Ahmed Shawqi
Ahmed Shawqi (in arabo أحمد شوقي?; Egitto, 25 dicembre 1869 – Egitto, 13 dicembre 1932) è stato un poeta e drammaturgo egiziano. Era pioniere del movimento letterario egiziano moderno, in particolare, introducendo il genere dell'epica poetica nella tradizione letteraria araba. Shawqi è stato il primo poeta nella letteratura araba a scrivere recite poetiche.
Biografia
modificaCresciuto in un ambiente privilegiato, la sua famiglia era ricca e in stretto contatto con la corte dei Khedivè d'Egitto. Dopo il diploma, frequentò la scuola di legge, ottenendo una laurea in traduzione. A Shawqi fu poi offerto un lavoro alla corte del Chedivè Abbas II, e accettò immediatamente.[1]
Dopo un anno di lavoro alla corte del Chedivè, Shawqi fu inviato a continuare i suoi studi in Giurisprudenza presso l'Università di Montpellier e Parigi per tre anni. Mentre era in Francia, fu in buona parte influenzato dalle opere di autori francesi, in particolare Molière e Racine. Tornato in Egitto nel 1894, rimase un membro di spicco della cultura araba letteraria fino a quando gli inglesi lo mandarono in esilio in Andalusia, nel 1914. Shawqi vi rimase fino al 1920, quando tornò in Egitto. Nel 1927 fu nominato dai colleghi principe dei poeti, in riconoscimento dei suoi notevoli contributi nel campo letterario.
Viveva nella zona di Al-Matariyyah, vicino al palazzo del Chedivè Abbas II a Saray El-Qobba fino a quando fu esiliato. Dopo il ritorno in Egitto fece costruire una nuova casa a Giza. Incontrò Mohammed Abdel Wahab, introducendolo nel mondo artistico e facendo di lui un suo allievo e protetto, tanto che gli mise a disposizione un alloggio nella sua casa.
Lavori
modificaIl lavoro di Shawqi può essere suddiviso in tre periodi principali nel corso della sua carriera.
Presso i chedivè
modificaIl primo coincide con il periodo durante il quale occupava una posizione presso la corte del chedivè, costituito da elogi al sovrano e sostegno alla sua politica.
Esilio
modificaIl secondo comprende il periodo del suo esilio in Spagna. Durante questo tempo, il suo sentimento di nostalgia e il senso di alienazione diretto il suo talento poetico di poesie patriottiche in Egitto così come il mondo arabo.[non chiaro]
Dopo l'esilio
modificaIl terzo periodo ha inizio dopo il suo ritorno dall'esilio: in quel tempo divenne preoccupato per la gloriosa storia dell'antico Egitto e Islam.
Questo fu il periodo durante il quale scrisse le sue poesie religiose, in lode a Maometto. La maturazione del suo stile poetico si è riflessa anche nelle sue commedie, le più importanti delle quali sono state pubblicate in questo periodo.
Opere
modificaTragedie
modifica- Il pazzo di Layla (Majnūn Layla)
- La morte di Cleopatra
- Antara
- Ali Bek el-Kabir
- Cambise II
Commedie
modifica- Signora Huda
- L'avaro
Recite in prosa
modifica- La principessa d'Andalusia
Raccolte di poesie
modifica- Esh-Shawqiyyat ya jarta alwady.
Dediche
modificaNel 1977, la casa dello scrittore a Giza venne convertita in un museo: il museo Ahmed Shawqi.
Ad Ahmed Shawqi sono dedicati un monumento, opera dello scultore Gamal El-Sagini, e una piazza (piazza Ahmed Shawky) situati a Villa Borghese, a Roma.
Note
modifica- ^ Esat Ayyıldız, “Ahmet Şevki’nin Mısır İstiklalinin Müdafaası İçin Sömürge Yöneticisine Hitaben Nazmettiği Lâmiyye’sinin Tahlili”, Arap Edebiyatında Vatan ve Bağımsızlık Mücadelesi, ed. Ahmet Hamdi Can – İhsan Doğru (Ankara: Nobel Bilimsel Eserler, 2021), 1-26.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ahmed Shawqi
Collegamenti esterni
modifica- Esat Ayyıldız, “Ahmet Şevki’nin Mısır İstiklalinin Müdafaası İçin Sömürge Yöneticisine Hitaben Nazmettiği Lâmiyye’sinin Tahlili”, Arap Edebiyatında Vatan ve Bağımsızlık Mücadelesi, ed. Ahmet Hamdi Can – İhsan Doğru (Ankara: Nobel Bilimsel Eserler, 2021), 1-26.
- Shawqī, Aḥmad, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Aḥmad Shawqī, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Ahmed Shawqi, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 542147373393241580004 · ISNI (EN) 0000 0001 1591 5308 · BAV 495/68181 · LCCN (EN) n82144335 · GND (DE) 118969463 · BNF (FR) cb13485136d (data) · J9U (EN, HE) 987007273871405171 |
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