Abell 2061
Abell 2061 è un ammasso di galassie di tipo III secondo la classificazione di Bautz-Morgan. situato in direzione della costellazione della Corona Boreale alla distanza di 1.035 miliardi di anni luce.[1] L’ammasso contiene circa 70 galassie distribuite in 20’ di arc. Insieme ad altri ammassi, Abell 2065, Abell 2067, Abell 2079, Abell 2089 e Abell 2092, costituisce una struttura ancora più grande chiamata Superammasso della Corona Boreale.[2] La galassia più brillante di Abell 2061 è la PGC 54787 (o CGCG165-41), con una luminosità di magnitudo 15,6. Ha un orientamento nordest-sudovest e l'ammasso Abell 2067 si trova a nord alla distanza di 1,8 Megaparsec.[1] Vi sono evidenze di interazione tra Abell 2061 e Abell 2067 per il riscontro di un pennacchio di emissione di raggi X e una struttura allungata, di tipo filamentoso, in direzione di Abell 2067. A ciò si aggiungono residui delle emissioni di onde radio dovute allo “shock” dell'interazione tra i due ammassi[3][4]. Infine Abell 2061 mostra una struttura di tipo bimodale con la presenza di due galassie dominanti (cD) situate rispettivamente a nord e sud della struttura[4].
Abell 2061 ammasso di galassie | |
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Abell 2061 | |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Corona Boreale |
Ascensione retta | 15h 21m 15.3s |
Declinazione | +30° 39′ 17″ |
Distanza | 1,035 miliardi a.l. |
Redshift | 0,0772 |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | ammasso di galassie |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di oggetti astronomici |
Galleria d'immagini
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PGC 54787 o CGCG165-41
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Mappa del Superammasso della Corona Boreale
Note
modifica- ^ a b van Weeren, R. J.; Brüggen, M.; Röttgering, H. J. A.; Hoeft, M.; Nuza, S. E.; Intema, H. T., Radio continuum observations of new radio halos and relics from the NVSS and WENSS surveys. Relic orientations, cluster X-ray luminosity, and redshift distributions, in Astronomy & Astrophysics, vol. 533, A35, 2011, p. 20, Bibcode:2011A&A...533A..35V, DOI:10.1051/0004-6361/201117149, arXiv:1107.5597.
- ^ Postman, M.; Geller, M. J.; Huchra, J. P., The dynamics of the Corona Borealis supercluster, in Astronomical Journal, vol. 95, 1988, pp. 267-83, Bibcode:1988AJ.....95..267P, DOI:10.1086/114635.
- ^ Taylor Hogge, C. L. Sarazin e D. R. Wik, The Merger Dynamics of the Abell 2061 Cluster and the Origin of the Radio Relics and Halos, vol. 221, 1º gennaio 2013. URL consultato il 5 luglio 2015.
- ^ a b (EN) F. Marini, S. Bardelli e E. Zucca, BeppoSAX temperature maps of galaxy clusters in the Corona Borealis supercluster: A2061, A2067 and A2124, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 353, n. 4, 10 gennaio 2004, pp. 1219-1230, DOI:10.1111/j.1365-2966.2004.08148.x. URL consultato il 5 luglio 2015.