Storting

parlamento monocamerale della Norvegia

Lo Storting è il Parlamento norvegese ed è situato nella capitale, Oslo. La sede storica venne completata nel 1866 disegnata dall'architetto Emil Victor Langlet.

Storting
Parlamento di Norvegia
Il palazzo del parlamento a Oslo
Nome originale(NO) Stortinget
StatoNorvegia (bandiera) Norvegia
SuddivisioniOdelsting e Lagting (dal 2009)
Istituito1814
Operativo dal1814 - oggi
PresidenteDag Terje Andersen
Ultima elezione2009
Numero di membri169
Gruppi politiciGoverno (96)

Opposizione (73)

SedeOslo
IndirizzoPalazzo del parlamento, Oslo
Sito webstortinget.no

Il parlamento norvegese, unicamerale, ha 169 membri e viene eletto ogni quattro anni sulla base di un sistema proporzionale a partiti. L'assemblea è guidata da un presidente e da cinque vicepresidenti; dal 2009 Dag Terje Andersen ne è presidente. I membri del parlamento sono suddivisi in dodici commissioni ed in quattro commissioni. Gran parte delle agenzie pubbliche della Norvegia sono subordinate al governo, ma solo due di esse (la commissione di supervisione dell'intelligence parlamentare e l'ufficio dell'uditore generale) sono direttamente subordinati al parlamento.

Il parlamento venne fondato con la Costituzione della Norvegia nel 1814 e sin dal 1866 si riunisce nel palazzo del parlamento ad Oslo, disegnato da Emil Victor Langlet. Il parlamentarismo venne inaugurato nel 1884 ed attualmente sette sono i partiti membri del governo dalle ultime elezioni nel 2009: il Partito Laburista (64 membri), il Partito Progressista (41), il Partito Conservatore (30), Il Partito dei Socialisti di Sinistra (11), il Partito del CEntro (11), il Partito Cristiano Democratico (10) ed il Partito Liberale (2).

Una commissione nominata dal Parlamento Norvegese decide a chi assegnare il premio Nobel per la pace.

Storia

Il parlamento nella sua forma attuale venne costituito a Eidsvoll nel 1814 anche se le sue origini possono essere ricondotte alle prime assemblee riportate dalle fonti storiche nazionali del IX secolo. Esse erano in un primo tempo unicamente assemblee localizzate incaricate di discutere problematiche legali e politiche. Queste adunanze vennero gradualmente formalizzate e pertanto divennero dapprima regionalizzate e infine derivarono la loro autorità direttamente alla corona, divenendo quindi in molti casi elementi fondamentali per la politica nazionale. Dal momento che la Norvegia sin dal X secolo era identificabile con un'entità geopolitica ben precisa, queste le assemblee regionali arcaiche (Frostating, Gulating, Eidsivating e Borgarting) vennero amalgamate a formare un unico corpo di organi legislativi sotto il regno di re Magnus Lagabøte durante la metà del XIII secolo. Questo status delle cose rimase in atto sino alla proclamazione della monarchia assoluta nel 1660 da parte di Federico III; questa scelta venne ratificata dal passaggio del King Act del 1665 che unificò inoltre i domini di Danimarca e Norvegia sotto un'unione personale sino al 1814 quando la separazione della Norvegia ed il suo passaggio alla Svezia portò alla creazione dello Storting.

Il numero dei seggi dello Storting è variato nel corso degli anni: dai 114 del 1882 ai 117 del 1903, sino al 123 del 1906, per poi passare ai 126 del 1918 ai 150 del 1921, ai 155 del 1973, sino al 157 del 1985 ai 165 del 1989 sino ai 169 del 2005, anno dell'ultima riforma parlamentare.

L'unicameralismo qualificato (1814–2009)

 
Una riunione nell'emiciclo del parlamento

Anche se lo Storting è rimasto da sempre unicamerale, dal 2009 si è diviso in due dipartimenti differenti. Dopo le elezioni, lo Storting ha prescelto alcuni dei suoi uomini a entrare nel Lagting (una sorta di "camera alta"), mentre altri sono entrati nell' Odelsting (o "camera bassa"). L'idea di una divisione, probabilmente, era già sorta nel 1814 quando alcuni membri venivano definiti come Lagting cioè facenti parte di un'élite di esperti in materia governativa, ma di fatti non esistevano altre divisioni tra i due gruppi che rimasero pertanto ufficialmente uniti in un'unica camera.

Attualmente, le proposte di legge vengono sottoposte dal governo all' Odelsting o dai membri stessi della camera bassa, mentre ai membri del Lagting non è permesso proporre leggi. Successivamente alla proposta, una commissione stabile composta da membri dell'Odelsting e del Lagting, prende in considerazione la proposta di legge per la sua legittimità. Se poi la legge passa alle votazioni dell'Odelsting, viene inviata al Lagting per essere rivista o accettata. In casi particolari o nel caso in cui non si riesca a prendere una decisione, il Lagting può inoltrare la decisione al re per assenso reale. Se il Lagting non approva le decisioni del Odelsting, la proposta viene rinviata all'Odelsting con le debite modifiche. Se l'Odelsting approva gli emendamenti del Lagting, la legge verrà siglata dal re. Se il Lagting continuerà a proporre altri emendamenti al testo, la proposta verrà sottoposta ad una sessione plenaria dello Storting. Per la sua approvazione, la legge deve avere il consenso dei due terzi della maggioranza della sessione plenaria.

La proposta che ha portato alla definitiva divisione in due camere è stata introdotta come emendamento costituzionale nel 2004 ed è stata discussa il 20 febbraio 2007 dando voto a 159 favorevoli, 1 contrario e 9 assenti. Ha avuto effetto con le nuove elezioni del 2009.

Organizzazione

La presidenza

 
Uno dei leoni al di fuori dello Stortinget

Il potere del Parlamento è presidiato dal Presidente del Parlamento e da cinque vicepresidenti.[1]

Posizione Nome Partito
Presidente Andersen, Dag Terje Dag Terje Andersen Laburista
1° Vicepresidente Korsberg, Øyvind Øyvind Korsberg Progressista
2° Vicepresidente Foss, Per Kristian Per Kristian Foss Conservatore
3° Vicepresidente Nybakk, Marit Marit Nybakk Laburista
4° Vicepresidente Chaudhry, Akhtar Akhtar Chaudhry Sinistra Socialista
5° Vicepresidente Hjemdal, Line Henriette Holten Line Henriette Holten Hjemdal Cristiani Democratici

Commissioni permanenti

I membri del parlamento sono dislocati in dodici commissioni permanenti, delle quali undici sono correlate a specifiche esigenze politiche. Quella non compresa è la Commissione Permanente per lo Scrutinio degli Affari Costituzionali.

Commissione Nome del presidente Partito
Affari e Industria Aasland, Terje Terje Aasland Laburista
Educazione, Ricerca e Affari Ecclesiastici Aasen, Marianne Marianne Aasen Laburista
Energia e Rifornimenti Sande, Erling Erling Sande Centro
Famiglia e Affari Culturali Gjul, Gunn Karin Gunn Karin Gjul Laburista
Finanze e Affari Economici Micaelsen, Torgeir Torgeir Micaelsen Laburista
Affari Esteri e Difesa Søreide, Ine Marie Eriksen Ine Marie Eriksen Søreide Conservatore
Salute e Benessere pubblico Høie, Bent Bent Høie Conservatore
Giustizia Sandberg, Per Per Sandberg Progressista
Lavoro e Affari Sociali Eriksson, Robert Robert Eriksson Progressista
Governo Locale e Pubblica Amministrazione Holmås, Heikki Heikki Holmås Socialisti di Sinistra
Scrutinio e Affari Costituzionali Anundsen, Anders Anders Anundsen Progressista
Trasporti e Comunicazioni Hareide, Knut Arild Knut Arild Hareide Cristiani Democratici

Gruppi partitici

Ciascun partito viene rappresentato in parlamento da un suo gruppo, guidato da un rappresentante in capo che solitamente è anche il leader del partito stesso ma se questo siede come ministro al governo, solitamente tale carica viene delegata ad un altro membro.

Partito Seggi Leader parlamentare
Partito Laburista 64 Pedersen, Helga Helga Pedersen
Partito Progressista 41 Jensen, Siv Siv Jensen (anche leader del partito)
Partito Conservatore 30 Solberg, Erna Erna Solberg (anche leader del partito)
Partito Socialista di Sinistra 11 Solhjell, Bård Vegard Bård Vegard Solhjell
Partito di Centro 11 Vedum, Trygve Magnus Slagsvold Trygve Magnus Slagsvold Vedum
Partito Cristiano Democratico 10 Syversen, Hans Olav Hans Olav Syversen
Partito Liberale 2 Grande, Trine Skei Trine Skei Grande (anche leader del partito)

Risultati delle ultime elezioni del 2009

Risultati elettorali al 14 novembre 2009

Partiti Voti Membri del parlamento
# % ± puni percentuali di distanza # ± %
Partito Laburista Norvegese (Det norske Arbeiderparti) 949,049 35.4 +2.7 64 +3 37.9
  Partito del Progresso (Fremskrittspartiet) 614,717 22.9 +0.8 41 +3 24.3
  Partito Conservatore (Høyre) 462,458 17.2 +3.1 30 +7 17.8
  Partito della Sinistra Socialista (Sosialistisk Venstreparti) 166,361 6.2 −2.6 11 −4 6.5
  Partito di Centro (Senterpartiet) 165,006 6.2 −0.3 11 0 6.5
  Partito Popolare Cristiano (Kristelig Folkeparti) 148,748 5.5 −1.3 10 −1 5.9
  Sinistra (Venstre) 104,144 3.9 −2.0 2 −8 1.2
  Partito Rosso (Rødt) 36,219 1.3 +0.1 0 0
  Partito dei Pensionati (Pensjonistpartiet) 11,900 0.4 0.0 0 0
  Verdi (Miljøpartiet De Grønne) 9,286 0.3 +0.2 0 0
  Partito della costa (Kystpartiet) 5,341 0.2 −0.6 0 0
  Partito Unito Cristiano (Kristent Samlingsparti) 4,936 0.2 0.0 0 0
  Democratici (Demokratene) 2,285 0.1 0.0 0 0
  Partito Comunista di Norvegia (Norges Kommunistiske Parti) 697 0.0 0.0 0 0
  Partito Liberal-Popolare (Det Liberale Folkeparti) 350 0.0 0.0 0 0
  Partito Contemporaneo (Samtidspartiet) 264 0.0 0
  Alleanza di Centro (Sentrumsalliansen) 241 0.0 0
  Patrioti norvegesi (NorgesPatriotene) 183 0.0 0
  Vigrid 179 0.0 0
  Lista degli oppositori all'aborto (Abortmotstandernes Liste) 178 0.0 –0.1 0 0
  Partito Societario (Samfunnspartiet) 140 0.0 0.0 0 0
  Una lingua (Ett (skrift)språk) 103 0.0 0
  Partito non partigiano (Tverrpolitisk folkevalgte) 64 0.0 0
  Alleanza Repubblicana Norvegese (Norsk Republikansk Allianse) 54 0.0 0.0 0 0
Totale 2,682,903 100.0 169
Schede bianche 11,684 0.4
Voti nulli 2,048 0.1
Turnout 2,696,468 76.4
Elettorato 3,530,785
Fonte : Statistics Norway

Note

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