp. 48.
  6. ^ http://global.britannica.com/EBchecked/topic/147792/Cyaxares
  7. ^ Cyaxares Archiviato il 22 ottobre 2014 in Internet Archive. (Livius.org)
  8. ^ John Middleton, World Monarchies and Dynasties, 2015.
  9. ^ Rene Grousset, The Empire of the Steppes, Rutgers University Press, 1970, pp. 8–9, ISBN 0-8135-1304-9.
  10. ^ a b Lipschits, p. 17.
  11. ^ a b Boardman, p. 179.
  12. ^ Liverani, p. 539.
  13. ^ Bradford, p. 48.
  14. ^ Potts, p. 854.
  15. ^ Middleton J, World Monarchies and Dynasties, Armonk, N.Y. ; Great Britain.
  16. ^ Lipschits, p. 18.
  17. ^ Frahm, p. 194.
  18. ^ Dandamayev 1987, pp. 806-815.
  19. ^ Dandamayev 2006.
  20. ^ Dalley S, The Mystery of the Hanging Garden of Babylon: an elusive World Wonder traced, Oxford University Press, 2013, ISBN 978-0-19-966226-5.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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