Che bella giornata

film italiano del 2011 diretto da Gennaro Nunziante

Che bella giornata è un film italiano del 2011 diretto da Gennaro Nunziante, interpretato dal comico Checco Zalone. Si tratta della seconda pellicola che vede il comico pugliese recitare come protagonista, dopo Cado dalle nubi del 2009 e diretto sempre da Nunziante.

Che bella giornata
Checco Zalone e Nabiha Akkari in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2011
Durata92 min
Rapporto1,85:1
Generecommedia
RegiaGennaro Nunziante
SoggettoGennaro Nunziante, Checco Zalone
SceneggiaturaGennaro Nunziante, Checco Zalone
ProduttorePietro Valsecchi
Casa di produzioneMedusa Film, Taodue
Distribuzione in italianoMedusa Film
FotografiaFederico Masiero
MontaggioPietro Morana
MusicheChecco Zalone
ScenografiaSonia Peng
CostumiMary Montalto
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

Checco Zalone è un ragazzo pugliese che si è trasferito da un trentennio al Nord Italia con i genitori Anna e Nicola e lavora come buttafuori precario in una discoteca del suo paesino della Brianza. Insoddisfatto della sua condizione e fortemente desideroso di lavorare nel campo della sicurezza, Checco sogna di diventare un Carabiniere, come suo zio materno Giuseppe Capobianco, ma durante il terzo colloquio di lavoro che sostiene a tale scopo, a causa della sua ignoranza e della sua fanciullesca ingenuità, dice al perfido colonnello Gismondo Mazzini che, entrando nell'Arma, farebbe cose che lo porterebbero ad abusare della propria autorità, quindi viene respinto. Successivamente, grazie a una raccomandazione del cardinale Rosselli, arcivescovo di Milano, viene assunto come addetto alla sicurezza del Duomo, facendo impressionare e preoccupare Mazzini, che si rende conto di come Checco sia decisamente maldestro e inadatto a svolgere un compito del genere.

A causa dell'intervento del colonello, al protagonista viene assegnato un incarico di minore importanza, quello di addetto alla sorveglianza della Madonnina. Qui, durante il lavoro, svolto non proprio nel migliore dei modi, conosce Farah Sadir, una bella ragazza di origine maghrebina che si finge studentessa di architettura per avere accesso alla Madonnina, dove in realtà sta progettando di compiere un attentato detonando un ordigno esplosivo, con l'aiuto del fratello Sufien e di altri due complici arabi, per vendicare l'uccisione della sua famiglia in un bombardamento della NATO durante la guerra al terrorismo in Arabia Saudita. Sufien incarica la sorella di fare amicizia con Checco e di far azionare proprio a lui la bomba nascosta, senza che quest'ultimo lo sappia. Checco cade subito nel tranello di Farah, innamorandosene.

L'uomo cerca dei consigli su come affrontare la storia d'amore dai suoi amici, il suo ex-collega buttafuori Giovanni (che nel frattempo ha trovato lavoro come guardiano in un supermercato) e la guida artistica del Duomo, Ivano, che sta per diventare sacerdote. I genitori di Checco, specialmente il padre Nicola, che lavora come cuoco per l'Esercito Italiano in Iraq, sono inizialmente contrari alla nuova frequentazione del figlio, ma poi capiscono che Farah è orfana sin da piccola ed è una brava persona e le danno tutto l'affetto possibile, in particolare durante un battesimo di famiglia celebrato in Puglia, in cui la nominano madrina del bambino battezzato nonostante lei non sia di fede cristiana. Checco è corteggiato da tempo anche da un'altra ragazza, Maria, innamorata di lui ma non ricambiata, della quale il protagonista vorrebbe liberarsi.

Farah, Sufien e gli altri due arabi vorrebbero volare a Londra e far saltare in aria anche il Big Ben con un terzo complice, ma Checco e la famiglia li invitano a una cena a base di cozze, che hanno effetti devastanti per lo stomaco dei due terroristi, i quali, dopo essere andati in bagno per tutta la notte, all'alba decidono di rinunciare a entrambi gli attentati e tornano in Arabia Saudita. Mazzini, intanto, tenta in tutti i modi di corrompere l'arcivescovo per far licenziare Zalone, mentre Ivano cerca di convincere il suo superiore a farlo rimanere. Tutto questo dura poco, poiché un giorno Checco ruba la tela dell'estasi di Santa Teresa per permettere a Farah di fotografarla (lei diceva di doverle scattare una foto per i suoi presunti studi e nel museo è vietato fotografare) e viene immediatamente licenziato, pena le conseguenze penali. Mazzini, felice, ottiene il trasferimento a Roma, dove non era mai riuscito ad andare a causa di Checco. Giovanni, tentando di aiutare quest'ultimo a fidanzarsi con Farah, si mette insieme a Maria, allontanandola dall'amico.

A questo punto Farah, innamoratasi a sua volta di Checco senza farglielo capire e tornata a sorridere grazie all'affetto e all'allegria della famiglia del ragazzo, decide di non portare a termine l'attentato a Milano. Costretta a tornare in Arabia Saudita, consegna a Checco una valigia con un regalo, dicendogli di aprirla sotto la Madonnina soltanto dopo la sua partenza: in essa però c'è solo un modellino della casa di Checco che nasconde il meccanismo di attivazione dell'ordigno, che la ragazza ha posizionato in un trullo in rovina di proprietà di Checco in Brianza, che il ragazzo aveva ereditato dal nonno pugliese e desiderava far demolire ma non aveva il denaro necessario, quindi la detonazione della bomba risolve il problema. Farah racconta inoltre al fratello che la granata non è esplosa a Milano perché probabilmente Checco l'ha usata per distruggere altri monumenti cristiani: Sufien, comprendendo cosa in realtà è accaduto, sorride per la prima volta, dimostrando di avere cuore.

Alla fine Ivano diventa il parroco della chiesa nel paesino brianzolo di Checco e gli comunica di averlo raccomandato per un nuovo lavoro. Il colonnello Mazzini, trasferitosi a Roma, sviene nello scoprire il nuovo lavoro del protagonista: è diventato la guardia del corpo personale di papa Benedetto XVI in Vaticano.

Esiste una versione con alcune scene aggiuntive che spiegano come Checco sarebbe stato assunto in Vaticano: Farah ha inviato una lettera all'arcivescovo, spiegando come sia l'attentato al Duomo di Milano che quello al Big Ben siano stati sventati dall'uomo, e grazie a questo l'arcivescovo ha deciso di fare in modo che il protagonista ottenesse tale lavoro.[senza fonte]

Produzione

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Il cantautore e rapper pugliese Caparezza fa un cameo nel film interpretando sé stesso,[1] cantando Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri ed il suo singolo Vieni a ballare in Puglia. Mariangela Eboli, all'epoca fidanzata con Zalone, dal quale ha avuto una figlia di nome Gaia,[1] ha interpretato la cugina Susi, cantando la canzone Non amarmi di Aleandro Baldi e Francesca Alotta con Caparezza.

Riprese

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Le riprese del film si sono svolte tra giugno e luglio del 2010 ad Alserio, Robecchetto con Induno, Cuggiono, Polignano a Mare, Monopoli, Castano Primo, Noci (Barsento) Alberobello, Turbigo, Milano, Roma e Carate Brianza.[2]

Distribuzione

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Il film è uscito nelle sale italiane il 5 gennaio 2011.

Edizioni home video

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Il DVD e il Blu-ray Disc di Che bella giornata sono usciti in Italia il mercoledì 18 maggio 2011.[3][4]

Accoglienza

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Incassi

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Nel giorno d'esordio, Che bella giornata ha incassato al botteghino 2,62 milioni di euro, terzo miglior incasso di sempre dopo Spider-Man 3 e Harry Potter e il principe mezzosangue;[5] mentre raggiunge quota 6,64 milioni di euro al secondo giorno di programmazione, record assoluto per i botteghini italiani, superando Avatar e Harry Potter.[5][6][7]

Dopo tre settimane di programmazione ha superato la pellicola di Roberto Benigni del 1997 La vita è bella, oltrepassando i 30 milioni di euro d'incasso. A fine corsa la pellicola ha raggiunto i 43474047 , superando il record d'incassi di Titanic, il cui primato resisteva dal 1997, raggiungendo così la seconda posizione tra i film con maggiori incassi in Italia (record poi superato dallo stesso Zalone due anni dopo con il suo successivo film Sole a catinelle e da Tolo Tolo), dopo Avatar, che ha incassato oltre 65 milioni di euro. Successivamente perde posizioni in questa classifica, scendendo all'8º posto.[8][9]

Riconoscimenti

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  1. ^ a b Dvd in edicola con Panorama, Che bella giornata, su blog.panorama.it, Panorama, 16 giugno 2011. URL consultato l'11 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2011).
  2. ^ “Che bella giornata”, un successo girato in riva al Ticino, su varesenews.it, 18 gennaio 2011.
  3. ^ Scheda completa di Che bella giornata (2011) DVD, su movieplayer.it. URL consultato il 30 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2012).
  4. ^ Scheda completa di Che bella giornata (2011) BLU-RAY, su movieplayer.it. URL consultato il 30 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2012).
  5. ^ a b Box office Italia: Che bella giornata record il giorno della Befana, su vivacinema.it. URL consultato l'11 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2011).
  6. ^ 7 mln, record assoluto per Checco Zalone, su ansa.it, 7 gennaio 2011. URL consultato l'11 agosto 2011.
  7. ^ [1]
  8. ^ Film: Checco Zalone batte Benigni, su grr.rai.it, Rai Giornaleradio, 17 gennaio 2011. URL consultato il 12 agosto 2011.
  9. ^ Checco Zalone supera Benigni, su tgcom.mediaset.it, TGcom, 17 gennaio 2011. URL consultato il 12 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2011).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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